La Nota introduttiva alla silloge "traduzioni in un giorno di vento" di Lance Henson ripercorre, a partire da un incontro con il poeta, la storia degli Cheyenne, una delle cinquecento nazioni di nativi americani. La ricostruzione è sostenuta da accurata indagine documentale e bibliografica, evidenziata nelle note a piè di pagina, e colma una lacuna nel panorama editoriale italiano, fornendo all'opera di Henson un necessario e approfondito contesto storico e socio-culturale. L'attivista e artista cheyenne racchiude in sé la memoria e il futuro dei nativi americani, proponendosi come l'anello estremo di una catena di tradizioni orali che fanno di lui una nazione, legando la sua opera alla terra. La sua parola breve, misurata per essere pronunciata, ripercorre i passi perduti, le esistenze dimenticate e la narrazione stessa del mito, che nel discorso reiterato si rigenera a nuova fondazione.
Nota introduttiva/Foreword
Isabella Maria Zoppi
2001
Abstract
La Nota introduttiva alla silloge "traduzioni in un giorno di vento" di Lance Henson ripercorre, a partire da un incontro con il poeta, la storia degli Cheyenne, una delle cinquecento nazioni di nativi americani. La ricostruzione è sostenuta da accurata indagine documentale e bibliografica, evidenziata nelle note a piè di pagina, e colma una lacuna nel panorama editoriale italiano, fornendo all'opera di Henson un necessario e approfondito contesto storico e socio-culturale. L'attivista e artista cheyenne racchiude in sé la memoria e il futuro dei nativi americani, proponendosi come l'anello estremo di una catena di tradizioni orali che fanno di lui una nazione, legando la sua opera alla terra. La sua parola breve, misurata per essere pronunciata, ripercorre i passi perduti, le esistenze dimenticate e la narrazione stessa del mito, che nel discorso reiterato si rigenera a nuova fondazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


