Il capitolo analizza l'universo dei programmi di intervento dedicati al recupero degli autori di violenza nei confronti delle donne ed è stato pubblicato, a seguito di doppia revisione cieca, nel volume VIVA. Violenza contro le donne in Italia. Orientamenti e buone pratiche, a cura di Pietro Demurtas e Maura Misiti, co-edito da Guerini Scientifica e Cnr Edizioni. Partendo dagli standard elaborati dal Consiglio d'Europa nella cornice della Convenzione di Istanbul e da quelli definiti dalla rete europea Work With Perpetrators, gli autori hanno enucleato alcune dimensioni che dovrebbero caratterizzare l'intervento, per poi verificare se e in che misura siano rispettate dai programmi italiani. Lo studio ha consentito di riflettere su alcuni punti di forza, tra cui l'evidente dinamismo di questo settore, e punti di debolezza, in particolare l'eterogeneità degli approcci seguiti e l'assenza, in molti casi, di un rapporto sinergico con gli altri servizi territoriali, in particolare quelli specializzati nel supporto delle donne. Tali criticità vengono in buona parte ricondotte alla recente comparsa dei programmi nel panorama italiano, ma anche all'assenza di requisiti minimi per l'accesso ai finanziamenti, i quali potrebbero viceversa consentire un'armonizzazione dell'offerta a livello nazionale, così come è avvenuto, a suo tempo, per centri antiviolenza e case rifugio dedicate alle vittime.
I programmi rivolti agli uomini maltrattanti alla luce degli standard europei
Demurtas Pietro;Peroni Caterina
2021
Abstract
Il capitolo analizza l'universo dei programmi di intervento dedicati al recupero degli autori di violenza nei confronti delle donne ed è stato pubblicato, a seguito di doppia revisione cieca, nel volume VIVA. Violenza contro le donne in Italia. Orientamenti e buone pratiche, a cura di Pietro Demurtas e Maura Misiti, co-edito da Guerini Scientifica e Cnr Edizioni. Partendo dagli standard elaborati dal Consiglio d'Europa nella cornice della Convenzione di Istanbul e da quelli definiti dalla rete europea Work With Perpetrators, gli autori hanno enucleato alcune dimensioni che dovrebbero caratterizzare l'intervento, per poi verificare se e in che misura siano rispettate dai programmi italiani. Lo studio ha consentito di riflettere su alcuni punti di forza, tra cui l'evidente dinamismo di questo settore, e punti di debolezza, in particolare l'eterogeneità degli approcci seguiti e l'assenza, in molti casi, di un rapporto sinergico con gli altri servizi territoriali, in particolare quelli specializzati nel supporto delle donne. Tali criticità vengono in buona parte ricondotte alla recente comparsa dei programmi nel panorama italiano, ma anche all'assenza di requisiti minimi per l'accesso ai finanziamenti, i quali potrebbero viceversa consentire un'armonizzazione dell'offerta a livello nazionale, così come è avvenuto, a suo tempo, per centri antiviolenza e case rifugio dedicate alle vittime.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.