Lo sviluppo e la crescita della vite, la maturazione dell'uva e gli attributi sensoriali del vino sono fortemente influenzati dall'ambiente fisico in cui la pianta è coltivata. In viticoltura, le interazioni tra l'ambiente fisico e la pianta di vite sono riferite come "effetto terroir". Secondo una definizione proposta dalla International Organisation of Vine and Wine "il terroir viticolo rappresenta un concetto riferito ad un'area nella quale si sviluppa un sapere collettivo delle interazioni tra ambiente fisico, ambiente biologico e pratiche vitivinicole, che conferiscono le caratteristiche distintive ai prodotti provenienti da quest'area. Il terroir include le caratteristiche specifiche del suolo, della topografia, del paesaggio e della biodiversità". Il concetto di terroir integra due gruppi di fattori fondamentali, quelli naturali (clima, suolo, roccia, morfologia) e quelli umani, che ne assicurano collettivamente la valorizzazione, attraverso la produzione. I fattori naturali rappresentano gli elementi più stabili della catena, alla scala umana; per contro, le condizioni climatiche dell'annata ("millesimo"), il materiale vegetale ed i fattori d'intervento umano rappresentano gli elementi variabili della stessa catena, in quanto possono subire profondi cambiamenti nel corso del tempo. I fattori naturali del terroir, sebbene relativamente stabili nel tempo, variano nello spazio. Una determinata area viticola corrisponde ad un territorio nel quale si esprime una variabilità più o meno grande di questi fattori che influenzano le performances vegeto-produttive della pianta e, quindi, le caratteristiche sensoriali del vino, determinando l'esigenza di modificare le pratiche agronomiche ed enologiche. Pertanto, la conoscenza della variabilità dei fattori naturali del terroir di un'area viticola diventa un elemento essenziale per ottimizzarne l'uso, al fine di migliorare la qualità dei vini, esaltarne la tipicità ed autenticarne l'origine. In un'ottica di viticoltura di terroir, il primo obiettivo pratico da perseguire è la suddivisione (zonazione) del territorio viticolo in ambiti omogenei (di gestione e di produzione) dal punto di vista dei fattori naturali del terroir. L'effetto del terroir può essere considerato a diverse scale: regionale, intra- regionale (o di distretto) e aziendale. A seconda della scala analizzata, la gerarchia dell'effetto dei fattori del terroir può variare. A scala regionale, o ancor più alla scala di un intero Paese, il macroclima è probabilmente il fattore dominante; a scala intra-regionale, o di distretto e scala comunale, gli effetti della geologia, della geomorfologia e del topo-clima possono essere considerati i fattori determinanti nella crescita e sviluppo della vite e nella composizione dell'uva. La variabilità a scala di tenuta può essere correlata a una variazione nei tipi e nella profondità dei suoli. Pertanto, nello studio dei terroir, il problema della scala è un aspetto molto importante da affrontare. Il Volume, dopo un inquadramento generale dell'area di studio, illustra la variabilità spaziale della superficie vitata di Castel Campagnano e concentra l'attenzione sugli aspetti climatici generali del territorio comunale di Castel Campagnano, per poi valutare le relazioni tra alcuni parametri climatici influenti sulla fisiologia e sulla produzione della vite e la morfometria del predetto territorio. Sulla base di tali relazioni sono state prodotte le Carte della distribuzione spaziale dei parametri climatici. Dall'analisi morfometrica, sono state invece prodotte una serie di Carte di parametri morfometrici influenti sullo sviluppo della vite, sulla maturazione dell'uva e sugli attributi sensoriali del vino, oltre che sulla gestione agrotecnica e ambientale dei vigneti e, più in generale, dell'intero territorio comunale. Le carte morfometriche, combinate con lo studio e la cartografia della litologia dominante e della fisiografia, hanno consentito di produrre una prima Carta delle Unità di Paesaggio del territorio di Castel Campagnano, assimilabili ad Unità di terroir naturali. Infine, la Carta delle Unità di terroir Naturali, incrociata con la Carta della superficie vitata, ha consentito di relazionare i vigneti attuali alle variabili analizzate dell'ambiente fisico in cui gli stessi vigneti ricadono e formulare ipotesi sulle potenziali performance della vite.

I Terroir Viticoli di Castel Campagnano

NATALIA LEONE;VALERIA ANCONA;
2020

Abstract

Lo sviluppo e la crescita della vite, la maturazione dell'uva e gli attributi sensoriali del vino sono fortemente influenzati dall'ambiente fisico in cui la pianta è coltivata. In viticoltura, le interazioni tra l'ambiente fisico e la pianta di vite sono riferite come "effetto terroir". Secondo una definizione proposta dalla International Organisation of Vine and Wine "il terroir viticolo rappresenta un concetto riferito ad un'area nella quale si sviluppa un sapere collettivo delle interazioni tra ambiente fisico, ambiente biologico e pratiche vitivinicole, che conferiscono le caratteristiche distintive ai prodotti provenienti da quest'area. Il terroir include le caratteristiche specifiche del suolo, della topografia, del paesaggio e della biodiversità". Il concetto di terroir integra due gruppi di fattori fondamentali, quelli naturali (clima, suolo, roccia, morfologia) e quelli umani, che ne assicurano collettivamente la valorizzazione, attraverso la produzione. I fattori naturali rappresentano gli elementi più stabili della catena, alla scala umana; per contro, le condizioni climatiche dell'annata ("millesimo"), il materiale vegetale ed i fattori d'intervento umano rappresentano gli elementi variabili della stessa catena, in quanto possono subire profondi cambiamenti nel corso del tempo. I fattori naturali del terroir, sebbene relativamente stabili nel tempo, variano nello spazio. Una determinata area viticola corrisponde ad un territorio nel quale si esprime una variabilità più o meno grande di questi fattori che influenzano le performances vegeto-produttive della pianta e, quindi, le caratteristiche sensoriali del vino, determinando l'esigenza di modificare le pratiche agronomiche ed enologiche. Pertanto, la conoscenza della variabilità dei fattori naturali del terroir di un'area viticola diventa un elemento essenziale per ottimizzarne l'uso, al fine di migliorare la qualità dei vini, esaltarne la tipicità ed autenticarne l'origine. In un'ottica di viticoltura di terroir, il primo obiettivo pratico da perseguire è la suddivisione (zonazione) del territorio viticolo in ambiti omogenei (di gestione e di produzione) dal punto di vista dei fattori naturali del terroir. L'effetto del terroir può essere considerato a diverse scale: regionale, intra- regionale (o di distretto) e aziendale. A seconda della scala analizzata, la gerarchia dell'effetto dei fattori del terroir può variare. A scala regionale, o ancor più alla scala di un intero Paese, il macroclima è probabilmente il fattore dominante; a scala intra-regionale, o di distretto e scala comunale, gli effetti della geologia, della geomorfologia e del topo-clima possono essere considerati i fattori determinanti nella crescita e sviluppo della vite e nella composizione dell'uva. La variabilità a scala di tenuta può essere correlata a una variazione nei tipi e nella profondità dei suoli. Pertanto, nello studio dei terroir, il problema della scala è un aspetto molto importante da affrontare. Il Volume, dopo un inquadramento generale dell'area di studio, illustra la variabilità spaziale della superficie vitata di Castel Campagnano e concentra l'attenzione sugli aspetti climatici generali del territorio comunale di Castel Campagnano, per poi valutare le relazioni tra alcuni parametri climatici influenti sulla fisiologia e sulla produzione della vite e la morfometria del predetto territorio. Sulla base di tali relazioni sono state prodotte le Carte della distribuzione spaziale dei parametri climatici. Dall'analisi morfometrica, sono state invece prodotte una serie di Carte di parametri morfometrici influenti sullo sviluppo della vite, sulla maturazione dell'uva e sugli attributi sensoriali del vino, oltre che sulla gestione agrotecnica e ambientale dei vigneti e, più in generale, dell'intero territorio comunale. Le carte morfometriche, combinate con lo studio e la cartografia della litologia dominante e della fisiografia, hanno consentito di produrre una prima Carta delle Unità di Paesaggio del territorio di Castel Campagnano, assimilabili ad Unità di terroir naturali. Infine, la Carta delle Unità di terroir Naturali, incrociata con la Carta della superficie vitata, ha consentito di relazionare i vigneti attuali alle variabili analizzate dell'ambiente fisico in cui gli stessi vigneti ricadono e formulare ipotesi sulle potenziali performance della vite.
2020
Istituto di Ricerca Sulle Acque - IRSA
Istituto per i Sistemi Agricoli e Forestali del Mediterraneo - ISAFOM
978-88-8431-781-0
terroir
viticoltura
paesaggio
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/428276
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