Durante il Plio-Quaternario il margine continentale dell'Italia centro-meridionale ha subito alcune fasi estensionali, che sono state controllate dalla presenza di faglie dirette, con andamento sia NW-SE che NE-SW. Questi ultimi lineamenti mostrano una componente trascorrente significativa e sono stati interpretati come transverse systems (Acocella et al., 1999). L'attività vulcanica è geneticamente collegata ai transverse systems, che hanno controllato la messa in posto degli edifici vulcanici principali, inclusi i Campi Flegrei ed Ischia. Durante il Quaternario superiore faglie regionali con andamento NE-SW hanno controllato l'assetto stratigrafico del Golfo di Napoli. In particolare, le faglie regionali Acerra-canyon Dohrn e Capri-Sorrento hanno ribassato il basamento acustico carbonatico meso-cenozoico, affiorante nell'alto strutturale Capri-Sorrento. Ad una scala regionale, l'assetto strutturale del margine campano-laziale è caratterizzato da alti strutturali interposti a bacini sedimentari. Viene qui presentata un'analisi integrata delle strutture vulcaniche localizzate nel sottosuolo dei Golfi di Napoli e Gaeta, localizzati sul margine tirrenico orientale, in Italia meridionale, in base all'interpretazione geologica di profili sismici multicanale e monocanale. In particolare, sono stati analizzati il vulcano Pithecusa, localizzato nell'offshore settentrionale della Campania (De Alteriis et al., 2006), le strutture vulcaniche sepolte localizzate nel Canale di Procida ed il Banco d'Ischia, un ampio edificio vulcanico relitto localizzato nell'offshore sud-orientale di Ischia. In base ai dati sismo-stratigrafici il vulcano Pithecusa è collegato alle faglie dirette della struttura del M.te Massico, con andamento NE-SW, che rappresentano lineamenti tettonici principali sia a terra che a mare, che ribassano il basamento acustico vulcanico. Un ampio edificio vulcanico sepolto, precedentemente non noto, è stato identificato nell'offshore della cittadina di Miliscola, mentre un edificio vulcanico sepolto di dimensioni minori è stato identificato nel Canale di Procida. Mentre il controllo tettonico su questi due edifici non è chiaro, è ipotizzabile che il Banco d'Ischia sia collegato con faglie dirette con andamento NE-SW paralleli alle faglie regionali Maronti-Carta Romana in base al quadro tettonico regionale di Ischia. I dati sismo-stratigrafici suggeriscono che alcune strutture vulcaniche sepolte dei Golfi di Napoli e Gaeta sono state controllate da faglie dirette con andamento NE-SW ricollegabili ai transverse systems.

Strutture vulcaniche sepolte nei Golfi di Napoli e Gaeta (Tirreno meridionale): dati sismo-stratigrafici sull'assetto vulcano-tettonico del margine continentale della Campania

Aiello Gemma
Writing – Original Draft Preparation
2021

Abstract

Durante il Plio-Quaternario il margine continentale dell'Italia centro-meridionale ha subito alcune fasi estensionali, che sono state controllate dalla presenza di faglie dirette, con andamento sia NW-SE che NE-SW. Questi ultimi lineamenti mostrano una componente trascorrente significativa e sono stati interpretati come transverse systems (Acocella et al., 1999). L'attività vulcanica è geneticamente collegata ai transverse systems, che hanno controllato la messa in posto degli edifici vulcanici principali, inclusi i Campi Flegrei ed Ischia. Durante il Quaternario superiore faglie regionali con andamento NE-SW hanno controllato l'assetto stratigrafico del Golfo di Napoli. In particolare, le faglie regionali Acerra-canyon Dohrn e Capri-Sorrento hanno ribassato il basamento acustico carbonatico meso-cenozoico, affiorante nell'alto strutturale Capri-Sorrento. Ad una scala regionale, l'assetto strutturale del margine campano-laziale è caratterizzato da alti strutturali interposti a bacini sedimentari. Viene qui presentata un'analisi integrata delle strutture vulcaniche localizzate nel sottosuolo dei Golfi di Napoli e Gaeta, localizzati sul margine tirrenico orientale, in Italia meridionale, in base all'interpretazione geologica di profili sismici multicanale e monocanale. In particolare, sono stati analizzati il vulcano Pithecusa, localizzato nell'offshore settentrionale della Campania (De Alteriis et al., 2006), le strutture vulcaniche sepolte localizzate nel Canale di Procida ed il Banco d'Ischia, un ampio edificio vulcanico relitto localizzato nell'offshore sud-orientale di Ischia. In base ai dati sismo-stratigrafici il vulcano Pithecusa è collegato alle faglie dirette della struttura del M.te Massico, con andamento NE-SW, che rappresentano lineamenti tettonici principali sia a terra che a mare, che ribassano il basamento acustico vulcanico. Un ampio edificio vulcanico sepolto, precedentemente non noto, è stato identificato nell'offshore della cittadina di Miliscola, mentre un edificio vulcanico sepolto di dimensioni minori è stato identificato nel Canale di Procida. Mentre il controllo tettonico su questi due edifici non è chiaro, è ipotizzabile che il Banco d'Ischia sia collegato con faglie dirette con andamento NE-SW paralleli alle faglie regionali Maronti-Carta Romana in base al quadro tettonico regionale di Ischia. I dati sismo-stratigrafici suggeriscono che alcune strutture vulcaniche sepolte dei Golfi di Napoli e Gaeta sono state controllate da faglie dirette con andamento NE-SW ricollegabili ai transverse systems.
2021
Istituto di Scienze Marine - ISMAR
strutture vulcaniche
Golfi di Napoli e Gaeta
transverse systems
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/420755
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