Il COVID-19 e l'attuale stato di guerra in Europa delineano i contorni per un futuro molto incerto sia per il nostro Paese sia a livello globale. Si impongono oggi notevoli ed urgenti cambiamenti che si rendono necessari per gestire l'enorme sforzo che appare indispensabile da un lato per affrontare un presente molto complicato (pandemia, conflitti, cambiamento climatico) e dall'altro per gettare le fondamenta per costruire un futuro le cui caratteristiche devono essere delineate sin d'ora. Si prospettano quindi due livelli di intervento interconnessi: il primo riguarda la progettazione e l'implementazione di misure di emergenza per fare fronte alle necessità economiche, produttive, sociali più immediate (cambiamento di breve-brevissimo periodo) mentre il secondo riguarda quelle misure di lungo periodo che non possono più essere ulteriormente rinviate ad un domani indefinito come è stato fatto finora (cambiamento di medio-lungo periodo). In questo momento forse non c'è sfida tecnica più grande per l'Italia e per il resto del mondo di una grande trasformazione indispensabile per risolvere questa condizione di vulnerabilità cronica e strutturale all'interno della quale la transizione dei sistemi energetici gioca un ruolo critico. In tempi piuttosto brevi si renderanno necessari nuovi manager, ricercatori e tecnologi che possiedano nuove conoscenze e competenze in settori che vanno dai processi produttivi e gestionali dell'economia circolare, della bioeconomia e delle fonti rinnovabili, alle nuove tecnologie energetiche e alla chimica verde.

Nuovi manager e nuovi ricercatori per la bioeconomia ed economia circolare per le sfide della "war economy" e dell'era Covid-19

Cannarella C;Piccioni V
2022

Abstract

Il COVID-19 e l'attuale stato di guerra in Europa delineano i contorni per un futuro molto incerto sia per il nostro Paese sia a livello globale. Si impongono oggi notevoli ed urgenti cambiamenti che si rendono necessari per gestire l'enorme sforzo che appare indispensabile da un lato per affrontare un presente molto complicato (pandemia, conflitti, cambiamento climatico) e dall'altro per gettare le fondamenta per costruire un futuro le cui caratteristiche devono essere delineate sin d'ora. Si prospettano quindi due livelli di intervento interconnessi: il primo riguarda la progettazione e l'implementazione di misure di emergenza per fare fronte alle necessità economiche, produttive, sociali più immediate (cambiamento di breve-brevissimo periodo) mentre il secondo riguarda quelle misure di lungo periodo che non possono più essere ulteriormente rinviate ad un domani indefinito come è stato fatto finora (cambiamento di medio-lungo periodo). In questo momento forse non c'è sfida tecnica più grande per l'Italia e per il resto del mondo di una grande trasformazione indispensabile per risolvere questa condizione di vulnerabilità cronica e strutturale all'interno della quale la transizione dei sistemi energetici gioca un ruolo critico. In tempi piuttosto brevi si renderanno necessari nuovi manager, ricercatori e tecnologi che possiedano nuove conoscenze e competenze in settori che vanno dai processi produttivi e gestionali dell'economia circolare, della bioeconomia e delle fonti rinnovabili, alle nuove tecnologie energetiche e alla chimica verde.
2022
Istituto per i Sistemi Biologici - ISB (ex IMC)
bioeconomia
economia circolare
management
sostenibilità
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/437476
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