L’Heritage Building Information Modeling è ormai adottato comunemente nei processi e nelle attività di indagine, progetto e intervento nell’ambito del patrimonio storico-architettonico, al fine di integrare la rappresentazione geometrica del manufatto con informazioni relative ad altre aree conoscitive. Progressivamente, però, diversi limiti stanno emergendo riguardo la sua effettiva capacità di gestire a pieno la complessità della conoscenza necessaria alla piena comprensione dell’organismo edilizio, e di rispondere ai requisiti informativi delle varie attività che compongo- no il processo di indagine e recupero. In questo contesto, il nostro lavoro si concentra sullo svi- luppo di un approccio digitale più flessibile alla rappresentazione della conoscenza nel costruito storico – definito Open-ArcH – che si basa sull’integrazione di un ambiente BIM con le tecniche dei database a grafo e che punta ad una maggiore rispondenza ai requisiti informativi dei processi di indagine e recupero del costruito storico. Open-ArcH si pone due obiettivi principali: 1) sup- portare la formalizzazione di semantica complessa necessaria alla documentazione efficace del manufatto e 2) garantire flessibilità e accessibilità della base di conoscenza, al fine di garantire un ambiente collaborativo in cui i diversi specialisti coinvolti nel processo possano contribuire alla rappresentazione coerente e consistente del manufatto e della sua complessità. Il modello Open-ArcH è poi integrato in via sperimentale con un motore di intelligenza artificiale, al fine di valutare le possibilità di riconoscimento semantico tramite immagini delle varie componenti edilizie del manufatto.

Open-ArcH: Verso un approccio aperto e flessibile alla rappresentazione e alla gestione delle informazioni del patrimonio storico-architettonico

Cursi S.;
2021

Abstract

L’Heritage Building Information Modeling è ormai adottato comunemente nei processi e nelle attività di indagine, progetto e intervento nell’ambito del patrimonio storico-architettonico, al fine di integrare la rappresentazione geometrica del manufatto con informazioni relative ad altre aree conoscitive. Progressivamente, però, diversi limiti stanno emergendo riguardo la sua effettiva capacità di gestire a pieno la complessità della conoscenza necessaria alla piena comprensione dell’organismo edilizio, e di rispondere ai requisiti informativi delle varie attività che compongo- no il processo di indagine e recupero. In questo contesto, il nostro lavoro si concentra sullo svi- luppo di un approccio digitale più flessibile alla rappresentazione della conoscenza nel costruito storico – definito Open-ArcH – che si basa sull’integrazione di un ambiente BIM con le tecniche dei database a grafo e che punta ad una maggiore rispondenza ai requisiti informativi dei processi di indagine e recupero del costruito storico. Open-ArcH si pone due obiettivi principali: 1) sup- portare la formalizzazione di semantica complessa necessaria alla documentazione efficace del manufatto e 2) garantire flessibilità e accessibilità della base di conoscenza, al fine di garantire un ambiente collaborativo in cui i diversi specialisti coinvolti nel processo possano contribuire alla rappresentazione coerente e consistente del manufatto e della sua complessità. Il modello Open-ArcH è poi integrato in via sperimentale con un motore di intelligenza artificiale, al fine di valutare le possibilità di riconoscimento semantico tramite immagini delle varie componenti edilizie del manufatto.
2021
Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale - ISPC
978-88-96386-62-0
Built heritage, Semantic annotation, Ontologies, Knowledge-based system.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/469026
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