Tra 1962 e 1965 Gianfilippo Carettoni e Laura Fabbrini, all'epoca Soprintendente ed Ispettore della Soprintendenza Archeologica di Roma IV, presero parte alle indagini archeologiche nel sito di Hierapolis di Frigia (Pamukkale, Denizli, Turchia), in una fase ancora pionieristica dei lavori della Missione Archeologica Italiana. Solo un breve resoconto fece conoscere i risultati preliminari delle indagini che avevano portato allo scavo in estensione del santuario poliadico dell'Apollo Archegetes. La generosa possibilità, concessami da Laura Fabbrini, di studiare il materiale di archivio, costituito da centinaia di fotografie e diapositive, oltre che da accuratissimi appunti di scavo, consente di ricostruire, in modo dettagliato, le scoperte effettuate nell'importante contesto del Santuario di Apollo, di ripercorrere lo sviluppo dei lavori e di ricontestualizzare il rinvenimento di materiali architettonici, epigrafici e scultorei tra i più importanti restituiti dal sito. Lo studio delle immagini fotografiche e dei taccuini ha reso inoltre possibile definire strategie e metodi di quelle ricerche, offrendo un contributo inedito alla ricostruzione della personalità scientifica di Carettoni e Fabbrini, due figure di primo piano dell'archeologia italiana del Novecento.
Le ricerche di Gianfilippo Carettoni e Laura Fabbrini a Hierapolis di Frigia attraverso la documentazione fotografica d'archivio
Tommaso Ismaelli
2017
Abstract
Tra 1962 e 1965 Gianfilippo Carettoni e Laura Fabbrini, all'epoca Soprintendente ed Ispettore della Soprintendenza Archeologica di Roma IV, presero parte alle indagini archeologiche nel sito di Hierapolis di Frigia (Pamukkale, Denizli, Turchia), in una fase ancora pionieristica dei lavori della Missione Archeologica Italiana. Solo un breve resoconto fece conoscere i risultati preliminari delle indagini che avevano portato allo scavo in estensione del santuario poliadico dell'Apollo Archegetes. La generosa possibilità, concessami da Laura Fabbrini, di studiare il materiale di archivio, costituito da centinaia di fotografie e diapositive, oltre che da accuratissimi appunti di scavo, consente di ricostruire, in modo dettagliato, le scoperte effettuate nell'importante contesto del Santuario di Apollo, di ripercorrere lo sviluppo dei lavori e di ricontestualizzare il rinvenimento di materiali architettonici, epigrafici e scultorei tra i più importanti restituiti dal sito. Lo studio delle immagini fotografiche e dei taccuini ha reso inoltre possibile definire strategie e metodi di quelle ricerche, offrendo un contributo inedito alla ricostruzione della personalità scientifica di Carettoni e Fabbrini, due figure di primo piano dell'archeologia italiana del Novecento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


