The Rasupea (Mensana) research project, funded by the Region of Tuscany, the firm Pharmanutra and co-funded by the University of Pisa (UNIPI) and the Scuola Studi Superiore S. Anna di Pisa (SSSA), aimed to identify and analyze 1) the eating habits of students at the University of Pisa who attended university cafeterias in the period 2010-2016. In addition, 2) through an in interactive system, which allows students to detect possible disorders of the gastro-enteric system, the project aimed to suggest to them a correct and personalized diet and to verify, then, the level of acceptance of the suggestions (compliance). The project was developed by researchers and technicians from the following partners: 1) UNIPIwith the Departments of 1) Biology, 2) Translational Research and New Technologies in Medicine and Surgery, 3) Department of Computer Science, and the University Information and Administrative Services. 2) Institute of Management of the Scuola Superiore Sant'Anna of Pisa (SSSA). 3) Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario Toscana (DSU). Two different data sources were used to carry out the project: the database of meals consumed by students, provided by DSU; and a web-survey designed and administered to students at the University of Pisa through participation in the voluntary survey. Data analysis was carried out both using a classical statistical approach and employing "data-driven" analysis techniques peculiar to the computer approach. It was therefore possible to obtain many interesting results not only from a scientific point of view, but also useful for both the students who participated in the experiment and the institutions involved. Canteen utilization data cover a 7-year period from 01/01/2010 to 12/26/2016 during which more than 10 million meals were consumed by 82,871 students, 23% of whom were on scholarship. Canteen attendance remains constant over the period examined, except for a slight decline over time, which is likely due to the proliferation of numerous alternative offerings that have sprung up around the various departments and are therefore more convenient in terms of logistics and the shorter time required to consume short snacks. The cafeteria service met these needs by offering not only full meals but also reduced meals and the "basket" always keeping in mind that nutritional requirements remained optimal. Results show student appreciation for these policies. Stratifying students into payers, scholarship recipients, etc., no particular differences are observed in the choices of meal types, despite the changes in pricing policies and ISEE criteria, while a gender difference is noted tending female students to benefit more from reduced meals. Of interest and curiosity is the observation that students in science areas attend canteens much more frequently than those in humanities areas regardless of the logistical locations of departments and canteens.
Il progetto di ricerca Rasupea (Mensana), finanziato dalla Regione Toscana, dalla Ditta Pharmanutra e cofinanziato dall'Università di Pisa (UNIPI) e dalla Scuola Studi Superiore S. Anna di Pisa (SSSA) ha avuto lo scopo di individuare ed analizzare 1) le abitudini alimentari degli studenti dell'ateneo pisano che hanno frequentato le mense universitarie nel periodo 2010-2016. Inoltre, 2) tramite un sistema in interattivo, che permette agli studenti di rilevare possibili disturbi del sistema gastro-enterico, il progetto si proponeva di suggerire loro una corretta e personalizzata alimentazione e verificare, poi, il livello di accettazione dei suggerimenti (compliance). Il progetto è stato sviluppato dai ricercatori e tecnici dei seguenti partner: 1) UNIPIcon i Dipartimenti di 1) Biologia, di 2) Ricerca Traslazionale e delle nuove tecnologie in Medicina e Chirurgia, 3) Dipartimento di Informatica, ed i servizi Informatici ed Amministrativi di Ateneo. 2) Istituto di Management della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa (SSSA) 3) Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario Toscana (DSU). Per realizzare il progetto sono state utilizzate due diverse fonti di dati: il database dei pasti consumati dagli studenti, fornito dalla DSU; ed una web-survey disegnata e somministrata agli studenti dell'Università di Pisa tramite partecipazione al sondaggio volontario. L'analisi dei dati è stata effettuata sia utilizzando un approccio statistico classico sia impiegando tecniche di analisi "data-driven" proprie dell'approccio informatico. È stato quindi possibile ottenere molti risultati interessanti non solo sotto il profilo scientifico, ma anche utili sia per gli studenti che hanno partecipato alla sperimentazione, che per le istituzioni coinvolte. I dati relativi all'utilizzo delle mense coprono un periodo di 7 anni dal 01/01/2010 al 26/12/2016 durante i quali sono stati consumati oltre 10 milioni di pasti da 82.871 studenti, di cui il 23% con borsa di studio. La frequentazione della mensa rimane costante nel periodo esaminato, se si esclude un lieve calo nel tempo, dovuto, verosimilmente, al proliferare di numerosissime offerte alternative sorte nei dintorni dei vari dipartimenti e quindi più convenienti sotto il profilo logistico e per il minor tempo richiesto per consumare brevi spuntini. Il servizio di mensa è venuto incontro a tali esigenze proponendo oltre a pasti completi anche pasti ridotti ed il "cestino" sempre tenendo conto che i requisiti nutrizionali rimanessero ottimali. I risultati mostrano un apprezzamento degli studenti per queste politiche. Stratificando gli studenti in paganti, borsisti ecc. non si osservano particolari differenze nelle scelte delle tipologie dei pasti, nonostante i cambiamenti delle politiche tariffarie e dei criteri ISEE, mentre si nota una differenza di genere tendendo le studentesse a fruire maggiormente di pasti ridotti. Desta interesse e curiosità l'osservazione che gli studenti delle aree scientifiche frequentano assai più frequentemente le mense rispetto a quelli delle aree umanistiche indipendentemente dalle localizzazioni logistiche dei dipartimenti e delle mense.
Le Mense Universitarie: ricerca sulle abitudini alimentari degli studenti, i loro disturbi ed educazione alla prevenzione alimentare.
Michela Natilli;Luca Pappalardo;
2018
Abstract
Il progetto di ricerca Rasupea (Mensana), finanziato dalla Regione Toscana, dalla Ditta Pharmanutra e cofinanziato dall'Università di Pisa (UNIPI) e dalla Scuola Studi Superiore S. Anna di Pisa (SSSA) ha avuto lo scopo di individuare ed analizzare 1) le abitudini alimentari degli studenti dell'ateneo pisano che hanno frequentato le mense universitarie nel periodo 2010-2016. Inoltre, 2) tramite un sistema in interattivo, che permette agli studenti di rilevare possibili disturbi del sistema gastro-enterico, il progetto si proponeva di suggerire loro una corretta e personalizzata alimentazione e verificare, poi, il livello di accettazione dei suggerimenti (compliance). Il progetto è stato sviluppato dai ricercatori e tecnici dei seguenti partner: 1) UNIPIcon i Dipartimenti di 1) Biologia, di 2) Ricerca Traslazionale e delle nuove tecnologie in Medicina e Chirurgia, 3) Dipartimento di Informatica, ed i servizi Informatici ed Amministrativi di Ateneo. 2) Istituto di Management della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa (SSSA) 3) Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario Toscana (DSU). Per realizzare il progetto sono state utilizzate due diverse fonti di dati: il database dei pasti consumati dagli studenti, fornito dalla DSU; ed una web-survey disegnata e somministrata agli studenti dell'Università di Pisa tramite partecipazione al sondaggio volontario. L'analisi dei dati è stata effettuata sia utilizzando un approccio statistico classico sia impiegando tecniche di analisi "data-driven" proprie dell'approccio informatico. È stato quindi possibile ottenere molti risultati interessanti non solo sotto il profilo scientifico, ma anche utili sia per gli studenti che hanno partecipato alla sperimentazione, che per le istituzioni coinvolte. I dati relativi all'utilizzo delle mense coprono un periodo di 7 anni dal 01/01/2010 al 26/12/2016 durante i quali sono stati consumati oltre 10 milioni di pasti da 82.871 studenti, di cui il 23% con borsa di studio. La frequentazione della mensa rimane costante nel periodo esaminato, se si esclude un lieve calo nel tempo, dovuto, verosimilmente, al proliferare di numerosissime offerte alternative sorte nei dintorni dei vari dipartimenti e quindi più convenienti sotto il profilo logistico e per il minor tempo richiesto per consumare brevi spuntini. Il servizio di mensa è venuto incontro a tali esigenze proponendo oltre a pasti completi anche pasti ridotti ed il "cestino" sempre tenendo conto che i requisiti nutrizionali rimanessero ottimali. I risultati mostrano un apprezzamento degli studenti per queste politiche. Stratificando gli studenti in paganti, borsisti ecc. non si osservano particolari differenze nelle scelte delle tipologie dei pasti, nonostante i cambiamenti delle politiche tariffarie e dei criteri ISEE, mentre si nota una differenza di genere tendendo le studentesse a fruire maggiormente di pasti ridotti. Desta interesse e curiosità l'osservazione che gli studenti delle aree scientifiche frequentano assai più frequentemente le mense rispetto a quelli delle aree umanistiche indipendentemente dalle localizzazioni logistiche dei dipartimenti e delle mense.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.