Un dialogo tra ricercatori e giornalisti La recente pandemia, i cambiamenti climatici e le catastrofi ambientali evidenziano come la cronaca abbia sempre più necessità degli strumenti della scienza per spiegare e divulgare dinamiche complesse all'origine di tali eventi. Il passaggio dalla cronaca dell'allarme e della denuncia è ben diverso dal diffondere un incontrollato allarmismo o, peggio, affidarsi a quelle informazioni parziali, ascientifiche o dettate da opportunismo che sono spesso all'origine delle fake news. Tentare di correggere un'informazione sbagliata a valle è molto difficile, se non impossibile. Più utile e urgente, aiutare a comunicare la scienza, con la sua complessità, ma anche con forza delle sue fonti. Tuttavia, il linguaggio della scienza non sempre è immediato ed esplicito, ricco di tecnicismi e rivolto agli addetti ai lavori, spesso rende la mediazione del giornalista necessaria e opportuna, interpretando l'informazione scientifica e calandola nel contesto della cronaca e dell'attualità. INFORMARE SULL'ALLERTA PER EVITARE L'ALLARMISMO Si sente sempre di più la necessità di un linguaggio diretto che possa favorire l'interazione tra scienza e società. Da un lato, la scienza deve riuscire a dare i giusti approfondimenti delle proprie attività. Dall'altro il giornalista, che rappresenta uno dei principali interpreti del dialogo con la società, deve essere messo in condizione di assumere correttamente il messaggio con la responsabilità di trasmetterlo in modo efficace e completo, sebbene semplificato. I temi della crisi ecologica e sanitaria verranno quindi approfonditi dai ricercatori del progetto NET insieme a giornalisti divulgatori della scienza. Il corso proporrà quindi, in modo pratico, l'interpretazione di testi e messaggi solitamente diretti agli addetti ai lavori mettendoli a disposizione dell' interpretazione giornalistica.

Salute e sanità: Virus letale

Luisa Bracci Laudiero
2021

Abstract

Un dialogo tra ricercatori e giornalisti La recente pandemia, i cambiamenti climatici e le catastrofi ambientali evidenziano come la cronaca abbia sempre più necessità degli strumenti della scienza per spiegare e divulgare dinamiche complesse all'origine di tali eventi. Il passaggio dalla cronaca dell'allarme e della denuncia è ben diverso dal diffondere un incontrollato allarmismo o, peggio, affidarsi a quelle informazioni parziali, ascientifiche o dettate da opportunismo che sono spesso all'origine delle fake news. Tentare di correggere un'informazione sbagliata a valle è molto difficile, se non impossibile. Più utile e urgente, aiutare a comunicare la scienza, con la sua complessità, ma anche con forza delle sue fonti. Tuttavia, il linguaggio della scienza non sempre è immediato ed esplicito, ricco di tecnicismi e rivolto agli addetti ai lavori, spesso rende la mediazione del giornalista necessaria e opportuna, interpretando l'informazione scientifica e calandola nel contesto della cronaca e dell'attualità. INFORMARE SULL'ALLERTA PER EVITARE L'ALLARMISMO Si sente sempre di più la necessità di un linguaggio diretto che possa favorire l'interazione tra scienza e società. Da un lato, la scienza deve riuscire a dare i giusti approfondimenti delle proprie attività. Dall'altro il giornalista, che rappresenta uno dei principali interpreti del dialogo con la società, deve essere messo in condizione di assumere correttamente il messaggio con la responsabilità di trasmetterlo in modo efficace e completo, sebbene semplificato. I temi della crisi ecologica e sanitaria verranno quindi approfonditi dai ricercatori del progetto NET insieme a giornalisti divulgatori della scienza. Il corso proporrà quindi, in modo pratico, l'interpretazione di testi e messaggi solitamente diretti agli addetti ai lavori mettendoli a disposizione dell' interpretazione giornalistica.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/441730
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