The port of Neapolis: memories and traces of the coastal landscape in ancient times

Durante gli scavi per la realizzazione di due nuove linee metropolitane, che correranno da Est a Ovest lungo la città di Napoli, sono emerse tracce e memorie dell'antico paesaggio costiero partenopeo.La maggior parte dei reperti costieri antichi sono stati rinvenuti durante la costruzione delle stazioni ferroviarie nel centro storico di Napoli.Inoltre, grazie alle indagini geoarcheologiche condotte durante la costruzione delle infrastrutture di trasporto urbano, in piazza Municipio è stato riportato alla luce il porto greco-romano di Napoli. Come confermato dalle indagini geognostiche, le trasformazioni delle linee di litorale della baia napoletana sono dipese da fenomeni antropici e naturali. Responsabili della trasformazione della baia furono il bradisismo, l'insabbiamento della costa con l'accumulo dei detriti trasportati dalle lave, nonché le acque provenienti dalle colline circostanti la pianura dove furono fondate le colonie greche di Partenope/Palepolis e Neapolis. Dall'enorme quantità di tracce rinvenute è stato possibile ricostruire l'assetto urbanistico dell'antico porto riemerso con le sue banchine e le navi.Gli studi di archeologi e geologi, attraverso la ricostruzione della stratigrafia e dati di campagne di prospezione geoarcheologiche, hanno chiarito come la baia sia andata scomparendo nel corso dei secoli. Questa scomparsa fu causata dal sovrapporsi di fenomeni naturali (cedimento, paludi e coperture) e di fenomeni antropici, fino alla completa trasformazione della linea di costa ad opera delle colate per la costruzione del porto moderno.

During the excavation for the construction of two new subway lines, which run from East to West along the city of Naples, traces and memories of the ancient Neapolitan coastal landscape emerged.Most of the ancient coast finds were discovered during the railway stations building in the historic center of Naples. Moreover, thanks to geo-archaeological investigations conducted during the construction of the urban transport infrastructure, in Municipio square the Greek-Roman port of Naples has been brought to light. As confirmed by geognostic surveys, the transformations of the Neapolitan bay shore lines depended on anthropic and natural phenomena. Bradysism, silting of the coast with the accumulation of debris carried by the lavas, as well as the waters coming from the hills surrounding the plains where the Greek colonies of Parthenope/Palepolis and Neapolis were founded, were responsible of bay transformation. From the huge quantity of traces found it has been possible to reconstruct the urban layout of the ancient port re-emerged with its docks and ships. The studies of archaeologists and geologists through the reconstruction of stratigraphy and data of geoarchaeological prospecting campaigns, have clarified how the bay has been disappearing over the centuries. This disappearance was caused by the overlapping of natural (subsidence, swamps, and coverings) and of anthropic phenomena, until the complete transformation of the coastline by the castings for the construction of the modern port.