Ormai da tempo la tematica della qualità della legislazione e della valutazione delle politiche legislative interessa l'esercizio del potere legislativo all'interno della Repubblica e, pertanto, riguarda anche le Regioni e le Province autonome, alle quali le norme costituzionali attribuiscono plurime competenze di normazione primaria. L'atto da prendere come punto di riferimento - in quanto delinea la cornice del tema qui trattato - rimane l'Accordo adottato dalla Conferenza Stato-Regioni il 27 marzo 2007 in materia di semplificazione e miglioramento della qualità della regolamentazione. A ciò ha fatto seguito una significativa attività normativa delle Regioni, le quali hanno prodotto regole tecniche in merito - negli Statuti, nei Regolamenti interni dei Consigli regionali, in apposite leggi, di riordino di settori o riguardanti specifiche materie - sulle attività di analisi da svolgersi nelle diverse fasi in cui si snoda l'iter di formazione delle leggi e sulle valutazioni da compiere una volta entrato in vigore l'atto normativo onde valutarne le ricadute e l'efficacia applicative. Dal punto di vista concreto, le clausole valutative (nonché le relative relazioni di ritorno) e le note informative sulle politiche legislative regionali costituiscono i principali strumenti a disposizione per cogliere il grado di attenzione che le singole Regioni rivolgono alla valutazione della qualità della legislazione e delle politiche legislative regionali, deducibile dunque anche dalla più o meno frequente ricorrenza delle medesime.
Gli strumenti per la valutazione delle politiche legislative regionali
Paolo Colasante
2021
Abstract
Ormai da tempo la tematica della qualità della legislazione e della valutazione delle politiche legislative interessa l'esercizio del potere legislativo all'interno della Repubblica e, pertanto, riguarda anche le Regioni e le Province autonome, alle quali le norme costituzionali attribuiscono plurime competenze di normazione primaria. L'atto da prendere come punto di riferimento - in quanto delinea la cornice del tema qui trattato - rimane l'Accordo adottato dalla Conferenza Stato-Regioni il 27 marzo 2007 in materia di semplificazione e miglioramento della qualità della regolamentazione. A ciò ha fatto seguito una significativa attività normativa delle Regioni, le quali hanno prodotto regole tecniche in merito - negli Statuti, nei Regolamenti interni dei Consigli regionali, in apposite leggi, di riordino di settori o riguardanti specifiche materie - sulle attività di analisi da svolgersi nelle diverse fasi in cui si snoda l'iter di formazione delle leggi e sulle valutazioni da compiere una volta entrato in vigore l'atto normativo onde valutarne le ricadute e l'efficacia applicative. Dal punto di vista concreto, le clausole valutative (nonché le relative relazioni di ritorno) e le note informative sulle politiche legislative regionali costituiscono i principali strumenti a disposizione per cogliere il grado di attenzione che le singole Regioni rivolgono alla valutazione della qualità della legislazione e delle politiche legislative regionali, deducibile dunque anche dalla più o meno frequente ricorrenza delle medesime.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.