Nell'articolo viene presentato un nucleo di materiali inediti di provenienza ceretana, interpretabili come scarico di fonderia. Vengono illustrate le principali tipologie documentate (crogioli, bocche di mantice, mantelli refrattari esterni, anime interne di fusione) e si ricostruiscono le modalità di funzionamento dell'officina, che viene messa in relazione con il cantiere realizzato per la fabbricazione di un tempio. Alla luce dei dati presentati, viene affrontato il problema della produzione bronzistica ceretana, adombrata da un frammento dello scrittore ellenistico Riano conservatoci nell'opera di Stefano di Bisanzio.

Agyllios Chalkos

BELLELLI V
2005

Abstract

Nell'articolo viene presentato un nucleo di materiali inediti di provenienza ceretana, interpretabili come scarico di fonderia. Vengono illustrate le principali tipologie documentate (crogioli, bocche di mantice, mantelli refrattari esterni, anime interne di fusione) e si ricostruiscono le modalità di funzionamento dell'officina, che viene messa in relazione con il cantiere realizzato per la fabbricazione di un tempio. Alla luce dei dati presentati, viene affrontato il problema della produzione bronzistica ceretana, adombrata da un frammento dello scrittore ellenistico Riano conservatoci nell'opera di Stefano di Bisanzio.
2005
Istituto di Studi sul Mediterraneo Antico - ISMA - Sede Montelibretti
Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale - ISPC
88-8147-376-3
bronzo
cerveteri
fonderia
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/436752
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