A partire dal 2010 Inail promuove bandi di finanziamento a fondo perduto, i Bandi ISI, con la finalità di "incentivare le imprese a realizzare progetti per il miglioramento documentato delle condizioni di salute e di sicurezza dei lavo-ratori rispetto alla condizioni preesistenti". Accanto ad essi, negli anni, sono stati emanati ulteriori bandi dedicati a settori specifici: il Bando Fipit emesso nel 2014 e i due Bandi ISI Agricoltura emessi nel 2016 e nel 2019-2020. Il Bando Fipit 2014 si poneva l'obiettivo di finanziare "le piccole e micro im-prese operanti nei settori dell'agricoltura, dell'edilizia, dell'estrazione e lavo-razione dei materiali lapidei, per la realizzazione di progetti di innovazione tecnologica mirati al miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro"; il Bando Agricoltura 2016 era finalizzato a "incentivare le microimprese e le piccole imprese operanti nel settore della produzione agri-cola primaria dei prodotti agricoli per l'acquisto o il noleggio con patto di acquisto di trattori agricoli o forestali o di macchine agricole e forestali, ca-ratterizzati da soluzioni innovative per l'abbattimento delle emissioni la ridu-zione del rischio rumore, il miglioramento del rendimento e della sostenibilità globali delle aziende agricole". Infine, il Bando ISI Agricoltura 2019-2020 ha avuto l'obiettivo di incoraggiare "le micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli all'acquisto di nuovi macchinari ed attrezzature di lavoro caratterizzati da soluzioni innovative per abbattere in misura significativa le emissioni inquinanti e, in concomitanza, conseguire la riduzione del livello di rumorosità o del rischio infortunistico o di quello derivante dallo svolgimento di operazioni manuali"; gli acquisti dovevano soddisfare inoltre un ulteriore obiettivo: "migliorare il rendimento e la sostenibilità globali dell'azienda agricola, in particolare mediante una riduzione dei costi di produzione, il miglioramento e la riconversione della produzione, il miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori". Nel tempo i Bandi ISI, pur mantenendo inalterate premesse e obiettivi, sono divenuti sempre più puntuali e articolati, acquisendo una struttura ramificata in assi di finanziamento specifici e sub assi. Ciascuna annualità ha beneficiato inoltre di diversa copertura finanziaria e di differente percentuale di finanziamento. Al fine di mostrarne il percorso in questo capitolo i bandi sono presentati longitudinalmente, mostrandone le peculiarità. Lo scopo di questo capitolo è quello di fungere da riferimento e documentazione per i successivi capitoli che approfondiscono l'implementazione di questo dispositivo, evidenziandone tra l'altro il miglioramento continuo. Si forniscono altresì alcuni commenti sugli andamenti mostrati. I Bandi ISI rappresentano il più longevo e consistente esperimento di incentivazione nel campo della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Nel corso di un decennio i bandi hanno mantenuto una coerenza di finalità e procedurale forte: con l'esclusione del primo anno, gestito in modo leggermente diverso, si è sempre adottato il meccanismo del Click Day, preceduto da una fase di accreditamento online piuttosto intuitiva e seguito dall'invio della proposta progettuale completa e della documentazione a supporto solo per le imprese selezionate. Questa procedura alleggerisce notevolmente sia l'onere implementativo da parte dell'ente gestore del Bando (Inail), sia l'onere procedurale per l'impresa proponente. Questo spiega il grande successo di questa politica, comparabile solo alla legge Sabatini, norma finalizzata a incentivare gli inve-stimenti industriali e mirante all'ammodernamento del sistema industriale. A-che in quel caso le principali carte vincenti sono state la semplicità procedurale e la coerenza temporale dell'intervento. L'importanza della coerenza temporale per il successo dell'intervento (numero e tipo di imprese partecipanti, che non coincide però necessariamente con la sua efficacia) è mostrata anche dal crollo degli indicatori di performance dopo l'anno 2015 (si veda anche capitolo III.2), quando i Bandi vengono notevolmente modificati rispetto alle esperienze precedenti. Il secondo elemento di coerenza è rappresentato dalla scelta di coprire con un finanziamento a fondo perduto una quota consistente del costo sostenuto per realizzare investimenti che portino a un miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza, ancorché associati ad altri benefici per l'impresa. La possibilità di utilizzare i fondi dei bandi per rinnovare il parco macchine o altre strutture aziendali è stato sicuramente un fattore di grande incentivazione, che ha inoltre avuto il pregio di evidenziare due elementi fondamentali per la cul-tura della sicurezza: 1. sicurezza e produttività vanno affrontate congiuntamente; 2. in sicurezza si investe. In un siffatto quadro di generale coerenza, si osservano numerosi cambiamenti, attuati in ottica di miglioramento continuo e che questo capitolo ha descritto nel dettaglio. I principali cambiamenti hanno riguardato: oI termini dell'incentivazione: (importi massimi e quote massime finanziabili, che sono stati dapprima innalzati in modo generalizzato, poi ridotti per alcune tipologie). oI target: settori, tipologie di imprese, intercettate o esplicitamente con bandi appositi (es, bandi per settori particolari, bandi per giovani agricoltori) oppure attraverso i criteri di ammissione. oI tipi di investimenti finanziabili (acquisto di macchinari, sostituzione amianto, formazione o modelli di gestione). oI meccanismi e i processi di implementazione. Questo cambiamento, ampiamente descritto nel capitolo, risulta meno visibile a chi osservi dall'esterno, ma resta osservabile attraverso i suoi outcome (come verrà argomentato nel capitolo III.2). oL'entità e la ripartizione delle risorse. Molto spazio è stato dedicato all'analisi degli input finanziari, i cui cambiamenti rispondono a scelte strategiche connesse alle linee di indirizzo istituzionali. Tutte queste azioni sono state messe in campo con un duplice obiettivo: quello di riuscire a raggiungere gli ambiti caratterizzati da maggior rischio e resistenza al cambiamento, e quello di migliorare la performance amministrativa dell'intervento facendo tesoro dell'esperienza dei bandi precedenti. Dal punto di vista del policy maker avere coscienza dei cambiamenti realizzati nel tempo è utile per meglio realizzare la programmazione futura basandosi sulle eviden-ze raccolte. Dal punto di vista valutativo queste informazioni sono fondamen-tali per comprendere gli output (numero e tipologia di imprese raggiunte, tassi di successo) e anche gli outcome.

Analisi diacronica delle iniziative ISI

Arianna Radin;Thu Nga Le
2023

Abstract

A partire dal 2010 Inail promuove bandi di finanziamento a fondo perduto, i Bandi ISI, con la finalità di "incentivare le imprese a realizzare progetti per il miglioramento documentato delle condizioni di salute e di sicurezza dei lavo-ratori rispetto alla condizioni preesistenti". Accanto ad essi, negli anni, sono stati emanati ulteriori bandi dedicati a settori specifici: il Bando Fipit emesso nel 2014 e i due Bandi ISI Agricoltura emessi nel 2016 e nel 2019-2020. Il Bando Fipit 2014 si poneva l'obiettivo di finanziare "le piccole e micro im-prese operanti nei settori dell'agricoltura, dell'edilizia, dell'estrazione e lavo-razione dei materiali lapidei, per la realizzazione di progetti di innovazione tecnologica mirati al miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro"; il Bando Agricoltura 2016 era finalizzato a "incentivare le microimprese e le piccole imprese operanti nel settore della produzione agri-cola primaria dei prodotti agricoli per l'acquisto o il noleggio con patto di acquisto di trattori agricoli o forestali o di macchine agricole e forestali, ca-ratterizzati da soluzioni innovative per l'abbattimento delle emissioni la ridu-zione del rischio rumore, il miglioramento del rendimento e della sostenibilità globali delle aziende agricole". Infine, il Bando ISI Agricoltura 2019-2020 ha avuto l'obiettivo di incoraggiare "le micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli all'acquisto di nuovi macchinari ed attrezzature di lavoro caratterizzati da soluzioni innovative per abbattere in misura significativa le emissioni inquinanti e, in concomitanza, conseguire la riduzione del livello di rumorosità o del rischio infortunistico o di quello derivante dallo svolgimento di operazioni manuali"; gli acquisti dovevano soddisfare inoltre un ulteriore obiettivo: "migliorare il rendimento e la sostenibilità globali dell'azienda agricola, in particolare mediante una riduzione dei costi di produzione, il miglioramento e la riconversione della produzione, il miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori". Nel tempo i Bandi ISI, pur mantenendo inalterate premesse e obiettivi, sono divenuti sempre più puntuali e articolati, acquisendo una struttura ramificata in assi di finanziamento specifici e sub assi. Ciascuna annualità ha beneficiato inoltre di diversa copertura finanziaria e di differente percentuale di finanziamento. Al fine di mostrarne il percorso in questo capitolo i bandi sono presentati longitudinalmente, mostrandone le peculiarità. Lo scopo di questo capitolo è quello di fungere da riferimento e documentazione per i successivi capitoli che approfondiscono l'implementazione di questo dispositivo, evidenziandone tra l'altro il miglioramento continuo. Si forniscono altresì alcuni commenti sugli andamenti mostrati. I Bandi ISI rappresentano il più longevo e consistente esperimento di incentivazione nel campo della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Nel corso di un decennio i bandi hanno mantenuto una coerenza di finalità e procedurale forte: con l'esclusione del primo anno, gestito in modo leggermente diverso, si è sempre adottato il meccanismo del Click Day, preceduto da una fase di accreditamento online piuttosto intuitiva e seguito dall'invio della proposta progettuale completa e della documentazione a supporto solo per le imprese selezionate. Questa procedura alleggerisce notevolmente sia l'onere implementativo da parte dell'ente gestore del Bando (Inail), sia l'onere procedurale per l'impresa proponente. Questo spiega il grande successo di questa politica, comparabile solo alla legge Sabatini, norma finalizzata a incentivare gli inve-stimenti industriali e mirante all'ammodernamento del sistema industriale. A-che in quel caso le principali carte vincenti sono state la semplicità procedurale e la coerenza temporale dell'intervento. L'importanza della coerenza temporale per il successo dell'intervento (numero e tipo di imprese partecipanti, che non coincide però necessariamente con la sua efficacia) è mostrata anche dal crollo degli indicatori di performance dopo l'anno 2015 (si veda anche capitolo III.2), quando i Bandi vengono notevolmente modificati rispetto alle esperienze precedenti. Il secondo elemento di coerenza è rappresentato dalla scelta di coprire con un finanziamento a fondo perduto una quota consistente del costo sostenuto per realizzare investimenti che portino a un miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza, ancorché associati ad altri benefici per l'impresa. La possibilità di utilizzare i fondi dei bandi per rinnovare il parco macchine o altre strutture aziendali è stato sicuramente un fattore di grande incentivazione, che ha inoltre avuto il pregio di evidenziare due elementi fondamentali per la cul-tura della sicurezza: 1. sicurezza e produttività vanno affrontate congiuntamente; 2. in sicurezza si investe. In un siffatto quadro di generale coerenza, si osservano numerosi cambiamenti, attuati in ottica di miglioramento continuo e che questo capitolo ha descritto nel dettaglio. I principali cambiamenti hanno riguardato: oI termini dell'incentivazione: (importi massimi e quote massime finanziabili, che sono stati dapprima innalzati in modo generalizzato, poi ridotti per alcune tipologie). oI target: settori, tipologie di imprese, intercettate o esplicitamente con bandi appositi (es, bandi per settori particolari, bandi per giovani agricoltori) oppure attraverso i criteri di ammissione. oI tipi di investimenti finanziabili (acquisto di macchinari, sostituzione amianto, formazione o modelli di gestione). oI meccanismi e i processi di implementazione. Questo cambiamento, ampiamente descritto nel capitolo, risulta meno visibile a chi osservi dall'esterno, ma resta osservabile attraverso i suoi outcome (come verrà argomentato nel capitolo III.2). oL'entità e la ripartizione delle risorse. Molto spazio è stato dedicato all'analisi degli input finanziari, i cui cambiamenti rispondono a scelte strategiche connesse alle linee di indirizzo istituzionali. Tutte queste azioni sono state messe in campo con un duplice obiettivo: quello di riuscire a raggiungere gli ambiti caratterizzati da maggior rischio e resistenza al cambiamento, e quello di migliorare la performance amministrativa dell'intervento facendo tesoro dell'esperienza dei bandi precedenti. Dal punto di vista del policy maker avere coscienza dei cambiamenti realizzati nel tempo è utile per meglio realizzare la programmazione futura basandosi sulle eviden-ze raccolte. Dal punto di vista valutativo queste informazioni sono fondamen-tali per comprendere gli output (numero e tipologia di imprese raggiunte, tassi di successo) e anche gli outcome.
2023
Istituto di Ricerca sulla Crescita Economica Sostenibile - IRCrES
979-12-211-0129-4
Bandi ISI salute e sicurezza sui luoghi di lavoro
Inail
analisi diacronica
valutazione di processo
analisi dell'implementazione
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/465028
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