L'articolo esplora gli effetti del processo di regolamentazione in atto sulle pratiche di Centri antiviolenza (Cav) e case rifugio (Cr), in particolare di quelli gestiti dall'associazionismo femminile e femminista, inquadrandolo all'interno del dibattito teorico sul «riconoscimento». A partire dalle narrazioni di operatrici antiviolenza sulle rappresentazioni e le pratiche adottate nei loro interventi, analizziamo 1) la specificità della metodologia di accoglienza dei Cav basata sulla co-costruzione dei percorsi di fuoriuscita dalla violenza con le donne accolte, 2) il tema dei finanziamenti e 3) il ruolo delle operatrici. Si intende così approfondire come le pratiche di Cav e Cr si integrino nel sistema istituzionale antiviolenza in Italia, configurandosi come politica sociale di genere. L'analisi conferma come le politiche antiviolenza rappresentino un unicum all'interno del sistema delle politiche pubbliche nel loro complesso, specificatamente caratterizzate da un approccio di genere, intersezionale e multidimensionale. Infine, l'articolo mette in luce come il dibattito che attraversa il percorso di regolamentazione riveli sia i vincoli, sia, talvolta, alcuni spazi di opportunità per interpretare le esigenze di Cav e Cr e delle donne

La metodologia dei centri antiviolenza e delle case rifugio femministe come «politica sociale di genere

Beatrice Busi;Marta Pietrobelli;Angela M Toffanin
2021

Abstract

L'articolo esplora gli effetti del processo di regolamentazione in atto sulle pratiche di Centri antiviolenza (Cav) e case rifugio (Cr), in particolare di quelli gestiti dall'associazionismo femminile e femminista, inquadrandolo all'interno del dibattito teorico sul «riconoscimento». A partire dalle narrazioni di operatrici antiviolenza sulle rappresentazioni e le pratiche adottate nei loro interventi, analizziamo 1) la specificità della metodologia di accoglienza dei Cav basata sulla co-costruzione dei percorsi di fuoriuscita dalla violenza con le donne accolte, 2) il tema dei finanziamenti e 3) il ruolo delle operatrici. Si intende così approfondire come le pratiche di Cav e Cr si integrino nel sistema istituzionale antiviolenza in Italia, configurandosi come politica sociale di genere. L'analisi conferma come le politiche antiviolenza rappresentino un unicum all'interno del sistema delle politiche pubbliche nel loro complesso, specificatamente caratterizzate da un approccio di genere, intersezionale e multidimensionale. Infine, l'articolo mette in luce come il dibattito che attraversa il percorso di regolamentazione riveli sia i vincoli, sia, talvolta, alcuni spazi di opportunità per interpretare le esigenze di Cav e Cr e delle donne
2021
centri antiviolenza
processo di regolamentazione
sistema antiviolenza
metodologia d'intervento
approccio di genere e intersezionale
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Descrizione: Busi, Pietrobelli, Toffanin 2021
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/446933
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