La postfazione al volume "Il valore del patrimonio culturale per la società e le comunità, la convenzione del Consiglio d'Europa tra teoria e prassi" viene scritta dopo tre anni dalla sua pubblicazione e a due anni dalla ratifica in Italia della "Convenzione Quadro del Consiglio d'Europa sul Valore del Patrimonio Culturale per la Società" (Convenzione di Faro). È stata sviluppata partendo dai principi della Convenzione di Faro, attraverso la disamina dei documenti europei che riconoscono il patrimonio culturale e la cultura come fattori centrali nei processi di sviluppo sostenibile, alla luce della loro rilevanza per la ripartenza post pandemica. Sviluppa, inoltre, le riflessioni di quanto emerso dalle numerose occasioni di studio e confronto che sono state attivate sotto l'egida dell'Ufficio di Venezia del Consiglio d'Europa (CoE Venezia), come i convegni: "The Faro convention implementation. Heritage communities as commons: relationship, participation and well-being in a shared multidisciplinary perspective" (Napoli 16-17 dicembre 2021), a cura dell'Istituto di Ricerca su Innovazione e Servizi per lo Sviluppo (IRISS) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), del Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università Federico II e dell'Ordine Nazionale degli Psicologi, e "Ricerca e attivazione delle comunità per valorizzare il patrimonio culturale" (Napoli 17 gennaio 2020), a cura dell'IRISS CNR. Tali eventi sono stati occasioni di dialogo interdisciplinare per diffondere la Convenzione di Faro, per attivare il dibattito tra gli studiosi della Convenzione e la conoscenza e il confronto tra le "Heritage Communities". In particolare, nel convegno del 2021 si sono confrontate professionalità diverse: psicologi, architetti, sociologi, economisti, avvocati, geografi, manager sociali e culturali, ognuno dei quali ha presentato le proprie ricerche nella cornice della Convenzione di Faro . Importanti momenti di confronto tra le "Heritage Communities" sono state anche le riunioni annuali della "Rete Faro Italia", organizzate dall'Ufficio di Venezia del Consiglio d'Europa, che hanno contribuito a rilevare e mettere in connessione le differenti esperienze di gestione partecipata realizzate da associazioni, gruppi di cittadini, istituzioni pubbliche e private, ecc., che consapevolmente (o inconsapevolmente) attuano i principi della Convenzione. È stata così determinata una prospettiva transdisciplinare di studio, ricerca e attività, in cui le diverse competenze si trascendono e ampliano la loro sfera di azione attraverso il coinvolgimento e l'inclusione dei diversi attori sociali. Contemporaneamente la coesistenza di valori e attori sociali diversi ha mostrato la necessità di superare i dilemmi dell'azione collettiva che caratterizzano la conservazione, l'uso, la manutenzione e la gestione dei "cultural commons" . Si sono potute, quindi, identificare delle questioni rilevanti che possono tracciare future "rotte" di approfondimento teoriche e operative, in particolare per lo sviluppo delle "Heritage Communities", mettendo in relazione il patrimonio culturale con le caratteristiche socioculturali e psicologiche dei luoghi.

Fare Comunità: prospettive di implementazione e sviluppo transdisciplinare

Giovene di Girasole E
2023

Abstract

La postfazione al volume "Il valore del patrimonio culturale per la società e le comunità, la convenzione del Consiglio d'Europa tra teoria e prassi" viene scritta dopo tre anni dalla sua pubblicazione e a due anni dalla ratifica in Italia della "Convenzione Quadro del Consiglio d'Europa sul Valore del Patrimonio Culturale per la Società" (Convenzione di Faro). È stata sviluppata partendo dai principi della Convenzione di Faro, attraverso la disamina dei documenti europei che riconoscono il patrimonio culturale e la cultura come fattori centrali nei processi di sviluppo sostenibile, alla luce della loro rilevanza per la ripartenza post pandemica. Sviluppa, inoltre, le riflessioni di quanto emerso dalle numerose occasioni di studio e confronto che sono state attivate sotto l'egida dell'Ufficio di Venezia del Consiglio d'Europa (CoE Venezia), come i convegni: "The Faro convention implementation. Heritage communities as commons: relationship, participation and well-being in a shared multidisciplinary perspective" (Napoli 16-17 dicembre 2021), a cura dell'Istituto di Ricerca su Innovazione e Servizi per lo Sviluppo (IRISS) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), del Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università Federico II e dell'Ordine Nazionale degli Psicologi, e "Ricerca e attivazione delle comunità per valorizzare il patrimonio culturale" (Napoli 17 gennaio 2020), a cura dell'IRISS CNR. Tali eventi sono stati occasioni di dialogo interdisciplinare per diffondere la Convenzione di Faro, per attivare il dibattito tra gli studiosi della Convenzione e la conoscenza e il confronto tra le "Heritage Communities". In particolare, nel convegno del 2021 si sono confrontate professionalità diverse: psicologi, architetti, sociologi, economisti, avvocati, geografi, manager sociali e culturali, ognuno dei quali ha presentato le proprie ricerche nella cornice della Convenzione di Faro . Importanti momenti di confronto tra le "Heritage Communities" sono state anche le riunioni annuali della "Rete Faro Italia", organizzate dall'Ufficio di Venezia del Consiglio d'Europa, che hanno contribuito a rilevare e mettere in connessione le differenti esperienze di gestione partecipata realizzate da associazioni, gruppi di cittadini, istituzioni pubbliche e private, ecc., che consapevolmente (o inconsapevolmente) attuano i principi della Convenzione. È stata così determinata una prospettiva transdisciplinare di studio, ricerca e attività, in cui le diverse competenze si trascendono e ampliano la loro sfera di azione attraverso il coinvolgimento e l'inclusione dei diversi attori sociali. Contemporaneamente la coesistenza di valori e attori sociali diversi ha mostrato la necessità di superare i dilemmi dell'azione collettiva che caratterizzano la conservazione, l'uso, la manutenzione e la gestione dei "cultural commons" . Si sono potute, quindi, identificare delle questioni rilevanti che possono tracciare future "rotte" di approfondimento teoriche e operative, in particolare per lo sviluppo delle "Heritage Communities", mettendo in relazione il patrimonio culturale con le caratteristiche socioculturali e psicologiche dei luoghi.
2023
Istituto di Ricerca su Innovazione e Servizi per lo Sviluppo - IRISS
978-88-314998-3-5
Convenzione di Faro
transdiciplianreità
Cultural commons
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/458383
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