La pratica di collocare il defunto in posizione seduta su un sedile-scolatoio che consentiva di vigilare sul corpo fin quando non fosse netto dalle carni putrescenti, completamente scheletrizzato, prima di dargli una sepoltura definitiva, rientra nel costume funerario della "doppia sepoltura", frutto di un'idea della morte comune a molte società umane. Tale pratica, a giudicare dai numerosi rinvenimenti di sedili-scolatoi, portati alla luce in chiese campane, siciliane e pugliesi, era particolarmente diffusa nel meridione d'Italia, sebbene la presenza di queste strutture funerarie, solo in epoca recente, sia stata segnalata anche in Piemonte, Lombardia e Sardegna. Per quanto riguarda la Calabria che ha condiviso con il resto delle regioni del Mezzogiorno la medesima matrice storico-culturale, le informazioni sui sedili-scolatoi sono, ad oggi, sottostimate. In realtà, un'indagine preliminare, tuttora in corso, consente di segnalare la presenza dei cosiddetti putridaria, in diversi siti che da nord a sud, coprono l'intero territorio calabrese. Questo studio si prefigge di descrivere in maniera quanto più approfondita e omogenea possibile, i putridaria localizzati nella città di Cosenza.
La morte svelata. La pratica della doppia sepoltura nella Cattedrale e nel paesaggio urbano di Cosenza
Tagarelli Giuseppe
2022
Abstract
La pratica di collocare il defunto in posizione seduta su un sedile-scolatoio che consentiva di vigilare sul corpo fin quando non fosse netto dalle carni putrescenti, completamente scheletrizzato, prima di dargli una sepoltura definitiva, rientra nel costume funerario della "doppia sepoltura", frutto di un'idea della morte comune a molte società umane. Tale pratica, a giudicare dai numerosi rinvenimenti di sedili-scolatoi, portati alla luce in chiese campane, siciliane e pugliesi, era particolarmente diffusa nel meridione d'Italia, sebbene la presenza di queste strutture funerarie, solo in epoca recente, sia stata segnalata anche in Piemonte, Lombardia e Sardegna. Per quanto riguarda la Calabria che ha condiviso con il resto delle regioni del Mezzogiorno la medesima matrice storico-culturale, le informazioni sui sedili-scolatoi sono, ad oggi, sottostimate. In realtà, un'indagine preliminare, tuttora in corso, consente di segnalare la presenza dei cosiddetti putridaria, in diversi siti che da nord a sud, coprono l'intero territorio calabrese. Questo studio si prefigge di descrivere in maniera quanto più approfondita e omogenea possibile, i putridaria localizzati nella città di Cosenza.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.