The discovery of 32 letters sent by Paolo Manuzio (1512-1574) to Marc'Antoine Muret (1526-1585) at the Historical Archives of the Pontifical Gregorian University could permit for the first time a comparison between the original text and that one published by the heir of Aldo Manuzio. A lot of the discrepancies was already reported by the Jesuit Pietro Lazzari (1711-1789), who in 1757 pointed in the one of his works dedicated to some texts of the Bibliotheca Maior, where the private library of the French Scholar arrived in 1601. This work was quite unknown until now and it is revived with the publication of other variants not reported by Lazzari and two unpublished letters.

Il ritrovamento presso l'Archivio storico della Pontificia Università Gregoriana di 32 lettere inviate da Paolo Manuzio (1512-1574) a Marc'Antoine Muret (1526- 1585), ha consentito di confrontare per la prima volta il testo dei manoscritti originali con quello dato alle stampe dall'erede del grande Aldo. Ne sono risultate diverse discrepanze in parte già riscontrate dal gesuita Pietro Lazzari (1711-1789), bibliotecario del Collegio Romano, che nel 1757 le segnalò in una sua opera dedicata alla pubblicazione di testi inediti presenti nei fondi della Bibliotheca Maior, istituto dove nel 1601 approdò la libreria privata dell'erudito francese. Questo lavoro di emendazione è rimasto pressoché sconosciuto fino ad oggi e viene dunque riproposto con la pubblicazione di altre varianti non segnalate da Lazzari e di due lettere inedite della corrispondenza Manuzio-Muret.

"Amabo te, mi Murete": le lettere di Paolo Manuzio a Marc'Antoine Muret e il gesuita Pietro Lazzari. Con documenti inediti

Mancini;Lorenzo
2015

Abstract

The discovery of 32 letters sent by Paolo Manuzio (1512-1574) to Marc'Antoine Muret (1526-1585) at the Historical Archives of the Pontifical Gregorian University could permit for the first time a comparison between the original text and that one published by the heir of Aldo Manuzio. A lot of the discrepancies was already reported by the Jesuit Pietro Lazzari (1711-1789), who in 1757 pointed in the one of his works dedicated to some texts of the Bibliotheca Maior, where the private library of the French Scholar arrived in 1601. This work was quite unknown until now and it is revived with the publication of other variants not reported by Lazzari and two unpublished letters.
2015
Il ritrovamento presso l'Archivio storico della Pontificia Università Gregoriana di 32 lettere inviate da Paolo Manuzio (1512-1574) a Marc'Antoine Muret (1526- 1585), ha consentito di confrontare per la prima volta il testo dei manoscritti originali con quello dato alle stampe dall'erede del grande Aldo. Ne sono risultate diverse discrepanze in parte già riscontrate dal gesuita Pietro Lazzari (1711-1789), bibliotecario del Collegio Romano, che nel 1757 le segnalò in una sua opera dedicata alla pubblicazione di testi inediti presenti nei fondi della Bibliotheca Maior, istituto dove nel 1601 approdò la libreria privata dell'erudito francese. Questo lavoro di emendazione è rimasto pressoché sconosciuto fino ad oggi e viene dunque riproposto con la pubblicazione di altre varianti non segnalate da Lazzari e di due lettere inedite della corrispondenza Manuzio-Muret.
Paolo Manuzio
Marc'Antoine Muret
Pietro Lazzari
Ester Pastorello
Collegio
Bibliotheca Maior
Bibliotheca Secreta
Pontificia Università Gregoriana
Roma
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/444034
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