Il progetto Codex 4D include e interconnette più approcci disciplinari all'insegna di una metodologia globale finalizzata ad incrementare la conoscenza del codice antico, considerandone gli aspetti materici e intangibili, visibili e invisibili, storico artistici e diagnostici. Esula dalla semplice digitalizzazione dei contenuti del codice e punta sulla concezione di nuovi modelli narrativi e di rappresentazione virtuale, di strumenti di indagine e visualizzazione scientifica, con linguaggi diversificati e gradi di complessità, per i vari contesti d'uso. Obiettivi del progetto sono: 1) Creare un'esperienza multidisciplinare con il manoscritto; 2) Aumentare la percezione del manoscritto tramite ambienti di realtà virtuale; 3) Integrare e mappare sul modello3D informazioni nel campo del visibile (RGB) e dell'invisibile (IR); 4) Caratterizzare semanticamente il modello 4D e annotarlo; 5) Promuovere la ricerca nel campo della User Experience (utilità, usabilità e appagamento culturale); 6) Implementare il modello4D su piattaforma una Web3D aperta ed editabile; 7) Spingere la comunicazione scientifica verso linguaggi che sappiano suscitare emozione e motivare il pubblico alla conoscenza, tramite la Vetrina olografica per musei; 8) Migliorare i processi di interazione e condivisione tra i team di ricerca. Metodologie: Al fine di integrare e contestualizzare in uno spazio coerente tutte le informazioni relative agli elementi visibili e invisibili o nascosti negli strati sottostanti della materia, viene elaborato un modello del codice antico in 4D. Ciò è reso possibile dall'integrazione di tecniche di fotogrammetria, che impiegano immagini RGB per ottenere il modello volumetrico, e tecniche di riflettografia e termografia MIR che consentono l'acquisizione di immagini nel range del medio infrarosso a vari livelli di profondità e che vengono coerentemente allineate sul modello 3D. Sul modello vengono inoltre contestualizzati i punti di campionamento per indagini chimiche e biologiche e quelli ottenuti da varie indagini fisiche per l'individuazione dei pigmenti, queste ultime rese possibili dalla partecipazione del MOLAB. Le strumentazioni in campo sono molto diverse per caratteristiche ottiche e costruttive e per modalità operative. Pertanto un primo obiettivo del progetto è consistito nell'elaborazione di una metodologia efficiente per l'acquisizione digitale e il post processing dei dati, al fine di integrarli in un unico modello multidimensionale esplorabile in tempo reale. Lo scopo è documentare elementi che accrescano la conoscenza del codice antico, come ad es. parti di testo sepolte nella legatura, senza dover smontare la legatura stessa, caratterizzando anche la natura e lo stato di conservazione chimico-fisico-biologica dei materiali attraverso indagini puntuali di tipo non distruttivo. Demo digitalizzazione:  https://tube.rsi.cnr.it/w/9QpzcMLKzrv6TEyRx1fSk6 I risultati della ricerca sono una Web App 3D, una vetrina olografica, un sito web multimediale e varie pubblicazioni scientifiche, descritte nelle altre schede People. Casi di studio: I preziosissimi manoscritti indagati sono: il De Balneis Puteolanis (ms 1474, datato probabilmente al 1258-1266);  la Divina Commedia di Dante (ms 1102, datato tra il 1325 e il 1350), il Libro d'Ore (ms 459, datato all'inizio del XV secolo), resi disponibili dalla Biblioteca Angelica ed esposti in una teca in prossimità delle installazioni virtuali di Codex, in una ideale reciproca valorizzazione. Presente anche la Biblioteca Casanatense fra i collaboratori, interessata dal progetto in una fase preliminare, per lo studio e l'analisi del codice Miscellanea (ms 59, del XV secolo) che, con i suoi molteplici materiali costitutivi, ha costituito un banco di prova e sperimentazione delle metodologie e tecnologie messe in campo.

Codex 4D: viaggio multi-disciplinare e multi-dimensionale nel manoscritto

Pietroni E;D'Annibale E;Fanini B;Ferdani D;Caruso G;Pagano A;Ronchi D;Miliani C;Schettino P;Avano FM;Amadei CF;
2023

Abstract

Il progetto Codex 4D include e interconnette più approcci disciplinari all'insegna di una metodologia globale finalizzata ad incrementare la conoscenza del codice antico, considerandone gli aspetti materici e intangibili, visibili e invisibili, storico artistici e diagnostici. Esula dalla semplice digitalizzazione dei contenuti del codice e punta sulla concezione di nuovi modelli narrativi e di rappresentazione virtuale, di strumenti di indagine e visualizzazione scientifica, con linguaggi diversificati e gradi di complessità, per i vari contesti d'uso. Obiettivi del progetto sono: 1) Creare un'esperienza multidisciplinare con il manoscritto; 2) Aumentare la percezione del manoscritto tramite ambienti di realtà virtuale; 3) Integrare e mappare sul modello3D informazioni nel campo del visibile (RGB) e dell'invisibile (IR); 4) Caratterizzare semanticamente il modello 4D e annotarlo; 5) Promuovere la ricerca nel campo della User Experience (utilità, usabilità e appagamento culturale); 6) Implementare il modello4D su piattaforma una Web3D aperta ed editabile; 7) Spingere la comunicazione scientifica verso linguaggi che sappiano suscitare emozione e motivare il pubblico alla conoscenza, tramite la Vetrina olografica per musei; 8) Migliorare i processi di interazione e condivisione tra i team di ricerca. Metodologie: Al fine di integrare e contestualizzare in uno spazio coerente tutte le informazioni relative agli elementi visibili e invisibili o nascosti negli strati sottostanti della materia, viene elaborato un modello del codice antico in 4D. Ciò è reso possibile dall'integrazione di tecniche di fotogrammetria, che impiegano immagini RGB per ottenere il modello volumetrico, e tecniche di riflettografia e termografia MIR che consentono l'acquisizione di immagini nel range del medio infrarosso a vari livelli di profondità e che vengono coerentemente allineate sul modello 3D. Sul modello vengono inoltre contestualizzati i punti di campionamento per indagini chimiche e biologiche e quelli ottenuti da varie indagini fisiche per l'individuazione dei pigmenti, queste ultime rese possibili dalla partecipazione del MOLAB. Le strumentazioni in campo sono molto diverse per caratteristiche ottiche e costruttive e per modalità operative. Pertanto un primo obiettivo del progetto è consistito nell'elaborazione di una metodologia efficiente per l'acquisizione digitale e il post processing dei dati, al fine di integrarli in un unico modello multidimensionale esplorabile in tempo reale. Lo scopo è documentare elementi che accrescano la conoscenza del codice antico, come ad es. parti di testo sepolte nella legatura, senza dover smontare la legatura stessa, caratterizzando anche la natura e lo stato di conservazione chimico-fisico-biologica dei materiali attraverso indagini puntuali di tipo non distruttivo. Demo digitalizzazione:  https://tube.rsi.cnr.it/w/9QpzcMLKzrv6TEyRx1fSk6 I risultati della ricerca sono una Web App 3D, una vetrina olografica, un sito web multimediale e varie pubblicazioni scientifiche, descritte nelle altre schede People. Casi di studio: I preziosissimi manoscritti indagati sono: il De Balneis Puteolanis (ms 1474, datato probabilmente al 1258-1266);  la Divina Commedia di Dante (ms 1102, datato tra il 1325 e il 1350), il Libro d'Ore (ms 459, datato all'inizio del XV secolo), resi disponibili dalla Biblioteca Angelica ed esposti in una teca in prossimità delle installazioni virtuali di Codex, in una ideale reciproca valorizzazione. Presente anche la Biblioteca Casanatense fra i collaboratori, interessata dal progetto in una fase preliminare, per lo studio e l'analisi del codice Miscellanea (ms 59, del XV secolo) che, con i suoi molteplici materiali costitutivi, ha costituito un banco di prova e sperimentazione delle metodologie e tecnologie messe in campo.
2023
Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale - ISPC
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Descrizione: Codex 4D: viaggio multi-disciplinare e multi-dimensionale nel manoscritto
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