Introduzione: L’epatite A è causata dal virus dell’epatite A (HAV) con l’uomo come unica riserva di HAV. La sua trasmissione può avvenire per via diretta interumana (contatto con feci di soggetti infetti, pratiche sessuali a rischio) o indiretta attraverso acqua o alimenti contaminati. L’infezione può essere controllata con l’immunoprofilassi attiva e passiva. I vaccini sono disponibili in formulazione monovalente, pediatrica e per adulti, o combinati con altri antigeni. L’obiettivo dello studio è valutare l’immunità verso l’HAV, in un campione di sieri di soggetti di età compresa fra 1-18 anni, residenti nella provincia di Firenze, in relazione allo stato vaccinale o di pregressa epatite A. Materiali e Metodi: Il campione arruolato risulta proporzionale (0,1%) alla popolazione residente in provincia di Firenze per classe d’età e sesso. Per la conferma dello stato anamnestico e vaccinale sono stati consultati i registri di malattie infettive e di anagrafe vaccinale. La ricerca degli anticorpi totali verso HAV (anti-HAV) è stata effettata mediante KIT ETI-AB-HAVK PLUS (DiaSorin, Italia). Le letture di assorbanza sono state espresse come campione reattivo anti-HAV (positivo) o non reattivo (negativo) rispetto al cut-off. È stato applicato il test del chi-quadrato per valutare differenze significative per classi di età e nazionalità. Risultati: La sieroprevalenza complessiva è del 9% (15/165 soggetti) ed il numero di soggetti positivi aumenta all’aumentare della fascia di età, ma non in maniera significativa. La percentuale di positivi è più elevata nei soggetti di nazionalità non italiana (17,9%) rispetto ai soggetti di nazionalità italiana (7,3%), anche se la differenza non è significativa. Dei 15 soggetti anti-HAV positivi, 7 risultano vaccinati, 7 non vaccinati, mentre per un soggetto viene indicato uno stato di “immunità naturale” non ulteriormente specificato in anagrafe vaccinale. Degli 8 soggetti che risultano vaccinati, solo uno risulta negativo. Infine, 8 soggetti risultano positivi pur non essendo riportata nessuna vaccinazione. Il rischio di esposizione al virus HAV stimato è del 5% (8/165). Non è stato notificato nessun caso di epatite A nei soggetti arruolati. Conclusioni: La sieroprevalenza verso l’epatite A nella popolazione di età 1-18 anni residente nella provincia di Firenze è in linea con il contesto epidemiologico nazionale di Paese a bassa endemia. Lo studio conferma la persistenza degli anticorpi derivati da vaccinazione anche dopo singola dose. Data la bassa sieroprevalenza riscontrata, si conferma la raccomandazione della Regione Toscana di una strategia vaccinale per categorie a rischio e in futuro, la valutazione di un’offerta in età adolescenziale.

Sieroprevalenza verso l’epatite A nella popolazione pediatrica e adolescente della provincia di Firenze

B. ZANELLA;
2019

Abstract

Introduzione: L’epatite A è causata dal virus dell’epatite A (HAV) con l’uomo come unica riserva di HAV. La sua trasmissione può avvenire per via diretta interumana (contatto con feci di soggetti infetti, pratiche sessuali a rischio) o indiretta attraverso acqua o alimenti contaminati. L’infezione può essere controllata con l’immunoprofilassi attiva e passiva. I vaccini sono disponibili in formulazione monovalente, pediatrica e per adulti, o combinati con altri antigeni. L’obiettivo dello studio è valutare l’immunità verso l’HAV, in un campione di sieri di soggetti di età compresa fra 1-18 anni, residenti nella provincia di Firenze, in relazione allo stato vaccinale o di pregressa epatite A. Materiali e Metodi: Il campione arruolato risulta proporzionale (0,1%) alla popolazione residente in provincia di Firenze per classe d’età e sesso. Per la conferma dello stato anamnestico e vaccinale sono stati consultati i registri di malattie infettive e di anagrafe vaccinale. La ricerca degli anticorpi totali verso HAV (anti-HAV) è stata effettata mediante KIT ETI-AB-HAVK PLUS (DiaSorin, Italia). Le letture di assorbanza sono state espresse come campione reattivo anti-HAV (positivo) o non reattivo (negativo) rispetto al cut-off. È stato applicato il test del chi-quadrato per valutare differenze significative per classi di età e nazionalità. Risultati: La sieroprevalenza complessiva è del 9% (15/165 soggetti) ed il numero di soggetti positivi aumenta all’aumentare della fascia di età, ma non in maniera significativa. La percentuale di positivi è più elevata nei soggetti di nazionalità non italiana (17,9%) rispetto ai soggetti di nazionalità italiana (7,3%), anche se la differenza non è significativa. Dei 15 soggetti anti-HAV positivi, 7 risultano vaccinati, 7 non vaccinati, mentre per un soggetto viene indicato uno stato di “immunità naturale” non ulteriormente specificato in anagrafe vaccinale. Degli 8 soggetti che risultano vaccinati, solo uno risulta negativo. Infine, 8 soggetti risultano positivi pur non essendo riportata nessuna vaccinazione. Il rischio di esposizione al virus HAV stimato è del 5% (8/165). Non è stato notificato nessun caso di epatite A nei soggetti arruolati. Conclusioni: La sieroprevalenza verso l’epatite A nella popolazione di età 1-18 anni residente nella provincia di Firenze è in linea con il contesto epidemiologico nazionale di Paese a bassa endemia. Lo studio conferma la persistenza degli anticorpi derivati da vaccinazione anche dopo singola dose. Data la bassa sieroprevalenza riscontrata, si conferma la raccomandazione della Regione Toscana di una strategia vaccinale per categorie a rischio e in futuro, la valutazione di un’offerta in età adolescenziale.
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