C’è stata un’Italia dell’osso e un’Italia della polpa: due condizioni cha hanno caratterizzato il nostro Paese in maniera decisiva, connotandolo differentemente. Da una parte l’Italia dei sistemi urbani e metropolitani al centro dei processi di crescita, modernizzazione, progresso e velocità delle relazioni e dei flussi; dall’altra l’Italia interna, delle Alpi e degli Appennini, delle montagne e campagne rurali: territori la cui marginalità geografico-fisica è coincisa con la marginalità sociale ed economica a tal punto da sollecitare la creazione di una vera e propria “catena della margi- nalità”. Rispetto a questa condizione, da alcuni anni si sta diffondendo un rinnovato interesse nei confronti dei territori marginali, soprattutto in virtù di un cambiamento di sguardi e di direzione che hanno intrapreso le politiche pubbliche. Esistono, infatti, diverse esperienze di “ricentralizzazione del margine” che si sostanziano come esempi emblematici di rifunzionalizzione e riuso di borghi e patrimoni abitativi che hanno subito fenomeni di abbandono e perdita di senso. Queste le premesse, per riflettere sul caso di studio del comune di Craco in provincia di Matera, caratterizzato da un processo di abbandono forzato e da recenti episodi di rifunzionalizzazione di alcuni dei suoi spazi in disuso nonché da un processo di “turisticizzazione” in corso.
I paesaggi dell'abbandono tra rifunzionalizzazione e reinvenzione dei luoghi
Luisa Spagnoli
;Lucia Varasano
2022
Abstract
C’è stata un’Italia dell’osso e un’Italia della polpa: due condizioni cha hanno caratterizzato il nostro Paese in maniera decisiva, connotandolo differentemente. Da una parte l’Italia dei sistemi urbani e metropolitani al centro dei processi di crescita, modernizzazione, progresso e velocità delle relazioni e dei flussi; dall’altra l’Italia interna, delle Alpi e degli Appennini, delle montagne e campagne rurali: territori la cui marginalità geografico-fisica è coincisa con la marginalità sociale ed economica a tal punto da sollecitare la creazione di una vera e propria “catena della margi- nalità”. Rispetto a questa condizione, da alcuni anni si sta diffondendo un rinnovato interesse nei confronti dei territori marginali, soprattutto in virtù di un cambiamento di sguardi e di direzione che hanno intrapreso le politiche pubbliche. Esistono, infatti, diverse esperienze di “ricentralizzazione del margine” che si sostanziano come esempi emblematici di rifunzionalizzione e riuso di borghi e patrimoni abitativi che hanno subito fenomeni di abbandono e perdita di senso. Queste le premesse, per riflettere sul caso di studio del comune di Craco in provincia di Matera, caratterizzato da un processo di abbandono forzato e da recenti episodi di rifunzionalizzazione di alcuni dei suoi spazi in disuso nonché da un processo di “turisticizzazione” in corso.| File | Dimensione | Formato | |
|---|---|---|---|
|
MG2022_Catene_def-73-80.pdf
accesso aperto
Licenza:
Creative commons
Dimensione
550.28 kB
Formato
Adobe PDF
|
550.28 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


