L'intento di questo studio è analizzare una coppia di kylikes a vernice nera sovradipinta attribuite al Gruppo Sokra da J.D. Beazley. La prima, conservata al British Museum di Londra, fu acquistata nel 1842 dall'antiquario romano Giuseppe Baseggio (o Basseggio) tramite Spencer Joshua Alwyne Compton, marchese di Northampton. La seconda, conservata presso l'Antikenmuseum dell'Università di Lipsia, secondo Beazley, proviene "da Roma". La decorazione esterna delle due kylikes non pone alcun problema interpretativo in quanto si inserisce facilmente nella tipologia standard della più antica produzione delle kylikes del Gruppo Sokra. La decorazione interna, viceversa, sebbene mostri un cavallo alato (Pegaso?) come su molte altre kylikes del Gruppo, suscita un certo interesse: al di sotto del cavallo alato si trova un busto maschile che, secondo la mitologia tradizionale, dovrebbe essere quello della Gorgone Medusa. Questa peculiare iconografia viene analizzata in relazione alle interferenze iconografiche con la pittura parietale funeraria etrusca, in primis con la figura di Charun.
Relazioni tra pittura parietale e pittura vascolare. Un caso di contaminazione tra Charun e Medusa?
Ambrosini L
2022
Abstract
L'intento di questo studio è analizzare una coppia di kylikes a vernice nera sovradipinta attribuite al Gruppo Sokra da J.D. Beazley. La prima, conservata al British Museum di Londra, fu acquistata nel 1842 dall'antiquario romano Giuseppe Baseggio (o Basseggio) tramite Spencer Joshua Alwyne Compton, marchese di Northampton. La seconda, conservata presso l'Antikenmuseum dell'Università di Lipsia, secondo Beazley, proviene "da Roma". La decorazione esterna delle due kylikes non pone alcun problema interpretativo in quanto si inserisce facilmente nella tipologia standard della più antica produzione delle kylikes del Gruppo Sokra. La decorazione interna, viceversa, sebbene mostri un cavallo alato (Pegaso?) come su molte altre kylikes del Gruppo, suscita un certo interesse: al di sotto del cavallo alato si trova un busto maschile che, secondo la mitologia tradizionale, dovrebbe essere quello della Gorgone Medusa. Questa peculiare iconografia viene analizzata in relazione alle interferenze iconografiche con la pittura parietale funeraria etrusca, in primis con la figura di Charun.File | Dimensione | Formato | |
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