La Flavescenza dorata (FD) della vite è una ampelopatia diffusa in Italia settentrionale e largamente presente nei vigneti Piemontesi, dove che a partire dagli anni '90 del secolo scorso ha provocato severi danni costituendo una reale minaccia per la viticoltura regionale. Malattia da quarantena, è causata da un fitoplasma appartenente al Gruppo tassonomico 16SrV che viene trasmesso in campo principalmente dalla cicalina Scaphoideus titanus. La diffusione del fitoplasma nei tessuti floematici causa alterazioni del flusso linfatico che possono comportare perdite produttive importanti e deperimenti fino alla morte della pianta colpita. Lo scopo del lavoro è stato quello di valutare la suscettibilità alla FD di 14 accessioni di Vitis vinifera appartenenti a 12 cultivar coltivate in Piemonte e rappresentative della tradizione vitivinicola dell'area. Le prove di trasmissione sono state condotte in serra su piante ex vitro coltivate in vaso, inoculate con Scaphoideus titanus. Insetti sani allevati in condizioni controllate sono stati fatti acquisire su fave infette da FD in laboratorio e utilizzati per la trasmissione della malattia alle viti in studio. Le piante sono state saggiate per verificare l'avvenuta infezione da FD dopo 5 e 8 settimane, e la carica fitoplasmatica è stata misurata mediante qPCR in foglie e radici dopo 8 settimane. Sono state definite 3 classi di suscettibilità; le cultivar classificate come poco suscettibili mostravano bassa carica di fitoplasma e basse percentuali di infezione, suggerenti un comportamento tollerante. Per confermare questi risultati sono state effettuate ulteriori prove di trasmissione su piante innestate di 4 cultivar (rappresentative degli estremi della scala di suscettibilità alla FD da bassa ad alta) in vasi mantenuti all'aperto sotto rete anti-insetto. I dati indicano che nessuno dei vitigni in studio è da considerarsi resistente, tuttavia alcune cultivar hanno mostrato una minore suscettibilità. La definizione di una scala di tolleranza rappresenta uno strumento a supporto degli operatori nelle scelte colturali all'impianto del vigneto e nella difesa dalla malattia. La minore suscettibilità dimostrata da alcuni vitigni verrà studiata per identificare i tratti genetici coinvolti nei meccanismi di tolleranza/resistenza alla malattia in funzione delle interazioni pianta/vettore/fitoplasma.
Suscettibilità a Flavescenza dorata di vitigni dell'Italia Nord-Occidentale
Matteo Ripamonti;Ivana Gribaudo;Sabrina Palmano;
2022
Abstract
La Flavescenza dorata (FD) della vite è una ampelopatia diffusa in Italia settentrionale e largamente presente nei vigneti Piemontesi, dove che a partire dagli anni '90 del secolo scorso ha provocato severi danni costituendo una reale minaccia per la viticoltura regionale. Malattia da quarantena, è causata da un fitoplasma appartenente al Gruppo tassonomico 16SrV che viene trasmesso in campo principalmente dalla cicalina Scaphoideus titanus. La diffusione del fitoplasma nei tessuti floematici causa alterazioni del flusso linfatico che possono comportare perdite produttive importanti e deperimenti fino alla morte della pianta colpita. Lo scopo del lavoro è stato quello di valutare la suscettibilità alla FD di 14 accessioni di Vitis vinifera appartenenti a 12 cultivar coltivate in Piemonte e rappresentative della tradizione vitivinicola dell'area. Le prove di trasmissione sono state condotte in serra su piante ex vitro coltivate in vaso, inoculate con Scaphoideus titanus. Insetti sani allevati in condizioni controllate sono stati fatti acquisire su fave infette da FD in laboratorio e utilizzati per la trasmissione della malattia alle viti in studio. Le piante sono state saggiate per verificare l'avvenuta infezione da FD dopo 5 e 8 settimane, e la carica fitoplasmatica è stata misurata mediante qPCR in foglie e radici dopo 8 settimane. Sono state definite 3 classi di suscettibilità; le cultivar classificate come poco suscettibili mostravano bassa carica di fitoplasma e basse percentuali di infezione, suggerenti un comportamento tollerante. Per confermare questi risultati sono state effettuate ulteriori prove di trasmissione su piante innestate di 4 cultivar (rappresentative degli estremi della scala di suscettibilità alla FD da bassa ad alta) in vasi mantenuti all'aperto sotto rete anti-insetto. I dati indicano che nessuno dei vitigni in studio è da considerarsi resistente, tuttavia alcune cultivar hanno mostrato una minore suscettibilità. La definizione di una scala di tolleranza rappresenta uno strumento a supporto degli operatori nelle scelte colturali all'impianto del vigneto e nella difesa dalla malattia. La minore suscettibilità dimostrata da alcuni vitigni verrà studiata per identificare i tratti genetici coinvolti nei meccanismi di tolleranza/resistenza alla malattia in funzione delle interazioni pianta/vettore/fitoplasma.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.