A fronte delle trasformazioni che dal secondo dopoguerra hanno investito i sistemi urbani e me- tropolitani a scala nazionale e internazionale, sembra oggi emergere una nuova attenzione per la qua- lità dei territori rurali e per il ruolo dell agricoltura nella cura dei luoghi L interesse per una gestione sostenibile dei contesti territoriali si manifesta certamente a livello scientifico, ma anche politico e, so- prattutto, nei termini di un coinvolgimento sempre più attivo della società civile. Tali tendenze si con- cretizzano in una diffusa domanda di superamento del modello produttivista, che ha interessato l agricoltura e i suoi modi di produrre nel secondo Novecento e nell acquisizione di un innovativo approccio di tipo paesaggistico: il paesaggio inteso come esito consapevole dei processi di produzione culturale e sociale consente di re-interpretare la relazione tra città e campagna e, al tempo stesso, di riscoprire nell agricoltura una via per la valorizzazione degli spazi urbani rurali e periurbani La nuova centralità del paesaggio implica l idea di un agricoltura che produca beni food, feed, fibers), ma anche servizi sociali, culturali, didattici, ricreativi, ecologici, turistici, energetici, etc. Un agricoltura che mette in campo significative strategie di multifunzionalità per produrre beni e ser- vizi localizzati, e, quindi, non esportabili e non riproducibili in altri contesti, con caratteristiche di mercato alcuni, e di non commerciabilità altri (il paesaggio, la qualità delle acque, la biodiversità, la cultura). In altre parole, la conservazione dinamica dei paesaggi rurali caratterizzati dall'impiego di tecniche agronomiche tradizionali e da una ricca eredità culturale, può essere praticata attra- verso il recupero di un modello di agricoltura capace di guardare sì alla tradizione, ma al tempo stesso di puntare su uno sviluppo rurale innovativo. La nuova reciprocità paesaggio-agricoltura si fonda sulla necessità di assecondare la vocazione dei territori e preservare la qualità dei loro paesaggi, facendo leva su una rinnovata figura di agricoltore e su inediti dialoghi fra i vari soggetti impegnati a titolo diverso nelle attività agricole Quello che og- gi viene considerato come territorio rurale è infatti il risultato dell interazione nel tempo di una mol- teplicità di attori e dinamiche: il ruolo delle istituzioni, formali e informali, le performance degli agenti economici e sociali e gli impatti che essi hanno causato in base alla loro partecipazione. Questi temi trovano una particolare rilevanza laddove il paesaggio rurale manifesta un evidente impronta storica diventando così portatore sia di valori che si richiamano all identità alla sostenibili- tà alla qualità produttiva ed estetica sia di contraddizioni dettate dall articolata dialettica tra agrico- lo e rurale tra dimensione fisico-processuale e dimensione immateriale dei concetti di paesaggio e patrimonio, tra istanze di conservazione e pressioni trasformative. Se nel dibattito internazionale esi- ste un certo accordo sul fatto che i paesaggi rurali ereditati dal passato sono parte essenziale del pa- trimonio culturale europeo. Al di là di questa generica convergenza, le diverse espressioni impiegate. in letteratura (rural heritage, cultural landscapes, historical rural landscapes, landscapes of the past, traditional landscapes, living rural heritage etc.) sono la spia della complessità di temi e approcci che si celano dietro la loro definizione e ricognizione, anche alla luce del dibattito sul paesaggio come elemento identita- rio per le popolazioni avviato attorno alla Convenzione Europea del Paesaggio (2000) e alla recente istitu- zione in Italia (2012) del Registro Nazionale dei Paesaggi rurali storici da parte del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. La dimensione applicativa svela la presenza di numerosi nodi irrisolti, in cui si intrecciano i temi dell identificazione, della conservazione e della valorizzazione con quelli della produzione di reddito agricolo e della sensibilizzazione degli attori e delle popolazioni.
NUOVI MODELLI DI AGRICOLTURA PER NUOVI PAESAGGI RURALI. DAL PARADIGMA PRODUTTIVISTA ALLA MULTIFUNZIONALITÀ
2019
Abstract
A fronte delle trasformazioni che dal secondo dopoguerra hanno investito i sistemi urbani e me- tropolitani a scala nazionale e internazionale, sembra oggi emergere una nuova attenzione per la qua- lità dei territori rurali e per il ruolo dell agricoltura nella cura dei luoghi L interesse per una gestione sostenibile dei contesti territoriali si manifesta certamente a livello scientifico, ma anche politico e, so- prattutto, nei termini di un coinvolgimento sempre più attivo della società civile. Tali tendenze si con- cretizzano in una diffusa domanda di superamento del modello produttivista, che ha interessato l agricoltura e i suoi modi di produrre nel secondo Novecento e nell acquisizione di un innovativo approccio di tipo paesaggistico: il paesaggio inteso come esito consapevole dei processi di produzione culturale e sociale consente di re-interpretare la relazione tra città e campagna e, al tempo stesso, di riscoprire nell agricoltura una via per la valorizzazione degli spazi urbani rurali e periurbani La nuova centralità del paesaggio implica l idea di un agricoltura che produca beni food, feed, fibers), ma anche servizi sociali, culturali, didattici, ricreativi, ecologici, turistici, energetici, etc. Un agricoltura che mette in campo significative strategie di multifunzionalità per produrre beni e ser- vizi localizzati, e, quindi, non esportabili e non riproducibili in altri contesti, con caratteristiche di mercato alcuni, e di non commerciabilità altri (il paesaggio, la qualità delle acque, la biodiversità, la cultura). In altre parole, la conservazione dinamica dei paesaggi rurali caratterizzati dall'impiego di tecniche agronomiche tradizionali e da una ricca eredità culturale, può essere praticata attra- verso il recupero di un modello di agricoltura capace di guardare sì alla tradizione, ma al tempo stesso di puntare su uno sviluppo rurale innovativo. La nuova reciprocità paesaggio-agricoltura si fonda sulla necessità di assecondare la vocazione dei territori e preservare la qualità dei loro paesaggi, facendo leva su una rinnovata figura di agricoltore e su inediti dialoghi fra i vari soggetti impegnati a titolo diverso nelle attività agricole Quello che og- gi viene considerato come territorio rurale è infatti il risultato dell interazione nel tempo di una mol- teplicità di attori e dinamiche: il ruolo delle istituzioni, formali e informali, le performance degli agenti economici e sociali e gli impatti che essi hanno causato in base alla loro partecipazione. Questi temi trovano una particolare rilevanza laddove il paesaggio rurale manifesta un evidente impronta storica diventando così portatore sia di valori che si richiamano all identità alla sostenibili- tà alla qualità produttiva ed estetica sia di contraddizioni dettate dall articolata dialettica tra agrico- lo e rurale tra dimensione fisico-processuale e dimensione immateriale dei concetti di paesaggio e patrimonio, tra istanze di conservazione e pressioni trasformative. Se nel dibattito internazionale esi- ste un certo accordo sul fatto che i paesaggi rurali ereditati dal passato sono parte essenziale del pa- trimonio culturale europeo. Al di là di questa generica convergenza, le diverse espressioni impiegate. in letteratura (rural heritage, cultural landscapes, historical rural landscapes, landscapes of the past, traditional landscapes, living rural heritage etc.) sono la spia della complessità di temi e approcci che si celano dietro la loro definizione e ricognizione, anche alla luce del dibattito sul paesaggio come elemento identita- rio per le popolazioni avviato attorno alla Convenzione Europea del Paesaggio (2000) e alla recente istitu- zione in Italia (2012) del Registro Nazionale dei Paesaggi rurali storici da parte del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. La dimensione applicativa svela la presenza di numerosi nodi irrisolti, in cui si intrecciano i temi dell identificazione, della conservazione e della valorizzazione con quelli della produzione di reddito agricolo e della sensibilizzazione degli attori e delle popolazioni.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.