Una miniatura in uno dei primi manoscritti della “Commedia” di Dante, il Trivulziano 1080, del 1337, raffigura l’incoronazione poetica dell’Alighieri tra le due vette del Parnaso: un evento che nella realtà non avvenne mai. Quell’immagine rappresenta la spia di un grande cambiamento culturale in atto: le montagne in corso di “addomesticamento”, dopo che per secoli erano state considerate un mondo selvaggio, antitetico rispetto alla civiltà umana. Il monte per antonomasia nella geografia dantesca è il Purgatorio, “lo monte che salendo altrui dismala”. In realtà, l’intero viaggio del pellegrino Dante attraverso i tre regni dell’oltretomba è esemplificato sul modello di un’ascensione. Il Purgatorio è realmente una montagna altissima da scalare. E l’Inferno è una montagna rovesciata da discendere con la cima rivolta verso il centro della terra. Ma anche il Paradiso si presenta al “viator” Dante come una successione di sfere cristalline da ascendere fino alla visione finale di Dio.
Dall'Appennino al Purgatorio e oltre: le montagne di Dante
Francesco Cardarelli
2022
Abstract
Una miniatura in uno dei primi manoscritti della “Commedia” di Dante, il Trivulziano 1080, del 1337, raffigura l’incoronazione poetica dell’Alighieri tra le due vette del Parnaso: un evento che nella realtà non avvenne mai. Quell’immagine rappresenta la spia di un grande cambiamento culturale in atto: le montagne in corso di “addomesticamento”, dopo che per secoli erano state considerate un mondo selvaggio, antitetico rispetto alla civiltà umana. Il monte per antonomasia nella geografia dantesca è il Purgatorio, “lo monte che salendo altrui dismala”. In realtà, l’intero viaggio del pellegrino Dante attraverso i tre regni dell’oltretomba è esemplificato sul modello di un’ascensione. Il Purgatorio è realmente una montagna altissima da scalare. E l’Inferno è una montagna rovesciata da discendere con la cima rivolta verso il centro della terra. Ma anche il Paradiso si presenta al “viator” Dante come una successione di sfere cristalline da ascendere fino alla visione finale di Dio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.