Il colore è un criterio largamente utilizzato dagli studiosi del suolo, ma non frequentemente discusso. Nel presente articolo saranno innanzitutto passate in rassegna le definizioni riguardanti il colore ed il suo uso nella scienza del suolo. La percezione del colore è un fenomeno complesso coinvolgente l' illuminazione della scena, il modo in cui l'oggetto riflette la luce, il modo in cui la retina trasforma questa in impulsi al cervello e quello in cui il cervello interpreta i segnali che riceve. Considerando tutti gli altri parametri costanti, un oggetto appare colorato poiché assorbe la luce in modo non uniforme in determinate parti dello spettro visibile. Per la valutazione del colore possono essere utilizzate due tipi di tecniche: la stima visiva e la calorimetria. La prima viene realizzata confrontando l'oggetto studiato con un insieme di colori di un atlante. Questa è la tecnica più comunemente usata nella scienza del suolo, che, specificamente, utilizza le Carte Munsell dei Colori. La calorimetria è invece basata su leggi stabilite tra proprietà di riflettanza ed apparenza del colore dei suoli. In questo caso il colore non è stimato, ma calcolato sulla base di spettri di riflettanza. Recenti risultati relativi all'applicazione dei concetti della calorimetria ai suoli saranno riassunti nella prima parte dell' articolo. Queste idee saranno quindi illustrate attraverso un caso di studio, utilizzando una collezione di campioni di suolo relativi ad un'area di studio dell'Appennino meridionale (il Fortore beneventano). Questi campioni sono stati sottoposti sia alla stima visuale del colore, realizzati da differenti osservatori, che alle misure di riflettanza spettrale, realizzate attraverso un nuovo tipo di spettroradiometro portatile. La dispersione delle stime confrontata con la precisione dei colori calcolati dagli spettri di riflettanza mostra fino a che punto la valutazione del colore dei suoli può essere migliorata. Infine, considerando l'importanza del colore nell'inventario e nello studio dei suoli, nelle conclusioni saranno discussi i futuri sviluppi della spettrometria di campagna e della calorimetria nella scienza del suolo.

Relazioni tra colore e risposta del suolo. Applicazioni ad un'area di studio dell'appennino meridionale

Leone A. P.;
1996

Abstract

Il colore è un criterio largamente utilizzato dagli studiosi del suolo, ma non frequentemente discusso. Nel presente articolo saranno innanzitutto passate in rassegna le definizioni riguardanti il colore ed il suo uso nella scienza del suolo. La percezione del colore è un fenomeno complesso coinvolgente l' illuminazione della scena, il modo in cui l'oggetto riflette la luce, il modo in cui la retina trasforma questa in impulsi al cervello e quello in cui il cervello interpreta i segnali che riceve. Considerando tutti gli altri parametri costanti, un oggetto appare colorato poiché assorbe la luce in modo non uniforme in determinate parti dello spettro visibile. Per la valutazione del colore possono essere utilizzate due tipi di tecniche: la stima visiva e la calorimetria. La prima viene realizzata confrontando l'oggetto studiato con un insieme di colori di un atlante. Questa è la tecnica più comunemente usata nella scienza del suolo, che, specificamente, utilizza le Carte Munsell dei Colori. La calorimetria è invece basata su leggi stabilite tra proprietà di riflettanza ed apparenza del colore dei suoli. In questo caso il colore non è stimato, ma calcolato sulla base di spettri di riflettanza. Recenti risultati relativi all'applicazione dei concetti della calorimetria ai suoli saranno riassunti nella prima parte dell' articolo. Queste idee saranno quindi illustrate attraverso un caso di studio, utilizzando una collezione di campioni di suolo relativi ad un'area di studio dell'Appennino meridionale (il Fortore beneventano). Questi campioni sono stati sottoposti sia alla stima visuale del colore, realizzati da differenti osservatori, che alle misure di riflettanza spettrale, realizzate attraverso un nuovo tipo di spettroradiometro portatile. La dispersione delle stime confrontata con la precisione dei colori calcolati dagli spettri di riflettanza mostra fino a che punto la valutazione del colore dei suoli può essere migliorata. Infine, considerando l'importanza del colore nell'inventario e nello studio dei suoli, nelle conclusioni saranno discussi i futuri sviluppi della spettrometria di campagna e della calorimetria nella scienza del suolo.
1996
Istituto per i Sistemi Agricoli e Forestali del Mediterraneo - ISAFOM
Colore del suolo, sistema C.I.E., sistema Munsell, spettrometria, telerilevamento.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/469061
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