In condizioni "normali" facciamo un'esperienza unitaria e integrata del nostro corpo e della nostra mente: facciamo cioè un'esperienza in cui ci è del tutto evidente che i nostri stati mentali stiano alla base di opportuni movimenti del corpo e in cui, viceversa, i nostri stati del corpo stiano alla base opportune sensazioni, emozioni, pensieri, credenze, volizioni. Intuiamo dunque che vi è una connessione molto stretta tra stati fisici e stati mentali, tale per cui, ad esempio, sappiamo che se urtiamo con il mignolo del piede uno spigolo proveremo un dolore di un certo tipo, e che se una parola sconosciuta ci incuriosisce a sufficienza il nostro corpo si attiverà e inizierà a vagare per casa in cerca di un dizionario. Esistono certamente una serie di condizioni specifiche in cui questa rispondenza si interrompe o si altera sensibilmente: è il caso degli stati onirici, o di quando si è sotto effetto di stupefacenti, o di quando si è affetti da condizioni morbose acute (febbre alta, convulsioni) o si è in gravi condizioni cliniche (per esempio, la sindrome locked-in, o la sindrome di Cotard), etc., ma anche in questi casi di alterazione della coscienza è lecito supporre che vi sia un corrispondente stato di alterazione del sistema nervoso. In effetti una tale supposizione è stata corroborata dal punto di vista scientifico: grazie a innumerevoli tecniche di indagine sperimentale oggi sappiamo con certezza che ogni variazione dei nostri stati mentali si accompagna a una variazione dei nostri stati cerebrali e viceversa.
Il problema mente-corpo/cervello e le sue vie: un'illustrazione
Miriam Aiello
2020
Abstract
In condizioni "normali" facciamo un'esperienza unitaria e integrata del nostro corpo e della nostra mente: facciamo cioè un'esperienza in cui ci è del tutto evidente che i nostri stati mentali stiano alla base di opportuni movimenti del corpo e in cui, viceversa, i nostri stati del corpo stiano alla base opportune sensazioni, emozioni, pensieri, credenze, volizioni. Intuiamo dunque che vi è una connessione molto stretta tra stati fisici e stati mentali, tale per cui, ad esempio, sappiamo che se urtiamo con il mignolo del piede uno spigolo proveremo un dolore di un certo tipo, e che se una parola sconosciuta ci incuriosisce a sufficienza il nostro corpo si attiverà e inizierà a vagare per casa in cerca di un dizionario. Esistono certamente una serie di condizioni specifiche in cui questa rispondenza si interrompe o si altera sensibilmente: è il caso degli stati onirici, o di quando si è sotto effetto di stupefacenti, o di quando si è affetti da condizioni morbose acute (febbre alta, convulsioni) o si è in gravi condizioni cliniche (per esempio, la sindrome locked-in, o la sindrome di Cotard), etc., ma anche in questi casi di alterazione della coscienza è lecito supporre che vi sia un corrispondente stato di alterazione del sistema nervoso. In effetti una tale supposizione è stata corroborata dal punto di vista scientifico: grazie a innumerevoli tecniche di indagine sperimentale oggi sappiamo con certezza che ogni variazione dei nostri stati mentali si accompagna a una variazione dei nostri stati cerebrali e viceversa.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


