This paper presents new research of the monumental mountaintop site Monte Primo near Pioraco (Marche, Italy) and the changing landscape in which it is situated. Monte Primo was in use between the Late Bronze Age and the Roman Republic period and is characterized by a series of large enclosures of uncertain date which cover an area of ca. 2 hectares. The earliest occupation of this 1300 m high summit is often interpreted as a fire offering place (Brandopferplatz) related to pastoral land use. Iron Age and Roman activity is attested by various bronze figurines found by metal detectorists and/or looting. Geophysical prospection, aerial photography, and surface modelling allowed to analyze the spatial organization of the large enclosures and natural features on the mountain, and to model the ritualized access to the summit. By placing Monte Primo in a longue dur?e context of increasing social complexity and landscape formation processes, this article proposes how this site was embedded in its cultural and natural surroundings, and how its role changed during its 1000-year occupation history.

Vengono presentate le nuove ricerche sul sito di sommità di Monte Primo (Pioraco, Marche) e il paesaggio mutevole nel quale è situato. Monte Primo fu frequentato dall'avanzata età del Bronzo al periodo repubblicano e include una serie di evidenze di cronologia incerta su un'area di circa 2 ha. L'occupazione più antica della sommità a 1300 m è spesso interpretata come il sito di un rogo votivo (Brandopferplatz) connesso all'uso pastorale del territorio. Frequentazioni dell'età del Ferro e di epoca romana sono attestate da numerose figurine di bronzo rinvenute nel corso di ricerche non autorizzate da appassionati e scavatori di frodo. Prospezione geofisica, fotografia aerea e modelli di superficie consentono di analizzare l'organizzazione degli spazi delle evidenze e delle caratteristiche naturali sulla montagna, definendo l'accesso ritualizzato alla sommità. Collocando il sito di Monte Primo nel contesto di lunga durata di una crescente complessità sociale e nel processo formativo del paesaggio, si propone di inserirlo nel proprio panorama naturale e culturale, seguendone i cambiamenti nel corso dell'occupazione millenaria.

Non-invasive prospection and landscape archaeology of Monte Primo (Marche, Italy): new perspectives on a monumental mountain site

Demetrescu E;Ferdani D;
2022

Abstract

This paper presents new research of the monumental mountaintop site Monte Primo near Pioraco (Marche, Italy) and the changing landscape in which it is situated. Monte Primo was in use between the Late Bronze Age and the Roman Republic period and is characterized by a series of large enclosures of uncertain date which cover an area of ca. 2 hectares. The earliest occupation of this 1300 m high summit is often interpreted as a fire offering place (Brandopferplatz) related to pastoral land use. Iron Age and Roman activity is attested by various bronze figurines found by metal detectorists and/or looting. Geophysical prospection, aerial photography, and surface modelling allowed to analyze the spatial organization of the large enclosures and natural features on the mountain, and to model the ritualized access to the summit. By placing Monte Primo in a longue dur?e context of increasing social complexity and landscape formation processes, this article proposes how this site was embedded in its cultural and natural surroundings, and how its role changed during its 1000-year occupation history.
2022
Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale - ISPC
978-88-549-1321-9
Vengono presentate le nuove ricerche sul sito di sommità di Monte Primo (Pioraco, Marche) e il paesaggio mutevole nel quale è situato. Monte Primo fu frequentato dall'avanzata età del Bronzo al periodo repubblicano e include una serie di evidenze di cronologia incerta su un'area di circa 2 ha. L'occupazione più antica della sommità a 1300 m è spesso interpretata come il sito di un rogo votivo (Brandopferplatz) connesso all'uso pastorale del territorio. Frequentazioni dell'età del Ferro e di epoca romana sono attestate da numerose figurine di bronzo rinvenute nel corso di ricerche non autorizzate da appassionati e scavatori di frodo. Prospezione geofisica, fotografia aerea e modelli di superficie consentono di analizzare l'organizzazione degli spazi delle evidenze e delle caratteristiche naturali sulla montagna, definendo l'accesso ritualizzato alla sommità. Collocando il sito di Monte Primo nel contesto di lunga durata di una crescente complessità sociale e nel processo formativo del paesaggio, si propone di inserirlo nel proprio panorama naturale e culturale, seguendone i cambiamenti nel corso dell'occupazione millenaria.
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Descrizione: Non-invasive prospection and landscape archaeology of Monte Primo (Marche, Italy): new perspectives on a monumental mountain site
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