Nel corso delle ricerche archeologiche su Durazzo, l'utilizzo delle fotografie aeree storiche è stato piuttosto limitato, nonostante la città sia coperta da vari voli effettuati tra la prima e la seconda guerra mondiale, conservati in archivi italianii(10). Si tratta di un materiale documentario importante, antecedente le profonde trasformazioni del tessuto urbano avvenute già tra le due guerre e poi, soprattutto, a partire dal secondo dopoguerra (e ancora in corso), che hanno portato la moderna Durrës a estendersi su tutta l'area occupata dall'abitato antico, alterando persino il contesto paesaggistico (linea di costa, laguna, ecc.) in cui esso si inseriva. Queste fotografie aeree (e in parte anche le cartografie che ne sono derivate) costituiscono un archivio di dati interessante per la documentazione di resti antichi non più conservati e per la ricostruzione della topografia antica dell'abitato, se non per le fasi più antiche (coperte, come detto, da spessi interri) almeno per quelle più recenti, in particolare tardo-romane e bizantine, e per certe tipologie di evidenze, come le fortificazioni, di cui consentono di ricostruire settori oggi in gran parte distrutti.
Alcune osservazioni sulla topografia antica di Durazzo alla luce delle riprese aeree storiche
Giuseppe Scardozzi
2015
Abstract
Nel corso delle ricerche archeologiche su Durazzo, l'utilizzo delle fotografie aeree storiche è stato piuttosto limitato, nonostante la città sia coperta da vari voli effettuati tra la prima e la seconda guerra mondiale, conservati in archivi italianii(10). Si tratta di un materiale documentario importante, antecedente le profonde trasformazioni del tessuto urbano avvenute già tra le due guerre e poi, soprattutto, a partire dal secondo dopoguerra (e ancora in corso), che hanno portato la moderna Durrës a estendersi su tutta l'area occupata dall'abitato antico, alterando persino il contesto paesaggistico (linea di costa, laguna, ecc.) in cui esso si inseriva. Queste fotografie aeree (e in parte anche le cartografie che ne sono derivate) costituiscono un archivio di dati interessante per la documentazione di resti antichi non più conservati e per la ricostruzione della topografia antica dell'abitato, se non per le fasi più antiche (coperte, come detto, da spessi interri) almeno per quelle più recenti, in particolare tardo-romane e bizantine, e per certe tipologie di evidenze, come le fortificazioni, di cui consentono di ricostruire settori oggi in gran parte distrutti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.