Oggi soltanto pochi paesi continuano ad accumulare ricchezza, mentre la maggior parte della popolazione mondiale vive al di sotto della soglia di povertà. Erik S. Reinert ricostruisce con rigore i meccanismi che hanno portato a questo «sviluppo del sottosviluppo» attraverso un'innovativa analisi della storia economica globale, e dimostra che gli Stati più ricchi hanno prosperato grazie a una combinazione di interventi governativi, protezionismo e investimenti strategici. È così che adesso il Primo Mondo può godere dei benefici del libero scambio, che - al contrario di quanto sostiene l'economia neoclassica - non è la soluzione naturale alla povertà, ma un lusso che solo in pochi possono concedersi. Per un mondo più equo è importante riuscire a ridurre il divario tra teoria e realtà; abbandonare quindi l'idea che l'armonia economica sia un risultato automatico, per tornare invece a politiche consapevoli e adeguate alle specificità e alle esigenze di ogni paese
Come pochi paesi sono diventati ricchi e perché gli altri rimangono poveri
2023
Abstract
Oggi soltanto pochi paesi continuano ad accumulare ricchezza, mentre la maggior parte della popolazione mondiale vive al di sotto della soglia di povertà. Erik S. Reinert ricostruisce con rigore i meccanismi che hanno portato a questo «sviluppo del sottosviluppo» attraverso un'innovativa analisi della storia economica globale, e dimostra che gli Stati più ricchi hanno prosperato grazie a una combinazione di interventi governativi, protezionismo e investimenti strategici. È così che adesso il Primo Mondo può godere dei benefici del libero scambio, che - al contrario di quanto sostiene l'economia neoclassica - non è la soluzione naturale alla povertà, ma un lusso che solo in pochi possono concedersi. Per un mondo più equo è importante riuscire a ridurre il divario tra teoria e realtà; abbandonare quindi l'idea che l'armonia economica sia un risultato automatico, per tornare invece a politiche consapevoli e adeguate alle specificità e alle esigenze di ogni paeseI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


