L'analisi dell'impatto di un intervento o di un programma pubblico costi-tuisce sicuramente una delle sfide cognitive più interessanti per il policymaker. Essa rappresenta infatti il momento in cui tutto il lavoro fatto per concepire ed attuare l'in¬tervento trova la sanzione finale rispetto alla sua efficacia. L'affermazione dell'approccio controfattuale, ad oggi considerato una sorta di gold standard nel mondo della valutazione, ha portato ad un elevato livello di perfezionamento degli strumenti metodologici per valutare gli effetti e ha ulte-riormente contribuito ad affermarne la rilevanza, oscurando in parte il ruolo di altri possibili interventi valutativi come l'analisi dei processi di implementazione. Quest'ultima tuttavia rappresenta un indispensabile complemento alla valutazione d'impatto, cui fornisce elementi di conoscenza fondamentali per una più corretta analisi degli effetti. Il disegno di valutazione dei Bandi ISI ha rispettato tale indicazione, prevedendo l'esecuzione di specifiche attività di analisi in questo campo. I Bandi ISI sono gestiti attraverso una procedura che si compone di molte fasi, ciascuna con la sua funzione. L'obiettivo di tale articolato processo è quello di semplificare l'accesso al bando per una vasta platea di imprese. È infatti noto come molti meccanismi di incentivazione non riescano ad esplicare i loro benefici a causa della complessità della documentazione che occorre produrre; questo potrebbe diventare un problema insormontabile nel caso delle imprese piccole e piccolissime, che sono il target principale dei Bandi ISI e che non dispongono né del personale né della cultura organizzativa necessaria per istruire dossier complessi. Il meccanismo del Click Day permette di richiedere l'onere degli approfondimenti solo alle imprese selezionate e che, quindi, hanno acquisito il diritto ad accedere al finanziamento. Questa relativa facilità della parte iniziale della procedura (unita all'appetibilità di un finanziamento a fondo perduto fino al 65% dell'importo investito) è stata una delle chiavi dell'enorme successo - forse perfino inizialmente inatteso, come mostra l'esiguità dei fondi allocati al primo bando 2010 - di questo meccanismo di incentivazione. Parallelamente, questo meccanismo riduce notevolmente l'onere della veri-fica della documentazione in carico agli uffici Inail. Tra il 2011 e il 2018 sono arrivate in media 24.217 domande all'anno; con numeri così elevati, istituire un meccanismo di gestione dei bandi a graduatoria implicherebbe di verificare un numero grandissimo di progetti, rendendo probabilmente l'iniziativa non sostenibile per le strutture Inail. Nella lunga sequenza di fasi che intercorrono fra la prima manifestazione di interesse da parte dell'impresa e la liquidazione del finanziamento, il pro-cesso lascia indietro una quota non trascurabile di imprese. Ciò si verifica principalmente al¬l'inizio e alla fine del processo. L'insieme delle imprese che, pur essendo state selezionate per il finanziamento, non arrivano alla liquida-zione finale costituisce il fenomeno dell'attrito. L'attrito ha diverse origini, sostanzialmente riconducibili all'abbandono da parte dell'impresa o alla boc-ciatura da parte di Inail durante le due fasi di verifica iniziale o finale. In questo capitolo si è presentata un'inedita tassonomia delle imprese che partecipano ai Bandi ISI in grado di mostrare, per le imprese non liquidate, in quale fase siano uscite dal processo. La tassonomia permette, con il solo utilizzo della base dati amministrativa dei bandi, di attribuire a ogni impresa un'unica etichetta (Tabella 1). Si ottiene così la possibilità di calcolare facil-mente delle macrocategorie e degli indicatori di monitoraggio (rispettiva-mente Tabella 2 e 3) che descrivono il processo. Sia le macrocategorie sia gli indicatori possono essere utilizzati per analizzare le variazioni rispetto al tem-po (in particolare a seguito di rilevanti decisioni strategiche che mutino il funzionamento dei Bandi ISI), nello spazio (notevoli scostamenti di una regione rispetto alla media nazionale possono evidenziare l'esigenza di aggiustamenti specifici nel bando regionale), per asse o per tipologia di beneficiario. Nasce a questo punto l'esigenza di una futura direzione di ricerca, di un approfondimento che indaghi le cause di ogni tipologia di attrito. Tale indagine non può però essere effettuata basandosi sulle sole informazioni contenute nel data-base amministrativo; essa richiede il ricorso a fonti esterne o addirit-tura indagini di campo specifiche. D'altronde solo una comprensione delle cause dell'attrito può indirizzare Inail nelle azioni per migliorare la situazione. Queste azioni dovrebbero concentrarsi soprattutto su quelle modifiche che sono nell'ambito di azione dell'Istituto e che non aggravino troppo le procedure a carico delle imprese e delle strutture periferiche che gestiscono il bando.

Monitoraggio e valutazione dei Bandi ISI: una tassonomia delle imprese

Alfonso Langastro;Lisa Sella;Igor Benati
2023

Abstract

L'analisi dell'impatto di un intervento o di un programma pubblico costi-tuisce sicuramente una delle sfide cognitive più interessanti per il policymaker. Essa rappresenta infatti il momento in cui tutto il lavoro fatto per concepire ed attuare l'in¬tervento trova la sanzione finale rispetto alla sua efficacia. L'affermazione dell'approccio controfattuale, ad oggi considerato una sorta di gold standard nel mondo della valutazione, ha portato ad un elevato livello di perfezionamento degli strumenti metodologici per valutare gli effetti e ha ulte-riormente contribuito ad affermarne la rilevanza, oscurando in parte il ruolo di altri possibili interventi valutativi come l'analisi dei processi di implementazione. Quest'ultima tuttavia rappresenta un indispensabile complemento alla valutazione d'impatto, cui fornisce elementi di conoscenza fondamentali per una più corretta analisi degli effetti. Il disegno di valutazione dei Bandi ISI ha rispettato tale indicazione, prevedendo l'esecuzione di specifiche attività di analisi in questo campo. I Bandi ISI sono gestiti attraverso una procedura che si compone di molte fasi, ciascuna con la sua funzione. L'obiettivo di tale articolato processo è quello di semplificare l'accesso al bando per una vasta platea di imprese. È infatti noto come molti meccanismi di incentivazione non riescano ad esplicare i loro benefici a causa della complessità della documentazione che occorre produrre; questo potrebbe diventare un problema insormontabile nel caso delle imprese piccole e piccolissime, che sono il target principale dei Bandi ISI e che non dispongono né del personale né della cultura organizzativa necessaria per istruire dossier complessi. Il meccanismo del Click Day permette di richiedere l'onere degli approfondimenti solo alle imprese selezionate e che, quindi, hanno acquisito il diritto ad accedere al finanziamento. Questa relativa facilità della parte iniziale della procedura (unita all'appetibilità di un finanziamento a fondo perduto fino al 65% dell'importo investito) è stata una delle chiavi dell'enorme successo - forse perfino inizialmente inatteso, come mostra l'esiguità dei fondi allocati al primo bando 2010 - di questo meccanismo di incentivazione. Parallelamente, questo meccanismo riduce notevolmente l'onere della veri-fica della documentazione in carico agli uffici Inail. Tra il 2011 e il 2018 sono arrivate in media 24.217 domande all'anno; con numeri così elevati, istituire un meccanismo di gestione dei bandi a graduatoria implicherebbe di verificare un numero grandissimo di progetti, rendendo probabilmente l'iniziativa non sostenibile per le strutture Inail. Nella lunga sequenza di fasi che intercorrono fra la prima manifestazione di interesse da parte dell'impresa e la liquidazione del finanziamento, il pro-cesso lascia indietro una quota non trascurabile di imprese. Ciò si verifica principalmente al¬l'inizio e alla fine del processo. L'insieme delle imprese che, pur essendo state selezionate per il finanziamento, non arrivano alla liquida-zione finale costituisce il fenomeno dell'attrito. L'attrito ha diverse origini, sostanzialmente riconducibili all'abbandono da parte dell'impresa o alla boc-ciatura da parte di Inail durante le due fasi di verifica iniziale o finale. In questo capitolo si è presentata un'inedita tassonomia delle imprese che partecipano ai Bandi ISI in grado di mostrare, per le imprese non liquidate, in quale fase siano uscite dal processo. La tassonomia permette, con il solo utilizzo della base dati amministrativa dei bandi, di attribuire a ogni impresa un'unica etichetta (Tabella 1). Si ottiene così la possibilità di calcolare facil-mente delle macrocategorie e degli indicatori di monitoraggio (rispettiva-mente Tabella 2 e 3) che descrivono il processo. Sia le macrocategorie sia gli indicatori possono essere utilizzati per analizzare le variazioni rispetto al tem-po (in particolare a seguito di rilevanti decisioni strategiche che mutino il funzionamento dei Bandi ISI), nello spazio (notevoli scostamenti di una regione rispetto alla media nazionale possono evidenziare l'esigenza di aggiustamenti specifici nel bando regionale), per asse o per tipologia di beneficiario. Nasce a questo punto l'esigenza di una futura direzione di ricerca, di un approfondimento che indaghi le cause di ogni tipologia di attrito. Tale indagine non può però essere effettuata basandosi sulle sole informazioni contenute nel data-base amministrativo; essa richiede il ricorso a fonti esterne o addirit-tura indagini di campo specifiche. D'altronde solo una comprensione delle cause dell'attrito può indirizzare Inail nelle azioni per migliorare la situazione. Queste azioni dovrebbero concentrarsi soprattutto su quelle modifiche che sono nell'ambito di azione dell'Istituto e che non aggravino troppo le procedure a carico delle imprese e delle strutture periferiche che gestiscono il bando.
2023
Istituto di Ricerca sulla Crescita Economica Sostenibile - IRCrES
979-12-211-0129-4
salute e sicurezza sui luoghi di lavoro
valutazione di processo
analisi dell'implementazione
valutazione delle politiche
bandi ISI
Inail
indicatori di monitoraggio
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/465029
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