The Maierato Landslide (Calabria, South Italy) of february 2010: geomorphological characteristics and evolution. The landslide triggered on February 15, 2010, by intense and long-lasting rainfalls, occurred on the left slope of the Scotrapiti torrent, close to Maierato city, Calabria, South Italy. The landslide involved Upper Miocene to Pleistocene sedimentary terranes consisting of (bottom to top) marine clay, evaporitic chalk with clay seams, silty clay, silt, and continental sand and conglomerate. The landslide destroyed a few not inhabited country houses, several hundred meters of main roads, and ca 25 ha of olive grooves and cultivated land. It formed a small lake by damming the Scotrapiti torrent. The movement is a complex one, consisting of compound earth slide and earth fl ow. The overall length is ca 1,4 km; width ca 500 m; the volume ca 5.106 m3. Geological and geomorphologic fi eld studies, aerial photos interpretation and fi lm shots taken during the paroxysmal phase of the event, allowed us to reconstruct the geometry and dynamics of the landslide. The movement consisted in the reactivation and partial retrogressive extension of an old phenomenon. Geological setting and tectonics played a key role in the peculiar dynamics of the landslide, in which a widespread liquefaction of buried chalk developed dramatically, causing the movement of rafted units of clay and silt at a rate of ca 5 m.s-1 and the formation of extrusion cones and lobes of chalk among units and along the landslide fl anks.

Il fenomeno franoso attivatosi il 15 febbraio 2010 sul versante sinistro del torrente Scotrapiti nei pressi dell'abitato di Maierato (Calabria meridionale) in seguito ad un prolungato periodo di precipitazioni, ha interessato terreni mio-plio-quaternari rappresentati da calcari evaporitici del Miocene superiore, da argille, argille siltose e silt del Pliocene inf.-medio e da depositi continentali del Pleistocene. La frana ha coinvolto e distrutto alcune costruzioni rurali non adibite ad uso abitativo, due tratti della strada provinciale che attraversa l'area, ha provocato lo sbarramento del torrente Scotrapiti e la successiva formazione di un lago di sbarramento. Da un punto di vista tipologico, il fenomeno franoso è classifi cabile come uno scorrimento composto sviluppatosi in colata; la lunghezza totale del fenomeno è stimabile in circa 1,4 km, mentre il volume di materiale mobilizzato è stato stimato in circa 5 milioni di m3. Indagini geologiche e geomorfologiche, effettuate subito dopo l'evento, insieme alla disponibilità di un fi lmato e di dati da foto aeree hanno permesso di ricostruire la geometria ed il meccanismo di evoluzione del fenomeno franoso. La frana può essere considerata una riattivazione di un fenomeno franoso preesistente le cui cause predisponenti possono essere ricondotte al particolare assetto geologico-geomorfologico ed alle abbondanti piogge che hanno caratterizzato l'area nei mesi precedenti l'innesco. L'evoluzione rapida del fenomeno durante la fase parossistica (stimato in 4-5 m/s) è da imputare al comportamento meccanico che ha assunto, a seguito del movimento, il calcare evaporitico.

La frana di Maierato (Calabria, Italia meridionale) del febbraio 2010: caratteristiche geomorfologiche ed evoluzione

Antronico L;Borrelli L;
2010

Abstract

The Maierato Landslide (Calabria, South Italy) of february 2010: geomorphological characteristics and evolution. The landslide triggered on February 15, 2010, by intense and long-lasting rainfalls, occurred on the left slope of the Scotrapiti torrent, close to Maierato city, Calabria, South Italy. The landslide involved Upper Miocene to Pleistocene sedimentary terranes consisting of (bottom to top) marine clay, evaporitic chalk with clay seams, silty clay, silt, and continental sand and conglomerate. The landslide destroyed a few not inhabited country houses, several hundred meters of main roads, and ca 25 ha of olive grooves and cultivated land. It formed a small lake by damming the Scotrapiti torrent. The movement is a complex one, consisting of compound earth slide and earth fl ow. The overall length is ca 1,4 km; width ca 500 m; the volume ca 5.106 m3. Geological and geomorphologic fi eld studies, aerial photos interpretation and fi lm shots taken during the paroxysmal phase of the event, allowed us to reconstruct the geometry and dynamics of the landslide. The movement consisted in the reactivation and partial retrogressive extension of an old phenomenon. Geological setting and tectonics played a key role in the peculiar dynamics of the landslide, in which a widespread liquefaction of buried chalk developed dramatically, causing the movement of rafted units of clay and silt at a rate of ca 5 m.s-1 and the formation of extrusion cones and lobes of chalk among units and along the landslide fl anks.
2010
Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica - IRPI
Il fenomeno franoso attivatosi il 15 febbraio 2010 sul versante sinistro del torrente Scotrapiti nei pressi dell'abitato di Maierato (Calabria meridionale) in seguito ad un prolungato periodo di precipitazioni, ha interessato terreni mio-plio-quaternari rappresentati da calcari evaporitici del Miocene superiore, da argille, argille siltose e silt del Pliocene inf.-medio e da depositi continentali del Pleistocene. La frana ha coinvolto e distrutto alcune costruzioni rurali non adibite ad uso abitativo, due tratti della strada provinciale che attraversa l'area, ha provocato lo sbarramento del torrente Scotrapiti e la successiva formazione di un lago di sbarramento. Da un punto di vista tipologico, il fenomeno franoso è classifi cabile come uno scorrimento composto sviluppatosi in colata; la lunghezza totale del fenomeno è stimabile in circa 1,4 km, mentre il volume di materiale mobilizzato è stato stimato in circa 5 milioni di m3. Indagini geologiche e geomorfologiche, effettuate subito dopo l'evento, insieme alla disponibilità di un fi lmato e di dati da foto aeree hanno permesso di ricostruire la geometria ed il meccanismo di evoluzione del fenomeno franoso. La frana può essere considerata una riattivazione di un fenomeno franoso preesistente le cui cause predisponenti possono essere ricondotte al particolare assetto geologico-geomorfologico ed alle abbondanti piogge che hanno caratterizzato l'area nei mesi precedenti l'innesco. L'evoluzione rapida del fenomeno durante la fase parossistica (stimato in 4-5 m/s) è da imputare al comportamento meccanico che ha assunto, a seguito del movimento, il calcare evaporitico.
Calabria
frana
calcare evaporitico
scorrimento-colata
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
prod_67086-doc_23798.pdf

solo utenti autorizzati

Descrizione: Articolo pubblicato
Dimensione 3.15 MB
Formato Adobe PDF
3.15 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/435322
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact