Un impulso sicuramente rilevante di cui la geografia ha potuto giovarsi immediatamente prima e dopo l' Unificazione è provenuto dall'impegno e dall'interessamento di numerosi studiosi missionari diplomatici scienziati viaggiatori militari che a vario titolo si sono dedicati allo studio di argomenti a carattere sostanzialmente geografico e che hanno avuto legami più o meno solidi con istituzioni geografiche. Cos ì facendo si è creata una rete di sinergie attraverso cui è stato possibile veicolare e diffondere il sapere disciplinare all'elaborazione del quale hanno contribuito geografi e non geografi le cui riflessioni sono rintracciabili in parte nelle corrispondenze nelle relazioni di viaggio nei lavori e negli atti di congressi nelle riviste scientifiche. Passaggio obbligato, dunque, per guardare a come si costruiscono e s'intrecciano le reti attraverso cui si distribuisce e si diffonde la conoscenza geografica anche la ricostruzione dei rapporti personali diplomatici scientifico-culturali che nel corso del tempo si sono dipanati e sono intercorsi tra alcune figure emblematiche della società italiana che hanno goduto di una formazione geogrfica e che non necessariamente hanno fatto parte delle istituzioni accademiche. Su tali presupposti s'intende descrivere e analizzare il filo rosso attorno al quale si svolge il racconto geografico della Birmania e dell' Asia sud-orientale durante gli ultimi decenni dell'Ottocento che lega i suoi interpreti i quali hanno fatto emergere diversi nuclei problematici chiave riconducibili a una geografia al passo con i tempi.
I non geografi e la geografia. La Birmania di Paolo Abbona, Cristoforo Negri e dei viaggiatori italiani di fine Ottocento
Luisa Spagnoli;
2019
Abstract
Un impulso sicuramente rilevante di cui la geografia ha potuto giovarsi immediatamente prima e dopo l' Unificazione è provenuto dall'impegno e dall'interessamento di numerosi studiosi missionari diplomatici scienziati viaggiatori militari che a vario titolo si sono dedicati allo studio di argomenti a carattere sostanzialmente geografico e che hanno avuto legami più o meno solidi con istituzioni geografiche. Cos ì facendo si è creata una rete di sinergie attraverso cui è stato possibile veicolare e diffondere il sapere disciplinare all'elaborazione del quale hanno contribuito geografi e non geografi le cui riflessioni sono rintracciabili in parte nelle corrispondenze nelle relazioni di viaggio nei lavori e negli atti di congressi nelle riviste scientifiche. Passaggio obbligato, dunque, per guardare a come si costruiscono e s'intrecciano le reti attraverso cui si distribuisce e si diffonde la conoscenza geografica anche la ricostruzione dei rapporti personali diplomatici scientifico-culturali che nel corso del tempo si sono dipanati e sono intercorsi tra alcune figure emblematiche della società italiana che hanno goduto di una formazione geogrfica e che non necessariamente hanno fatto parte delle istituzioni accademiche. Su tali presupposti s'intende descrivere e analizzare il filo rosso attorno al quale si svolge il racconto geografico della Birmania e dell' Asia sud-orientale durante gli ultimi decenni dell'Ottocento che lega i suoi interpreti i quali hanno fatto emergere diversi nuclei problematici chiave riconducibili a una geografia al passo con i tempi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.