La trattazione del sogno da parte di Aristotele è spesso apparsa discontinua agli interpreti, per via del fatto che l'analisi si adegua a contesti concettuali differenti. In alcuni testi superstiti dell'Eudemo e del trattato Sulla filosofia, ad esempio, Aristotele contempla la possibilità che il sogno sia un messaggio degli dèi; all'epoca dei Parva naturalia, scritti verosimilmente in età posteriore rispetto all'Eudemo e al trattato Sulla filosofia, Aristotele esclude che il sogno sia mandato dagli dèi, pur ammettendo la possibilità della divinazione onirica.

Il sogno nei Parva Naturalia

Francesca Alesse
2020-01-01

Abstract

La trattazione del sogno da parte di Aristotele è spesso apparsa discontinua agli interpreti, per via del fatto che l'analisi si adegua a contesti concettuali differenti. In alcuni testi superstiti dell'Eudemo e del trattato Sulla filosofia, ad esempio, Aristotele contempla la possibilità che il sogno sia un messaggio degli dèi; all'epoca dei Parva naturalia, scritti verosimilmente in età posteriore rispetto all'Eudemo e al trattato Sulla filosofia, Aristotele esclude che il sogno sia mandato dagli dèi, pur ammettendo la possibilità della divinazione onirica.
2020
978-88-97828-14-3
Aristotele
sonno
sogno
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/427372
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