La Nota del traduttore che accompagna la traduzione di "Londinesi solitari" di Sam Selvon fornisce al lettore un ritratto dello scrittore caraibico, dotandolo così di un più agile accesso ai suoi temi e al contesto. Ma, soprattutto, fornisce una chiave interpretativa per avvicinarsi al linguaggio di Selvon, il creolo caraibico, quel "nation language" che prende a un tempo origine e distanza dall'in glese standard imposto dai colonizzatori, diventando veicolo di una narrazione ritmica e melodica come la ballad di un calypsonian.
Nota del traduttore
Isabella Maria Zoppi
1998
Abstract
La Nota del traduttore che accompagna la traduzione di "Londinesi solitari" di Sam Selvon fornisce al lettore un ritratto dello scrittore caraibico, dotandolo così di un più agile accesso ai suoi temi e al contesto. Ma, soprattutto, fornisce una chiave interpretativa per avvicinarsi al linguaggio di Selvon, il creolo caraibico, quel "nation language" che prende a un tempo origine e distanza dall'in glese standard imposto dai colonizzatori, diventando veicolo di una narrazione ritmica e melodica come la ballad di un calypsonian.File in questo prodotto:
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