The Carnian Pluvial Episode (CPE) was a perturbation of the Late Triassic climate that had a strong impact on marine and terrestrial ecosystems. The CPE is still a relatively neglected episode if compared to the other global ecosystem turnovers of the Mesozoic. Nevertheless, the CPE is synchronous with a major biological turnover, with both extinction among many marine and terrestrial groups and, remarkably, one of the most important evolutionary phases in the entire history of Life. The first significant radiation of dinosaurs, the spread of conifers and bennettitaleans, the first common occurrence of calcareous nannofossils, and the first reefs built by scleractinian corals all occurred during or soon after the CPE. Furthermore, the first common occurrence of amber dates to the CPE. Ammonoids and conodonts, the two most important groups for the biostratigraphy of the Triassic, were also subject to a significant turnover. Many localities in Italy had a primary role for the understanding of the CPE, and still represent benchmarks for new studies. Some of these localities are paradigmatic examples of the geological and biotic processes that were occurring during this interval of geologic time, and should be designated as geosites. While recent studies on the CPE focused on identifying the episode globally, and far from the best studied regions of Western Tethys and the European continent, the Italian CPE localities could still provide a wealth of information on this event, especially concerning the evolution of shallow marine and terrestrial groups. Indeed, the best deep-water record of the CPE (Pignola, Basilicata), the most expanded and complete shallow water successions (Raibl area, Friuli-Venezia Giulia), the most prolific amber sites and the best preserved reef associations (Dolomites, Veneto) all occur in Italy

[L'Evento Pluviale Carnico in Italia: storia delle ricerche e prospettive] - L'Evento Pluviale Carnico (CPE) è stato un evento climatico e di crisi biologica che ebbe luogo a metà dell'età Carnica (tardo Triassico) e che ebbe un impatto notevole sugli ecosistemi marini e terrestri. Rispetto ad altri eventi di crisi biologica del Mesozoico, il CPE è stato finora trascurato. Eppure, si può provare come allo stesso tempo si sia verificata l'estinzione di numerosi taxa in gruppi marini e terrestri, ma soprattutto la radiazione di molteplici gruppi tassonomici, al punto che il CPE dovrebbe essere considerato uno dei passaggi evolutivi più importanti della storia della vita. Tra i gruppi che hanno avuto una importante radiazione durante o immediatamente dopo il CPE, vanno annoverati i dinosauri, le conifere e le bennettitali, i nannofossili calcarei. Anche i primi reef con un contributo significativo dei coralli Scleractinia e la prima apparizione diffusa e abbondante di ambra vanno datate al CPE. Infine, i due principali gruppi di fossili di mare aperto, che sono anche i principali strumenti biostratigrafici per il Triassico, sono stati soggetti ad un forte turnover durante il CPE. Le località italiane che contengono una documentazione del CPE sono numerose, hanno rappresentato e rappresentano tuttora degli affioramenti irrinunciabili per la comprensione e lo studio degli effetti del CPE sulla sedimentazione e sulla vita sulla Terra. Proprio per il loro ruolo nella storia della comprensione di questo evento, e per la loro importanza nel documentare il CPE, si propone che i principali siti che documentano questo evento siano riconosciuti come geositi. Gli studi più recenti sul CPE si sono concentrati nel riconoscere questo episodio di cambiamento climatico a scala globale, e in particolare lontano dalle regioni più intensamente studiate della Tetide occidentale e dell'Europa continentale. Ci si potrebbe quindi chiedere se esista ancora uno scopo nell'indagare le caratteristiche del CPE in Italia. Si osserva qui che le serie di ambiente marino profondo meglio documentate (ad esempio nel Bacino di Lagonegro della Basilicata), le successioni di mare basso più continue ed espanse (Cave del Predil in Friuli-Venezia Giulia), i giacimenti più prolifici di ambra triassica ed i reef meglio preservati (Bacino di Cortina nelle Dolomiti) sono tutti localizzati in Italia. Queste località possono ancora fornire una notevole quantità di informazioni inedite, soprattutto per quanto riguarda l'evoluzione degli organismi di mare basso e terrestri.

Symposium on Environmental Crises and Biotic Responses in the History of the Earth - An Italian Perspective at the Congress of the Italian-Paleontological-Society (SPI)

Roghi G;Rigo M
2019

Abstract

The Carnian Pluvial Episode (CPE) was a perturbation of the Late Triassic climate that had a strong impact on marine and terrestrial ecosystems. The CPE is still a relatively neglected episode if compared to the other global ecosystem turnovers of the Mesozoic. Nevertheless, the CPE is synchronous with a major biological turnover, with both extinction among many marine and terrestrial groups and, remarkably, one of the most important evolutionary phases in the entire history of Life. The first significant radiation of dinosaurs, the spread of conifers and bennettitaleans, the first common occurrence of calcareous nannofossils, and the first reefs built by scleractinian corals all occurred during or soon after the CPE. Furthermore, the first common occurrence of amber dates to the CPE. Ammonoids and conodonts, the two most important groups for the biostratigraphy of the Triassic, were also subject to a significant turnover. Many localities in Italy had a primary role for the understanding of the CPE, and still represent benchmarks for new studies. Some of these localities are paradigmatic examples of the geological and biotic processes that were occurring during this interval of geologic time, and should be designated as geosites. While recent studies on the CPE focused on identifying the episode globally, and far from the best studied regions of Western Tethys and the European continent, the Italian CPE localities could still provide a wealth of information on this event, especially concerning the evolution of shallow marine and terrestrial groups. Indeed, the best deep-water record of the CPE (Pignola, Basilicata), the most expanded and complete shallow water successions (Raibl area, Friuli-Venezia Giulia), the most prolific amber sites and the best preserved reef associations (Dolomites, Veneto) all occur in Italy
2019
Istituto di Geoscienze e Georisorse - IGG - Sede Pisa
[L'Evento Pluviale Carnico in Italia: storia delle ricerche e prospettive] - L'Evento Pluviale Carnico (CPE) è stato un evento climatico e di crisi biologica che ebbe luogo a metà dell'età Carnica (tardo Triassico) e che ebbe un impatto notevole sugli ecosistemi marini e terrestri. Rispetto ad altri eventi di crisi biologica del Mesozoico, il CPE è stato finora trascurato. Eppure, si può provare come allo stesso tempo si sia verificata l'estinzione di numerosi taxa in gruppi marini e terrestri, ma soprattutto la radiazione di molteplici gruppi tassonomici, al punto che il CPE dovrebbe essere considerato uno dei passaggi evolutivi più importanti della storia della vita. Tra i gruppi che hanno avuto una importante radiazione durante o immediatamente dopo il CPE, vanno annoverati i dinosauri, le conifere e le bennettitali, i nannofossili calcarei. Anche i primi reef con un contributo significativo dei coralli Scleractinia e la prima apparizione diffusa e abbondante di ambra vanno datate al CPE. Infine, i due principali gruppi di fossili di mare aperto, che sono anche i principali strumenti biostratigrafici per il Triassico, sono stati soggetti ad un forte turnover durante il CPE. Le località italiane che contengono una documentazione del CPE sono numerose, hanno rappresentato e rappresentano tuttora degli affioramenti irrinunciabili per la comprensione e lo studio degli effetti del CPE sulla sedimentazione e sulla vita sulla Terra. Proprio per il loro ruolo nella storia della comprensione di questo evento, e per la loro importanza nel documentare il CPE, si propone che i principali siti che documentano questo evento siano riconosciuti come geositi. Gli studi più recenti sul CPE si sono concentrati nel riconoscere questo episodio di cambiamento climatico a scala globale, e in particolare lontano dalle regioni più intensamente studiate della Tetide occidentale e dell'Europa continentale. Ci si potrebbe quindi chiedere se esista ancora uno scopo nell'indagare le caratteristiche del CPE in Italia. Si osserva qui che le serie di ambiente marino profondo meglio documentate (ad esempio nel Bacino di Lagonegro della Basilicata), le successioni di mare basso più continue ed espanse (Cave del Predil in Friuli-Venezia Giulia), i giacimenti più prolifici di ambra triassica ed i reef meglio preservati (Bacino di Cortina nelle Dolomiti) sono tutti localizzati in Italia. Queste località possono ancora fornire una notevole quantità di informazioni inedite, soprattutto per quanto riguarda l'evoluzione degli organismi di mare basso e terrestri.
Triassic; Carnian; palaeoclimate; extinction; radiation; geoheritage
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/418284
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