Anche se il dibattito pubblico è spesso impegnato su questioni riguardanti la Salute e Sicurezza sul Lavoro, raramente vengono chiarite le motivazioni alla base degli interventi pubblici in questo campo. Tuttavia, qualsiasi intervento ha un impatto in termini di spesa pubblica o privata, che andrebbe giustificato in termini di benessere generale. Si configura un aumento della spesa pubblica quando la norma prevede incentivi o spese a ca-rico dello Stato (servizi forniti da enti pubblici, ad esempio se lo Stato si impe-gna in una campagna di informazione o formazione), mentre si configura un aumento della spesa privata quando la norma impone alle aziende o ai lavora-tori di adottare alcune contromisure sostenendone i costi (un esempio piuttosto semplice è una norma che richieda la presenza di un estintore in ogni luogo di lavoro, su responsabilità dell'azienda). L'obiettivo di questo capitolo è quello di affrontare la logica dell'intervento pubblico nella SSL applicando l'approccio tipico dell'economia pubblica alle caratteristiche della salute e della sicurezza sul lavoro. La domanda da porsi non è se gli individui preferiscano un livello più elevato di SSL - ciò è piutto-sto ovvio: come altri beni, la sicurezza ha una funzione di utilità crescente e monotona. Ciò che ci si deve chiedere è se un determinato miglioramento del-la sicurezza sia accettabile alla luce dei costi che gli individui o la società do-vrebbero sostenere per ottenerlo. In effetti, ci aspettiamo che livelli più elevati di SSL abbiano un'utilità marginale decrescente e costi crescenti (è sempre più difficile ridurre un rischio se il livello di partenza è basso), indipendentemente dalle preferenze individuali e dalle funzioni di costo. Quindi, cercare una logica per l'intervento pubblico non significa solo giu-stificarlo, ma anche capire il livello di intervento adeguato rispetto agli obietti-vi da raggiungere. È infatti nell'interesse pubblico ridurre il rischio senza cadere nella trappola dell'iper-investimento o dell'iper-regolamentazione. Questa idea di prudenza richiama i principi di Dalton (2013) sulla spesa pubblica.
Promuovere la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro: Stato o mercato?
Alessia De Santo;Elena Ragazzi;Lisa Sella
2023
Abstract
Anche se il dibattito pubblico è spesso impegnato su questioni riguardanti la Salute e Sicurezza sul Lavoro, raramente vengono chiarite le motivazioni alla base degli interventi pubblici in questo campo. Tuttavia, qualsiasi intervento ha un impatto in termini di spesa pubblica o privata, che andrebbe giustificato in termini di benessere generale. Si configura un aumento della spesa pubblica quando la norma prevede incentivi o spese a ca-rico dello Stato (servizi forniti da enti pubblici, ad esempio se lo Stato si impe-gna in una campagna di informazione o formazione), mentre si configura un aumento della spesa privata quando la norma impone alle aziende o ai lavora-tori di adottare alcune contromisure sostenendone i costi (un esempio piuttosto semplice è una norma che richieda la presenza di un estintore in ogni luogo di lavoro, su responsabilità dell'azienda). L'obiettivo di questo capitolo è quello di affrontare la logica dell'intervento pubblico nella SSL applicando l'approccio tipico dell'economia pubblica alle caratteristiche della salute e della sicurezza sul lavoro. La domanda da porsi non è se gli individui preferiscano un livello più elevato di SSL - ciò è piutto-sto ovvio: come altri beni, la sicurezza ha una funzione di utilità crescente e monotona. Ciò che ci si deve chiedere è se un determinato miglioramento del-la sicurezza sia accettabile alla luce dei costi che gli individui o la società do-vrebbero sostenere per ottenerlo. In effetti, ci aspettiamo che livelli più elevati di SSL abbiano un'utilità marginale decrescente e costi crescenti (è sempre più difficile ridurre un rischio se il livello di partenza è basso), indipendentemente dalle preferenze individuali e dalle funzioni di costo. Quindi, cercare una logica per l'intervento pubblico non significa solo giu-stificarlo, ma anche capire il livello di intervento adeguato rispetto agli obietti-vi da raggiungere. È infatti nell'interesse pubblico ridurre il rischio senza cadere nella trappola dell'iper-investimento o dell'iper-regolamentazione. Questa idea di prudenza richiama i principi di Dalton (2013) sulla spesa pubblica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.