Umbria: mobility and epidemic connections between inner and urban areas The essay illustrates the main environmental, social and economic specificities of Umbria. The aim is to explain the data relating to the first phase of the pandemic in the light of territorial factors. The analysis shows how the region's fragilities (aging population, isolation, limitations of the infrastructural network) are the cause of low mobility. These fragilities, combined with a good supply of health structures, help in explaining a modest spread of contagions in the first phase of the pandemic.

L'Atlante, mediante l'impiego additivo testo-carta, prospetta il quadro epidemico della prima ondata di Covid-19 in Italia (febbraio-giugno 2020). Questo periodo, interessato dalle rigide restrizioni del lockdown, permette di esplorare la nascita dei focolai, la diffusione del contagio, la virulenza del morbo in certe parti dell'Italia in relazione agli aspetti fisico-ambientali e socio-territoriali di ogni Regione. La pandemia, infatti, ha evidenziato che i territori del contagio sono anisotropi e reagiscono all'infezione in modo differente. L'obiettivo dell'Atlante è dettagliare e problematizzare questa articolazione. La cartografia, incrociando i dati socio-territoriali con i dati inerenti il contagio, delinea situazioni ambientali molto diverse: emerge una suddivisione tripartita della Penisola, che, in questa prima ondata, si mantiene inalterata nel tempo. Si identifica così tre differenti «Italie»: quella settentrionale, in cui l'intensità del contagio è massima; quella centrale dove l'intensità è medio-alta; la meridionale infine, comprende il resto della penisola italiana, colpita in modo più lieve. Ciò suggerisce che fattori fisici e sociali intervengono nella diffusione del morbo confermando l'impostazione metodologica della ricerca.

Mobilità e connessioni epidemiche tra aree interne e urbane in Umbria

Massimiliano Alvioli
2022

Abstract

Umbria: mobility and epidemic connections between inner and urban areas The essay illustrates the main environmental, social and economic specificities of Umbria. The aim is to explain the data relating to the first phase of the pandemic in the light of territorial factors. The analysis shows how the region's fragilities (aging population, isolation, limitations of the infrastructural network) are the cause of low mobility. These fragilities, combined with a good supply of health structures, help in explaining a modest spread of contagions in the first phase of the pandemic.
2022
Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica - IRPI
978-88-942641-4-2
L'Atlante, mediante l'impiego additivo testo-carta, prospetta il quadro epidemico della prima ondata di Covid-19 in Italia (febbraio-giugno 2020). Questo periodo, interessato dalle rigide restrizioni del lockdown, permette di esplorare la nascita dei focolai, la diffusione del contagio, la virulenza del morbo in certe parti dell'Italia in relazione agli aspetti fisico-ambientali e socio-territoriali di ogni Regione. La pandemia, infatti, ha evidenziato che i territori del contagio sono anisotropi e reagiscono all'infezione in modo differente. L'obiettivo dell'Atlante è dettagliare e problematizzare questa articolazione. La cartografia, incrociando i dati socio-territoriali con i dati inerenti il contagio, delinea situazioni ambientali molto diverse: emerge una suddivisione tripartita della Penisola, che, in questa prima ondata, si mantiene inalterata nel tempo. Si identifica così tre differenti «Italie»: quella settentrionale, in cui l'intensità del contagio è massima; quella centrale dove l'intensità è medio-alta; la meridionale infine, comprende il resto della penisola italiana, colpita in modo più lieve. Ciò suggerisce che fattori fisici e sociali intervengono nella diffusione del morbo confermando l'impostazione metodologica della ricerca.
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Descrizione: Atlante Covid-19. Geografie del contagio in Italia
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