Facendo ricorso alla letteratura e alle fonti statistiche dell'epoca, il saggio intendeanalizzare le migrazioni e la mobilità abitativa nell'area romana tra il 1850 e il 1920,mettendo in relazione tali fenomeni con la profonda trasformazione urbanistica vissuta dallacittà. Si è voluto prendere le mosse dai due decenni che hanno preceduto l'annessione dellacittà al Regno d'Italia per evidenziare come dal punto di vista demografico e migratorio lacesura tra ciò che è avvenuto prima e dopo il 1870 sia stata forse meno netta di quanto si èsoliti ritenere.Il lavoro è così articolato. Nel paragrafo che segue si presentano le fonti statisticheutilizzate nello studio, in primo luogo lo Stato delle anime e l'anagrafe della popolazioneresidente, mentre la sezione 3 offre un quadro di sintesi dell'andamento delle migrazioninell'area romana tra il 1850 e il 1920. Nel paragrafo 4 viene analizzato il contesto migratoriodurante il ventennio che ha preceduto la presa di Roma (1850-1870), prendendo inconsiderazione sia le forme di migrazione stabili che quelle temporanee e mettendo in lucecome l'improvvisa crescita dei flussi in entrata abbia stimolato l'aumento dell'offertaabitativa e un'espansione urbana. Il paragrafo 5 tratta delle migrazioni a Roma nell'etàliberale (1870-1920). Dopo avere tratteggiato il fragile contesto socioeconomico della nuovacapitale, si illustra l'evoluzione delle caratteristiche professionali e delle aree di provenienzadegli immigrati e si presentano alcuni aspetti delle trasformazioni in atto all'interno dellacittà, prendendo in considerazione le direttrici dello sviluppo urbano, le principali aree diinsediamento e la mobilità abitativa tra i rioni cittadini. Nel paragrafo conclusivo si tirano lefila del lavoro.
Migrazioni e trasformazione urbana a Roma dalla metà dell'Ottocento alla fine dell'età liberale (1850-1920)
Massimiliano Crisci
2021
Abstract
Facendo ricorso alla letteratura e alle fonti statistiche dell'epoca, il saggio intendeanalizzare le migrazioni e la mobilità abitativa nell'area romana tra il 1850 e il 1920,mettendo in relazione tali fenomeni con la profonda trasformazione urbanistica vissuta dallacittà. Si è voluto prendere le mosse dai due decenni che hanno preceduto l'annessione dellacittà al Regno d'Italia per evidenziare come dal punto di vista demografico e migratorio lacesura tra ciò che è avvenuto prima e dopo il 1870 sia stata forse meno netta di quanto si èsoliti ritenere.Il lavoro è così articolato. Nel paragrafo che segue si presentano le fonti statisticheutilizzate nello studio, in primo luogo lo Stato delle anime e l'anagrafe della popolazioneresidente, mentre la sezione 3 offre un quadro di sintesi dell'andamento delle migrazioninell'area romana tra il 1850 e il 1920. Nel paragrafo 4 viene analizzato il contesto migratoriodurante il ventennio che ha preceduto la presa di Roma (1850-1870), prendendo inconsiderazione sia le forme di migrazione stabili che quelle temporanee e mettendo in lucecome l'improvvisa crescita dei flussi in entrata abbia stimolato l'aumento dell'offertaabitativa e un'espansione urbana. Il paragrafo 5 tratta delle migrazioni a Roma nell'etàliberale (1870-1920). Dopo avere tratteggiato il fragile contesto socioeconomico della nuovacapitale, si illustra l'evoluzione delle caratteristiche professionali e delle aree di provenienzadegli immigrati e si presentano alcuni aspetti delle trasformazioni in atto all'interno dellacittà, prendendo in considerazione le direttrici dello sviluppo urbano, le principali aree diinsediamento e la mobilità abitativa tra i rioni cittadini. Nel paragrafo conclusivo si tirano lefila del lavoro.File | Dimensione | Formato | |
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