This essay focuses on the treatise Angoscia, Doglia e Pena, le tre furie del mondo (Anguish, Pain, and Sorrow, the World's Three Furies) by the physician and philosopher Michelangelo Biondo. The text was published in its final form in 1546, by Comin di Trino, and re-proposes many topoi of the ancient and medieval misogynistic tradition. Nonetheless, it shows a certain originality due to the decidedly autobiographical imprint that the author imparts to this text. From personal confession the treatise develops into a more general teaching in which Biondo figures himself as invested by the exemplary figures of Socrates and the Averroist philosopher Agostino Nifo, who was his philosophy teacher in Naples in the 1520s, to compose his treatise. The text alternates moments of violent criticism towards his wife and, by extension, towards the entire female gender, with passages of profound tenderness and melancholic regret for the days of falling in love and the first years of conjugal happiness.

Questo saggio è incentrato sul trattato Angoscia, Doglia e Pena, le tre furie del mondo del medico e filosofo Michelangelo Biondo. Il testo esce nella sua forma definitiva a Venezia nel 1546, per i tipi di Comin di Trino, e ripropone molti topoi della tradizione misogina antica e medievale. Mostra tuttavia una certa originalità per l'impronta decisamente autobiografica che l'autore imprime alla sua scrittura: una confessione personale che si trasforma in ammaestramento universale, di cui Biondo si immagina investito dalle figure esemplari di Socrate e del filosofo averroista Agostino Nifo, che fu suo maestro di filosofia a Napoli negli anni Venti del Cinquecento. Il testo alterna momenti di critica violenta verso la sua donna e, per estensione, verso l'intero genere femminile, a passaggi di profonda tenerezza e malinconico rimpianto per i giorni dell'innamoramento e i primi anni di felicità coniugale.

"Fumo ed ombra vana, furor, superbia e mar di venti pieno". L'immagine della donna nel trattato Angoscia Doglia e Pena di Michelangelo Biondo

Delfina Giovannozzi
2022

Abstract

This essay focuses on the treatise Angoscia, Doglia e Pena, le tre furie del mondo (Anguish, Pain, and Sorrow, the World's Three Furies) by the physician and philosopher Michelangelo Biondo. The text was published in its final form in 1546, by Comin di Trino, and re-proposes many topoi of the ancient and medieval misogynistic tradition. Nonetheless, it shows a certain originality due to the decidedly autobiographical imprint that the author imparts to this text. From personal confession the treatise develops into a more general teaching in which Biondo figures himself as invested by the exemplary figures of Socrates and the Averroist philosopher Agostino Nifo, who was his philosophy teacher in Naples in the 1520s, to compose his treatise. The text alternates moments of violent criticism towards his wife and, by extension, towards the entire female gender, with passages of profound tenderness and melancholic regret for the days of falling in love and the first years of conjugal happiness.
2022
Istituto per il Lessico Intellettuale Europeo e Storia delle Idee - ILIESI
978-84-1122-833-6
Questo saggio è incentrato sul trattato Angoscia, Doglia e Pena, le tre furie del mondo del medico e filosofo Michelangelo Biondo. Il testo esce nella sua forma definitiva a Venezia nel 1546, per i tipi di Comin di Trino, e ripropone molti topoi della tradizione misogina antica e medievale. Mostra tuttavia una certa originalità per l'impronta decisamente autobiografica che l'autore imprime alla sua scrittura: una confessione personale che si trasforma in ammaestramento universale, di cui Biondo si immagina investito dalle figure esemplari di Socrate e del filosofo averroista Agostino Nifo, che fu suo maestro di filosofia a Napoli negli anni Venti del Cinquecento. Il testo alterna momenti di critica violenta verso la sua donna e, per estensione, verso l'intero genere femminile, a passaggi di profonda tenerezza e malinconico rimpianto per i giorni dell'innamoramento e i primi anni di felicità coniugale.
Michelangelo Biondo
misoginy
sixteenth-century treatises on women
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/415183
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