Negli ultimi decenni la ricerca scientifica nel campo delle Scienze della Terra ha fatto sensibili progressi. Anche se per il momento non è possibile in alcun modo prevedere l'occorrenza di un terremoto, le conoscenze scientifiche permettono di programmare una serie di importanti interventi per mettere in sicurezza dell'edificato. A tale proposito, particolare rilevanza rivestono gli studi di microzonazione sismica e quelli relativi all'individuazione di faglie attive e capaci, quelle cioè che generano i terremoti e sono causa della rottura, anche istantanea, della superficie terrestre. Gli studi di microzonazione sismica e quelli relativi alla presenza in superficie di faglie attive e capaci consentono di conoscere le modificazioni che lo scuotimento sismico può causare in superficie a causa delle condizioni geologiche e geomorfologiche di sito, restituendo informazioni utili per il governo e la pianificazione del territorio, per la progettazione, per la gestione dell'emergenza e per la ricostruzione post-sisma. Questi studi sono poi basilari per mettere in sicurezza gli edifici strategici, quelli cioè che devono resistere anche a terremoti violenti, poiché essenziali nelle fasi post-sisma (caserme, ospedali, prefetture, ecc.). Nel 2015 il CNR e le principali Istituzioni di Ricerca e Università italiane hanno fondato il Centro per la Microzonazione Sismica e le sue applicazioni (CentroMS), coordinato dal CNR DTA attraverso il CNR IGAG, nel solco dell'esperienza maturata nella prevenzione del rischio sismico, costituendo un fronte comune per valorizzare i risultati scientifici perseguiti e continuare le attività intraprese. Il CentroMS, che opera in stretta collaborazione con il Dipartimento di Protezione Civile Nazionale, ha fra i suoi obiettivi quello di fornire supporto scientifico e tecnico ai soggetti istituzionalmente interessati alla Microzonazione sismica e alle sue applicazioni, con particolare riferimento alla pianificazione urbanistica e alle problematiche geologiche, geotecniche e geofisiche connesse all'emergenza sismica. Le ricerche che gli Enti di Ricerca e le Università stanno portando avanti, anche tra molte difficoltà di tipo economico e strutturale, costituiscono dunque uno strumento indispensabile affinché l'Italia possa far partire e mettere in atto in tempi brevi e con modalità più efficaci tutte le azioni tecnico-amministrative volte a rendere il territorio nazionale meno vulnerabile ai prossimi eventi calamitosi, che non siano quindi più causa di tanti lutti e di inestimabili danni al costruito, al patrimonio dei Beni culturali ed all'economia italiana in generale.

Il ruolo della terza missione degli Enti di Ricerca e dell'Università: un esempio concreto dagli studi di microzonazione sismica e sulle faglie attive e capaci, fondamentali per la pianificazione territoriale e la riduzione del rischio.

Messina P
2020

Abstract

Negli ultimi decenni la ricerca scientifica nel campo delle Scienze della Terra ha fatto sensibili progressi. Anche se per il momento non è possibile in alcun modo prevedere l'occorrenza di un terremoto, le conoscenze scientifiche permettono di programmare una serie di importanti interventi per mettere in sicurezza dell'edificato. A tale proposito, particolare rilevanza rivestono gli studi di microzonazione sismica e quelli relativi all'individuazione di faglie attive e capaci, quelle cioè che generano i terremoti e sono causa della rottura, anche istantanea, della superficie terrestre. Gli studi di microzonazione sismica e quelli relativi alla presenza in superficie di faglie attive e capaci consentono di conoscere le modificazioni che lo scuotimento sismico può causare in superficie a causa delle condizioni geologiche e geomorfologiche di sito, restituendo informazioni utili per il governo e la pianificazione del territorio, per la progettazione, per la gestione dell'emergenza e per la ricostruzione post-sisma. Questi studi sono poi basilari per mettere in sicurezza gli edifici strategici, quelli cioè che devono resistere anche a terremoti violenti, poiché essenziali nelle fasi post-sisma (caserme, ospedali, prefetture, ecc.). Nel 2015 il CNR e le principali Istituzioni di Ricerca e Università italiane hanno fondato il Centro per la Microzonazione Sismica e le sue applicazioni (CentroMS), coordinato dal CNR DTA attraverso il CNR IGAG, nel solco dell'esperienza maturata nella prevenzione del rischio sismico, costituendo un fronte comune per valorizzare i risultati scientifici perseguiti e continuare le attività intraprese. Il CentroMS, che opera in stretta collaborazione con il Dipartimento di Protezione Civile Nazionale, ha fra i suoi obiettivi quello di fornire supporto scientifico e tecnico ai soggetti istituzionalmente interessati alla Microzonazione sismica e alle sue applicazioni, con particolare riferimento alla pianificazione urbanistica e alle problematiche geologiche, geotecniche e geofisiche connesse all'emergenza sismica. Le ricerche che gli Enti di Ricerca e le Università stanno portando avanti, anche tra molte difficoltà di tipo economico e strutturale, costituiscono dunque uno strumento indispensabile affinché l'Italia possa far partire e mettere in atto in tempi brevi e con modalità più efficaci tutte le azioni tecnico-amministrative volte a rendere il territorio nazionale meno vulnerabile ai prossimi eventi calamitosi, che non siano quindi più causa di tanti lutti e di inestimabili danni al costruito, al patrimonio dei Beni culturali ed all'economia italiana in generale.
2020
Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria - IGAG
Rischio sismico
faglie attive
microzonazione sismica
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/426068
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