In historical times the bay of the Miseno Pen- insula formed the morphological edge of a volcanic crater of Yellow Tuff (Phlegraean Fields), where the Romans chose to build the most powerful military port infrastruc- ture in the Augustan age. The Misenum roadstead, formed by a series of inlets bordered by small promontories, was suitable for accommodating the massive Roman naval fleet (Classis Misenensis) stationed in the central Tyrrhenian Sea because it consisted of a deep natural basin that offered per- fect shelter. The military port of Misenum was active for almost five centuries, standing in the present town of Bacoli between Cape Miseno and Punta Pennata: it was bounded on the north by Punta Pennata and on the south by Pun- ta Terone, with an entrance closed between by two piers formed by arches on pilae. However, a slow phase of decline of Misenum began as a result of bradyseismic phenomena, which involved modification of the shoreline and the trans- fer of the fleet to Ravenna in the early 6th century AD. The morphological evolution of the Miseno roadstead is shown in the present day with a part of Punta Pennata no longer joined to the mainland (becoming an island) as a result of a slow erosive process of meteo-marine origin culminating in the exceptional rainfall event of November 1966.

In epoca storica la baia della Penisola di Miseno costituiva il margine morfologico di un cratere vulcanico di Tufo Giallo (Campi Flegrei), dove i Romani scelsero di realizzare la più poderosa infrastruttura por- tuale militare in età augustea. La rada di Miseno, formata da una serie di insenature bordate da piccoli promontori, era idonea ad accogliere l'imponente flotta navale romana (Classis Misenensis) di stanza nel Tirreno centrale in quanto costituita da un profondo bacino naturale che offriva un perfetto riparo. Il porto militare di Misenum fu attivo per quasi cinque secoli, sorgeva nell'attuale comune di Bacoli tra Capo Miseno e Punta Pennata: era delimitato a nord da Punta Pennata e a sud da Punta Terone, con un ingres- so chiuso da due moli formati da arcate su pilae. Tuttavia iniziò una lenta fase di declino di Misenum a seguito dei fenomeni bradisismici, che comportarono modificazione della linea di riva ed il trasferimento della flotta a Ravenna agli inizi del VI sec. d.C. L'evoluzione morfologica della rada di Miseno si mostra ai giorni odierni con una parte di punta Pennata non più unita alla terraferma (divenuta isola) a seguito di un lento processo erosivo di origine meteo-marino culminato con l'evento piovoso ecceziona- le del novembre 1966.

Evoluzione del paesaggio costiero della Penisola di Miseno (Campi Flegrei, Campania). Evolution of the coastal landscape of the Miseno Peninsula (Campi Flegrei, Campania).

SOMMA R;
2023

Abstract

In historical times the bay of the Miseno Pen- insula formed the morphological edge of a volcanic crater of Yellow Tuff (Phlegraean Fields), where the Romans chose to build the most powerful military port infrastruc- ture in the Augustan age. The Misenum roadstead, formed by a series of inlets bordered by small promontories, was suitable for accommodating the massive Roman naval fleet (Classis Misenensis) stationed in the central Tyrrhenian Sea because it consisted of a deep natural basin that offered per- fect shelter. The military port of Misenum was active for almost five centuries, standing in the present town of Bacoli between Cape Miseno and Punta Pennata: it was bounded on the north by Punta Pennata and on the south by Pun- ta Terone, with an entrance closed between by two piers formed by arches on pilae. However, a slow phase of decline of Misenum began as a result of bradyseismic phenomena, which involved modification of the shoreline and the trans- fer of the fleet to Ravenna in the early 6th century AD. The morphological evolution of the Miseno roadstead is shown in the present day with a part of Punta Pennata no longer joined to the mainland (becoming an island) as a result of a slow erosive process of meteo-marine origin culminating in the exceptional rainfall event of November 1966.
2023
In epoca storica la baia della Penisola di Miseno costituiva il margine morfologico di un cratere vulcanico di Tufo Giallo (Campi Flegrei), dove i Romani scelsero di realizzare la più poderosa infrastruttura por- tuale militare in età augustea. La rada di Miseno, formata da una serie di insenature bordate da piccoli promontori, era idonea ad accogliere l'imponente flotta navale romana (Classis Misenensis) di stanza nel Tirreno centrale in quanto costituita da un profondo bacino naturale che offriva un perfetto riparo. Il porto militare di Misenum fu attivo per quasi cinque secoli, sorgeva nell'attuale comune di Bacoli tra Capo Miseno e Punta Pennata: era delimitato a nord da Punta Pennata e a sud da Punta Terone, con un ingres- so chiuso da due moli formati da arcate su pilae. Tuttavia iniziò una lenta fase di declino di Misenum a seguito dei fenomeni bradisismici, che comportarono modificazione della linea di riva ed il trasferimento della flotta a Ravenna agli inizi del VI sec. d.C. L'evoluzione morfologica della rada di Miseno si mostra ai giorni odierni con una parte di punta Pennata non più unita alla terraferma (divenuta isola) a seguito di un lento processo erosivo di origine meteo-marino culminato con l'evento piovoso ecceziona- le del novembre 1966.
Campi Flegrei
Tufo Giallo
Bradisismo
Misenum
Pilae.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/458458
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact