This contribution concerns the so-called peasant agriculture. Firstly, the draft of the Italian law on protection and enhancement of peasant agriculture and in particular the definition of "azienda agricola contadina" (peasant farming) and "agricoltore contadino" (peasant producer), is analyzed, highlighting, on the one side, the civil movements reasons in favor of the law and, on the other side, the international context in which they developed. Secondly, concerning the international context, the aspects of the UN Declaration on the rights of peasants and other people working in rural areas that could be implemented in the Italian system thanks to the introduction of the mentioned draft law are examined.Indeed, the debate concerning peasant agriculture offers interesting insights into the role of non-industrialized and small-scale agriculture in pursuing objectives of global interest such as food security, climate change fight and, more generally, the challenges for the achievement of the UN 2030 Agenda for Sustainable Development. Moreover it raises reflections about traditional subjects the of Italian agricultural law, such as the agricultural entrepreneur and the "coltivatore diretto" (i.e. farmer who works his land directly).

Il presente contributo ha per oggetto l'agricoltura cosiddetta contadina. Partendo dall'esame della proposta di legge "per la tutela e la valorizzazione dell'agricoltura contadina", attualmente in discussione al Parlamento italiano, e in particolare della definizione di "azienda agricola contadina" e "agricoltore contadino", si mettono in evidenza le istanze del movimento civile che sostiene il disegno di legge e il contesto internazionale in cui esse si sono sviluppate. In relazione a quest'ultimo aspetto, verranno esaminati gli elementi della Dichiarazione dell'ONU sui diritti dei contadini e delle altre persone che lavorano nelle aree rurali che verrebbero implementati nell'ordinamento italiano grazie al disegno di legge italiano.Il dibattito intorno all'agricoltura contadina offre, infatti, interessanti spunti di riflessione sul ruolo dell'agricoltura non industrializzata e di piccole dimensioni nel perseguire obiettivi di interesse globale come la food security e la lotta al cambiamento climatico e, più in generale, la sfida dello sviluppo sostenibile posta dall'ONU con l'Agenda 2030, ma anche sugli istituti tradizionali del diritto agrario italiano, quali quello dell'imprenditore agricolo e del coltivatore diretto.

L'agricoltura contadina fra istanze locali e globali

GIULIANA STRAMBI
2021

Abstract

This contribution concerns the so-called peasant agriculture. Firstly, the draft of the Italian law on protection and enhancement of peasant agriculture and in particular the definition of "azienda agricola contadina" (peasant farming) and "agricoltore contadino" (peasant producer), is analyzed, highlighting, on the one side, the civil movements reasons in favor of the law and, on the other side, the international context in which they developed. Secondly, concerning the international context, the aspects of the UN Declaration on the rights of peasants and other people working in rural areas that could be implemented in the Italian system thanks to the introduction of the mentioned draft law are examined.Indeed, the debate concerning peasant agriculture offers interesting insights into the role of non-industrialized and small-scale agriculture in pursuing objectives of global interest such as food security, climate change fight and, more generally, the challenges for the achievement of the UN 2030 Agenda for Sustainable Development. Moreover it raises reflections about traditional subjects the of Italian agricultural law, such as the agricultural entrepreneur and the "coltivatore diretto" (i.e. farmer who works his land directly).
2021
Istituto di Studi Giuridici Internazionali - ISGI
Il presente contributo ha per oggetto l'agricoltura cosiddetta contadina. Partendo dall'esame della proposta di legge "per la tutela e la valorizzazione dell'agricoltura contadina", attualmente in discussione al Parlamento italiano, e in particolare della definizione di "azienda agricola contadina" e "agricoltore contadino", si mettono in evidenza le istanze del movimento civile che sostiene il disegno di legge e il contesto internazionale in cui esse si sono sviluppate. In relazione a quest'ultimo aspetto, verranno esaminati gli elementi della Dichiarazione dell'ONU sui diritti dei contadini e delle altre persone che lavorano nelle aree rurali che verrebbero implementati nell'ordinamento italiano grazie al disegno di legge italiano.Il dibattito intorno all'agricoltura contadina offre, infatti, interessanti spunti di riflessione sul ruolo dell'agricoltura non industrializzata e di piccole dimensioni nel perseguire obiettivi di interesse globale come la food security e la lotta al cambiamento climatico e, più in generale, la sfida dello sviluppo sostenibile posta dall'ONU con l'Agenda 2030, ma anche sugli istituti tradizionali del diritto agrario italiano, quali quello dell'imprenditore agricolo e del coltivatore diretto.
peasant agriculture, rights of peasants, food security, food sovereignty, agroecology
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Descrizione: L'agricoltura contadina fra istanze locali e globali
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