L'intervento intende presentare un caso pilota che mira a restituire la valutazione degli impatti sociali della cultura e della creatività sulle persone con disabilità acquisita, con precipuo riferimento ai modelli ostetrici settecenteschi in terracotta realizzati dallo scultore bolognese Giovan Battista Manfredini (1742-1789), conservati presso il Museo Ostetrico dell'Università di Modena e Reggio Emilia. L'intento della ricerca è proseguire con un secondo caso pilota riservato alla misurazione degli impatti generati dalla fruizione dei modelli ostetrici in cera realizzati dallo stesso scultore per l'Università di Roma e conservati presso la sala Flaiani del Museo di Arte Sanitaria di Roma. Il campione preso in esame è costituito da 10 adulti con gravi disabilità acquisite ospitati in un centro residenziale a Modena (Centro Pegaso, Cooperativa Gulliver, Comune di Modena). Il design della ricerca rispetta i principi etici e include l'anonimizzazione. Tutti i partecipanti hanno aderito alla ricerca firmando il consenso informato per la partecipazione. La ricerca ha previsto un percorso di co-progettazione: i primi incontri sono stati dedicati alla descrizione delle sculture ostetriche per stimolare dialoghi, riflessioni e creatività dei partecipanti per poi guidarli alla scrittura di testi e all'elaborazione di disegni e opere tridimensionali. Le attività sono in progress e procedono con incontri settimanali nel corso dei quali i partecipanti sviluppano i progetti creativi con l'arteterapeuta e i caregiver, restituendo ai ricercatori le narrazioni intorno ai significati attribuiti, alle emozioni che scaturiscono dall'esperienza, al sistema di relazione che s'instaura tra partecipanti, caregiver e ricercatori stessi. La valutazione degli impatti sociali dell'esperienza culturale prevede un approccio misto (mixed research) con un design integrato di analisi qualitativa e quantitativa per valutare l'impatto della fruizione e la partecipazione culturale sul benessere delle persone. L'approccio qualitativo si avvale di interviste in profondità e focus group con analisi del discorso condotta mediante il software di elaborazione semantica Atlas-Ti. Per la fase quantitative preliminary si prevede l'uso del toolkit RADAR sviluppato dall'Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale (ISPC) del CNR per la valutazione del benessere e del senso di connessione con l'arte e il patrimonio culturale.
COME MISURARE E VALUTARE GLI IMPATTI SOCIALI DI CULTURA E CREATIVITÀ CON STRUMENTI INCLUSIVI
Uboldi S;Marasco A;
2023
Abstract
L'intervento intende presentare un caso pilota che mira a restituire la valutazione degli impatti sociali della cultura e della creatività sulle persone con disabilità acquisita, con precipuo riferimento ai modelli ostetrici settecenteschi in terracotta realizzati dallo scultore bolognese Giovan Battista Manfredini (1742-1789), conservati presso il Museo Ostetrico dell'Università di Modena e Reggio Emilia. L'intento della ricerca è proseguire con un secondo caso pilota riservato alla misurazione degli impatti generati dalla fruizione dei modelli ostetrici in cera realizzati dallo stesso scultore per l'Università di Roma e conservati presso la sala Flaiani del Museo di Arte Sanitaria di Roma. Il campione preso in esame è costituito da 10 adulti con gravi disabilità acquisite ospitati in un centro residenziale a Modena (Centro Pegaso, Cooperativa Gulliver, Comune di Modena). Il design della ricerca rispetta i principi etici e include l'anonimizzazione. Tutti i partecipanti hanno aderito alla ricerca firmando il consenso informato per la partecipazione. La ricerca ha previsto un percorso di co-progettazione: i primi incontri sono stati dedicati alla descrizione delle sculture ostetriche per stimolare dialoghi, riflessioni e creatività dei partecipanti per poi guidarli alla scrittura di testi e all'elaborazione di disegni e opere tridimensionali. Le attività sono in progress e procedono con incontri settimanali nel corso dei quali i partecipanti sviluppano i progetti creativi con l'arteterapeuta e i caregiver, restituendo ai ricercatori le narrazioni intorno ai significati attribuiti, alle emozioni che scaturiscono dall'esperienza, al sistema di relazione che s'instaura tra partecipanti, caregiver e ricercatori stessi. La valutazione degli impatti sociali dell'esperienza culturale prevede un approccio misto (mixed research) con un design integrato di analisi qualitativa e quantitativa per valutare l'impatto della fruizione e la partecipazione culturale sul benessere delle persone. L'approccio qualitativo si avvale di interviste in profondità e focus group con analisi del discorso condotta mediante il software di elaborazione semantica Atlas-Ti. Per la fase quantitative preliminary si prevede l'uso del toolkit RADAR sviluppato dall'Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale (ISPC) del CNR per la valutazione del benessere e del senso di connessione con l'arte e il patrimonio culturale.File | Dimensione | Formato | |
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