La súplica, como es sabido, era una herramienta de comunicación y negociación en las relaciones políticas y de mecenazgo entre los sujetos -cuerpos políticos y comunidades individuales inferiores- y la autoridad, y también era un acto intermedio en procedimientos administrativos, judiciales y extrajudiciales, un instrumento muy flexible que impregna todos los aspectos de la vida social. Sin embargo, no era un acto en sí mismo suficiente, era necesario antes una respuesta y luego la implementación de lo que se había establecido. Y es a partir de estas respuestas, en ausencia de registros específicos de súplicas en los archivos del reino de Napoles, como he estructurado la primera parte de este trabajo que se centrará principalmente en las súplicas a la Corona por parte de dos de los monasterios napolitanos más importantes: San Pietro y San Sebastiano, el primer monasterio femenino dominico en Nápoles de fundación real, y el de San Lorenzo Maggiore, uno de los asentamientos franciscanos más antiguos de ciudad, sede del estudio minorita y referencia para toda la ciudad. Una segunda parte del artículo se centra en la variedad de solicitudes recibidas por el rey Alfonso de otras instituciones monásticas o en forma individuales de frailes.
La supplica, come è noto, era uno strumento di comunicazione e negoziazione nei rapporti politici e clientelari tra i soggetti - corpi politici e comunità individuali inferiori - e l'autorità, ed era anche un atto intermedio nei procedimenti amministrativi, giudiziari ed extragiudiziali, uno strumento molto flessibile che permeava tutti gli aspetti della vita sociale. Tuttavia, non era un atto di per sé sufficiente, richiedeva prima una risposta e poi l'attuazione di ciò che era stato stabilito. Ed è sulla base di queste risposte, in assenza di registrazioni specifiche di suppliche negli archivi del Regno di Napoli, che ho strutturato la prima parte di questo articolo, che si concentrerà principalmente sulle suppliche alla Corona da parte di due dei più importanti monasteri napoletani:San Pietro e San Sebastiano, il primo monastero femminile domenicano a Napoli di fondazione reale, e quello di San Lorenzo Maggiore, uno dei più antichi insediamenti francescani della città, sede dello studio minoritico e riferimento per tutta la città; infatti. Una seconda parte dell'articolo si concentrerà sulla varietà di richieste ricevute dal re Alfonso da altre istituzioni monastiche o da singoli frati
Las súplicas a la Corona de instituciones monásticas en el reino de Nápoles en los siglos XIV y XV
Colesanti GT
2021
Abstract
La supplica, come è noto, era uno strumento di comunicazione e negoziazione nei rapporti politici e clientelari tra i soggetti - corpi politici e comunità individuali inferiori - e l'autorità, ed era anche un atto intermedio nei procedimenti amministrativi, giudiziari ed extragiudiziali, uno strumento molto flessibile che permeava tutti gli aspetti della vita sociale. Tuttavia, non era un atto di per sé sufficiente, richiedeva prima una risposta e poi l'attuazione di ciò che era stato stabilito. Ed è sulla base di queste risposte, in assenza di registrazioni specifiche di suppliche negli archivi del Regno di Napoli, che ho strutturato la prima parte di questo articolo, che si concentrerà principalmente sulle suppliche alla Corona da parte di due dei più importanti monasteri napoletani:San Pietro e San Sebastiano, il primo monastero femminile domenicano a Napoli di fondazione reale, e quello di San Lorenzo Maggiore, uno dei più antichi insediamenti francescani della città, sede dello studio minoritico e riferimento per tutta la città; infatti. Una seconda parte dell'articolo si concentrerà sulla varietà di richieste ricevute dal re Alfonso da altre istituzioni monastiche o da singoli frati| File | Dimensione | Formato | |
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