L'impatto delle attività culturali nell'ultimo decennio è stato riconosciuto come una delle determinanti che creano benessere nella comunità locale e generano sviluppo economico (KEA, 2009), anche, ma non solo, in funzione del mercato turistico che contribuiscono a sostenere (Richards, 2014). In una prospettiva post-pandemica, diversi elementi costitutivi di queste attività (Lescure, 2013) ne lasciano presagire un ruolo chiave nello stimolo della crescita e nella costruzione di comunità "intelligenti" e resilienti (Polivka, 2015). In alcune città le attività culturali sono molto significative (Scott, 2000) e connotano la "città creativa", luogo con elevata concentrazione di capitale umano che rappresenta la "creative class" (Florida, 2002). Il caso di studio riguarda Torino, che da città operaia, con monocultura industriale, si è nel tempo evoluta verso una diversificazione economica, che vede anche una certa presenza di imprese culturali e creative, con professional della cultura che sono al servizio sia del comparto industriale, sia del fabbisogno culturale dei cittadini e dei turisti. Il nostro contributo elabora il database sulle imprese italiane creato presso Ircres-Cnr, da cui si estraggono le imprese culturali e creative sulla base della metodologia già individuata nella letteratura (Santagata, 2009; Santagata e Bertacchini 2012, Della Lucia e Segre, 2018), per ottenere la fotografia al 2018 della loro distribuzione settoriale, dimensionale e territoriale, nonché la dinamica di tale distribuzione nel corso del tempo (2008-2018). Quest'ultima consente di evidenziare l'impatto della crisi economica del 2008 sul settore, i processi di concentrazione economica (dimensione delle imprese) e geografica (localizzazione nei quartieri), i fattori di attrazione spaziale delle imprese (musei, teatri, enti pubblici, grandi imprese private, ecc.). I dati vengono esaminati alla luce dell'evoluzione avvenuta nei quartieri torinesi, che sono stati variamente oggetto di processi di deindustrializzazione, riqualificazione urbana, immigrazione e gentrificazione. Si individua anche il rapporto esistente tra "ciclo di vita" dei quartieri e caratteristiche delle imprese culturali ivi presenti, al fine di evidenziare eventuali specificità legate alla connotazione sociale, economica e demografica dei quartieri cittadini, e offrire primi spunti di riflessione su come esse potranno riposizionarsi nella nuova economia urbana che emergerà in seguito all'esperienza della pandemia.

Quartieri creativi nelle città? Le imprese culturali e creative a Torino.

Lisa Sella;Giampaolo Vitali
2021

Abstract

L'impatto delle attività culturali nell'ultimo decennio è stato riconosciuto come una delle determinanti che creano benessere nella comunità locale e generano sviluppo economico (KEA, 2009), anche, ma non solo, in funzione del mercato turistico che contribuiscono a sostenere (Richards, 2014). In una prospettiva post-pandemica, diversi elementi costitutivi di queste attività (Lescure, 2013) ne lasciano presagire un ruolo chiave nello stimolo della crescita e nella costruzione di comunità "intelligenti" e resilienti (Polivka, 2015). In alcune città le attività culturali sono molto significative (Scott, 2000) e connotano la "città creativa", luogo con elevata concentrazione di capitale umano che rappresenta la "creative class" (Florida, 2002). Il caso di studio riguarda Torino, che da città operaia, con monocultura industriale, si è nel tempo evoluta verso una diversificazione economica, che vede anche una certa presenza di imprese culturali e creative, con professional della cultura che sono al servizio sia del comparto industriale, sia del fabbisogno culturale dei cittadini e dei turisti. Il nostro contributo elabora il database sulle imprese italiane creato presso Ircres-Cnr, da cui si estraggono le imprese culturali e creative sulla base della metodologia già individuata nella letteratura (Santagata, 2009; Santagata e Bertacchini 2012, Della Lucia e Segre, 2018), per ottenere la fotografia al 2018 della loro distribuzione settoriale, dimensionale e territoriale, nonché la dinamica di tale distribuzione nel corso del tempo (2008-2018). Quest'ultima consente di evidenziare l'impatto della crisi economica del 2008 sul settore, i processi di concentrazione economica (dimensione delle imprese) e geografica (localizzazione nei quartieri), i fattori di attrazione spaziale delle imprese (musei, teatri, enti pubblici, grandi imprese private, ecc.). I dati vengono esaminati alla luce dell'evoluzione avvenuta nei quartieri torinesi, che sono stati variamente oggetto di processi di deindustrializzazione, riqualificazione urbana, immigrazione e gentrificazione. Si individua anche il rapporto esistente tra "ciclo di vita" dei quartieri e caratteristiche delle imprese culturali ivi presenti, al fine di evidenziare eventuali specificità legate alla connotazione sociale, economica e demografica dei quartieri cittadini, e offrire primi spunti di riflessione su come esse potranno riposizionarsi nella nuova economia urbana che emergerà in seguito all'esperienza della pandemia.
2021
Istituto di Ricerca sulla Crescita Economica Sostenibile - IRCrES
INDUSTRIA CREATIVE
torino
sviluppo locale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/429827
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