Nell'ambito del progetto regionale multidisciplinare "Recupero del Germoplasma Viticolo Pugliese" (Re.Ge.Vi.P.) volto alla valorizzazione e conservazione del germoplasma autoctono, sono state prodotte Fonti Primarie appartenenti a 105 varietà di vite di uva da tavola e da vino. Più di mille accessioni sono state recuperate all'interno del territorio regionale in un'area estesa per oltre 400 Km. Il materiale vegetale recuperato è stato sottoposto ad accertamenti sanitari; oltre l'85% è risultato infetto da uno o più virus, alcuni fino a 5, tra quelli contemplati nei disciplinari di produzione del materiale di propagazione della vite (DM 07/07/2006 e DM 24/06/2008). Le piante infette sono state avviate ad un programma di risanamento al fine di rendere lo stato sanitario conforme alla normativa vigente. In base agli agenti virali presenti, sono stati applicati i protocolli di risanamento già sperimentati attraverso l'uso della termoterapia in vitro e/o in vivo e della coltura di apici meristematici. Le giovani plantule prodotte sono state saggiate mediante test molecolari (RT-PCR) per verificarne lo stato sanitario; quelle risultate sane, sono state sottoposte ad un secondo saggio diagnostico a distanza di circa 5-6 mesi dal primo per confermare l'assenza degli agenti virali presenti sulla pianta madre. Un'altra verifica, sempre mediante saggio RT-PCR, è stata effettuata ad oltre 2 anni d'età. Le Fonti primarie, così costituite, sono conservate in serra a rete a prova d'insetto per escludere future reinfezioni.
Produzione di Fonti primarie di vitigni autoctoni pugliesi
Antonia Campanale;Pier Federico Lanotte;
2022
Abstract
Nell'ambito del progetto regionale multidisciplinare "Recupero del Germoplasma Viticolo Pugliese" (Re.Ge.Vi.P.) volto alla valorizzazione e conservazione del germoplasma autoctono, sono state prodotte Fonti Primarie appartenenti a 105 varietà di vite di uva da tavola e da vino. Più di mille accessioni sono state recuperate all'interno del territorio regionale in un'area estesa per oltre 400 Km. Il materiale vegetale recuperato è stato sottoposto ad accertamenti sanitari; oltre l'85% è risultato infetto da uno o più virus, alcuni fino a 5, tra quelli contemplati nei disciplinari di produzione del materiale di propagazione della vite (DM 07/07/2006 e DM 24/06/2008). Le piante infette sono state avviate ad un programma di risanamento al fine di rendere lo stato sanitario conforme alla normativa vigente. In base agli agenti virali presenti, sono stati applicati i protocolli di risanamento già sperimentati attraverso l'uso della termoterapia in vitro e/o in vivo e della coltura di apici meristematici. Le giovani plantule prodotte sono state saggiate mediante test molecolari (RT-PCR) per verificarne lo stato sanitario; quelle risultate sane, sono state sottoposte ad un secondo saggio diagnostico a distanza di circa 5-6 mesi dal primo per confermare l'assenza degli agenti virali presenti sulla pianta madre. Un'altra verifica, sempre mediante saggio RT-PCR, è stata effettuata ad oltre 2 anni d'età. Le Fonti primarie, così costituite, sono conservate in serra a rete a prova d'insetto per escludere future reinfezioni.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.