Indagine sul proliferare, in età moderna, di santuari considerati tali ma non legati a fenomeni epifanici, né alla presenza di reliquie o di un oggetto miracoloso che giustifichi la differenza con un tradizionale luogo di culto. La tipologia presa in esame in questa sede sfugge alla classificazione tipica del santuario e si presenta per lo più come antico luogo di culto abbandonato per diversi motivi (antica parrocchiale di villaggio abbandonato, antica sede di diocesi soppressa) che le autorità laiche o ecclesiastiche rivitalizzano in età moderna trasformandolo in santuario-novenario, assai diffusi in Sardegna.

Da chiesa a santuario. La promozione di culti santuariali in sedi religiose abbandonate (secoli XVI-XVIII)

Maria Grazia Rosaria Mele
2019

Abstract

Indagine sul proliferare, in età moderna, di santuari considerati tali ma non legati a fenomeni epifanici, né alla presenza di reliquie o di un oggetto miracoloso che giustifichi la differenza con un tradizionale luogo di culto. La tipologia presa in esame in questa sede sfugge alla classificazione tipica del santuario e si presenta per lo più come antico luogo di culto abbandonato per diversi motivi (antica parrocchiale di villaggio abbandonato, antica sede di diocesi soppressa) che le autorità laiche o ecclesiastiche rivitalizzano in età moderna trasformandolo in santuario-novenario, assai diffusi in Sardegna.
2019
Istituto di Storia dell'Europa Mediterranea - ISEM
978-88-6557-419-5
santuario
villaggio
novenario
età moderna
cattedrale
Sardegna
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/420802
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