The Chapter analyses the business linkages between Italy and three southern Mediterranean countries (SMCs), namely Morocco, Tunisia and Egypt. In the era of globalised markets and production, new business models and different types of offshore outsourcing strategies have emerged. Joining international value chains to capture global demand is now considered to be not an option, and involves the continuous search for cost efficiency to enhance competitiveness. With this objective, many Italian manufacturing companies are fully committed to such strategies of business competitiveness, and successfully participate in international supply chains. The marked differences between countries on opposite shores of the Mediterranean are also great complementarities, and hence the Mediterranean is an area of very profitable opportunities for companies willing to establish international business networks. Traditionally, Italian companies have had close commercial ties with the countries on the southern rim of the Mediterranean. These ties, both in terms of imports of raw materials to Italy (crude oil and natural gas) and exports of goods to North Africa, are just one aspect of the multiple economic relations between Italian companies and SMCs. While Algeria and Libya have drawn the attention of companies mostly in the extractive and petrochemical industries, Morocco, Tunisia and Egypt have emerged as important recipient countries for productive investments by Italian companies in a wide range of business sectors. As experienced by Italian managers operating in these three countries and evidenced by very advantageous incentive schemes for foreign investors, local authorities in situ are fully engaged in opening up the domestic economic system to external investments and foreign companies.

Il Capitolo analizza i legami commerciali tra l'Italia e tre Paesi del Sud del Mediterraneo (SMC), ovvero Marocco, Tunisia ed Egitto. Nell'era della globalizzazione dei mercati e della produzione, sono emersi nuovi modelli di business e diverse tipologie di strategie di esternalizzazione aziendale a livello internazionale. Unirsi alle catene del valore internazionali per catturare la domanda globale non è oggi considerato un'opzione, e comporta la continua ricerca dell'efficienza dei costi per aumentare la competitività. Con questo obiettivo, molte aziende manifatturiere italiane sono pienamente impegnate in tali strategie di competitività aziendale e partecipano con successo alle catene di fornitura internazionali. Le marcate differenze tra i Paesi delle sponde opposte del Mediterraneo offrono anche grandi complementarietà, e quindi il Mediterraneo è un'area di opportunità molto proficua per le imprese che vogliono creare reti di business internazionali. Tradizionalmente, le imprese italiane hanno avuto stretti legami commerciali con i Paesi della sponda sud del Mediterraneo. Questi legami, sia in termini di importazioni di materie prime in Italia (petrolio greggio e gas naturale) sia di esportazioni di merci verso il Nord Africa, sono solo un aspetto delle molteplici relazioni economiche tra le imprese italiane e le SMC. Mentre l'Algeria e la Libia hanno attirato l'attenzione delle imprese soprattutto dell'industria estrattiva e petrolchimica, il Marocco, la Tunisia e l'Egitto sono emersi come importanti Paesi destinatari di investimenti produttivi da parte delle imprese italiane in una vasta gamma di settori di attività. Come sperimentato dai manager italiani che operano in questi tre Paesi e testimoniato da piani di incentivazione molto vantaggiosi per gli investitori stranieri, le autorità locali in loco sono pienamente impegnate ad aprire il sistema economico nazionale agli investimenti esterni e alle imprese straniere.

Trans-Mediterranean mobility for Italian firms: incentives, evidence and practice

Luca Forte;Giovanni Canitano
2020

Abstract

The Chapter analyses the business linkages between Italy and three southern Mediterranean countries (SMCs), namely Morocco, Tunisia and Egypt. In the era of globalised markets and production, new business models and different types of offshore outsourcing strategies have emerged. Joining international value chains to capture global demand is now considered to be not an option, and involves the continuous search for cost efficiency to enhance competitiveness. With this objective, many Italian manufacturing companies are fully committed to such strategies of business competitiveness, and successfully participate in international supply chains. The marked differences between countries on opposite shores of the Mediterranean are also great complementarities, and hence the Mediterranean is an area of very profitable opportunities for companies willing to establish international business networks. Traditionally, Italian companies have had close commercial ties with the countries on the southern rim of the Mediterranean. These ties, both in terms of imports of raw materials to Italy (crude oil and natural gas) and exports of goods to North Africa, are just one aspect of the multiple economic relations between Italian companies and SMCs. While Algeria and Libya have drawn the attention of companies mostly in the extractive and petrochemical industries, Morocco, Tunisia and Egypt have emerged as important recipient countries for productive investments by Italian companies in a wide range of business sectors. As experienced by Italian managers operating in these three countries and evidenced by very advantageous incentive schemes for foreign investors, local authorities in situ are fully engaged in opening up the domestic economic system to external investments and foreign companies.
2020
Istituto di Studi sul Mediterraneo - ISMed
978-88-15-29082-3
Il Capitolo analizza i legami commerciali tra l'Italia e tre Paesi del Sud del Mediterraneo (SMC), ovvero Marocco, Tunisia ed Egitto. Nell'era della globalizzazione dei mercati e della produzione, sono emersi nuovi modelli di business e diverse tipologie di strategie di esternalizzazione aziendale a livello internazionale. Unirsi alle catene del valore internazionali per catturare la domanda globale non è oggi considerato un'opzione, e comporta la continua ricerca dell'efficienza dei costi per aumentare la competitività. Con questo obiettivo, molte aziende manifatturiere italiane sono pienamente impegnate in tali strategie di competitività aziendale e partecipano con successo alle catene di fornitura internazionali. Le marcate differenze tra i Paesi delle sponde opposte del Mediterraneo offrono anche grandi complementarietà, e quindi il Mediterraneo è un'area di opportunità molto proficua per le imprese che vogliono creare reti di business internazionali. Tradizionalmente, le imprese italiane hanno avuto stretti legami commerciali con i Paesi della sponda sud del Mediterraneo. Questi legami, sia in termini di importazioni di materie prime in Italia (petrolio greggio e gas naturale) sia di esportazioni di merci verso il Nord Africa, sono solo un aspetto delle molteplici relazioni economiche tra le imprese italiane e le SMC. Mentre l'Algeria e la Libia hanno attirato l'attenzione delle imprese soprattutto dell'industria estrattiva e petrolchimica, il Marocco, la Tunisia e l'Egitto sono emersi come importanti Paesi destinatari di investimenti produttivi da parte delle imprese italiane in una vasta gamma di settori di attività. Come sperimentato dai manager italiani che operano in questi tre Paesi e testimoniato da piani di incentivazione molto vantaggiosi per gli investitori stranieri, le autorità locali in loco sono pienamente impegnate ad aprire il sistema economico nazionale agli investimenti esterni e alle imprese straniere.
Mediterranean
economy
mobility
outsoucing
firms
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/420660
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