La mansione a maggior rischio per la salute degli impianti di distribuzione di carburante è connessa con l'esposizione ad agenti chimici e cancerogeni, derivanti in primo luogo dall'evaporazione delle benzine e degli altri carburanti, nonché dai prodotti di combustione emessi dai veicoli. Nel presente studio è stato valutato il rischio di esposizione al particolato (PM), a Benzene, Toluene e Xileni (BTX) per gli addetti all'erogazione di carburante in un gruppo di otto stazioni di servizio, collocate in centri abitati con diverse caratteristiche distintive in termini di traffico veicolare. In seguito ad un colloquio preliminare con i titolari di ciascun impianto in cui sono stati illustrati gli scopi dell'iniziativa, si è proceduto ad un sopralluogo assieme al datore di lavoro, ed è stato concordato un protocollo operativo. Per valutare l'intensità della esposizione occupazionale a BTX, sono state effettuate su tutti gli addetti (n = 16) misure di esposizione durante 3 turni lavorativi utilizzando campionatori personali con fiala a carbone attivo poste all'altezza della zona respiratoria, i due diverse stagioni. Le analisi successive sono state eseguite secondo metodica NIOSH [1]. I valori delle concentrazioni rilevate di BTX variano da un minimo di 0.0041 ?g/m3 a un massimo di 11.8 ?g/m3 e dal confronto con i valori riportati negli allegati XXXVIII e XLIII del D.lgs. 81/08, si evince che l'esposizione media per i benzinai delle stazioni di rifornimento esaminate, è significativamente inferiore ai valori limite di esposizione professionale proposti per queste sostanze. Per quanto riguarda i centri abitati esaminati, i valori ottenuti mostrano un andamento proporzionale al traffico veicolare della località, rispecchiando l'ubicazione delle stazioni di servizio, da zone centrali a zone più periferiche. Infine i risultati dell'indagine evidenziano che, nel periodo estivo quando le condizioni meteoclimatiche favoriscono la diffusione degli inquinanti, le concentrazioni rilevate sono inferiori rispetto al periodo invernale. Nonostante l'esposizione a BTX sia inferiore ai valori limite, poiché il benzene è una sostanza cancerogena accertata, è possibile e quindi auspicabile, ai sensi del D.lgs. 81/08 una riduzione del livello di esposizione dei lavoratori al più basso valore tecnicamente possibile. I dati di BTX ottenuti in superficie sono stati correlati con le concentrazioni di PM10 acquisite dai dati del satellite CALIPSO (CAL_LIDL2) con i prodotti dello spessore ottico atmosferico, con il rapporto Lidar e con altri parametri utili [2].

Studio preliminare dell'esposizione occupazionale dei lavoratori addetti alla erogazione dei carburanti nel territorio calabrese al PM10 e BTX utilizzando dati da satellite ed in superficie

Teresa Lo Feudo;
2020

Abstract

La mansione a maggior rischio per la salute degli impianti di distribuzione di carburante è connessa con l'esposizione ad agenti chimici e cancerogeni, derivanti in primo luogo dall'evaporazione delle benzine e degli altri carburanti, nonché dai prodotti di combustione emessi dai veicoli. Nel presente studio è stato valutato il rischio di esposizione al particolato (PM), a Benzene, Toluene e Xileni (BTX) per gli addetti all'erogazione di carburante in un gruppo di otto stazioni di servizio, collocate in centri abitati con diverse caratteristiche distintive in termini di traffico veicolare. In seguito ad un colloquio preliminare con i titolari di ciascun impianto in cui sono stati illustrati gli scopi dell'iniziativa, si è proceduto ad un sopralluogo assieme al datore di lavoro, ed è stato concordato un protocollo operativo. Per valutare l'intensità della esposizione occupazionale a BTX, sono state effettuate su tutti gli addetti (n = 16) misure di esposizione durante 3 turni lavorativi utilizzando campionatori personali con fiala a carbone attivo poste all'altezza della zona respiratoria, i due diverse stagioni. Le analisi successive sono state eseguite secondo metodica NIOSH [1]. I valori delle concentrazioni rilevate di BTX variano da un minimo di 0.0041 ?g/m3 a un massimo di 11.8 ?g/m3 e dal confronto con i valori riportati negli allegati XXXVIII e XLIII del D.lgs. 81/08, si evince che l'esposizione media per i benzinai delle stazioni di rifornimento esaminate, è significativamente inferiore ai valori limite di esposizione professionale proposti per queste sostanze. Per quanto riguarda i centri abitati esaminati, i valori ottenuti mostrano un andamento proporzionale al traffico veicolare della località, rispecchiando l'ubicazione delle stazioni di servizio, da zone centrali a zone più periferiche. Infine i risultati dell'indagine evidenziano che, nel periodo estivo quando le condizioni meteoclimatiche favoriscono la diffusione degli inquinanti, le concentrazioni rilevate sono inferiori rispetto al periodo invernale. Nonostante l'esposizione a BTX sia inferiore ai valori limite, poiché il benzene è una sostanza cancerogena accertata, è possibile e quindi auspicabile, ai sensi del D.lgs. 81/08 una riduzione del livello di esposizione dei lavoratori al più basso valore tecnicamente possibile. I dati di BTX ottenuti in superficie sono stati correlati con le concentrazioni di PM10 acquisite dai dati del satellite CALIPSO (CAL_LIDL2) con i prodotti dello spessore ottico atmosferico, con il rapporto Lidar e con altri parametri utili [2].
2020
978-88-942135-3-9
BTX
carburante
esposizione professionale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/420083
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