Uno dei principali goal del Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale (PNPV) 2017-2019 è perseguire gli obiettivi del Piano Nazionale di Eliminazione del Morbillo e della Rosolia congenita (PNEMoRc). Tuttavia, nel 2017 in Italia si è verificata un’epidemia di morbillo, a causa di una copertura vaccinale (CV) subottimale per molti anni. Obiettivo del presente studio è stato valutare l’immunità e la suscettibilità verso il morbillo in un campione di sieri rappresentativo della popolazione pediatrica e adolescente (1-18 anni) della provincia di Firenze (Toscana) e di confrontare i risultati ottenuti con due precedenti indagini sieroepidemiologiche (2003 e 2005-2006). L’arruolamento dei partecipanti è avvenuto presso l’ospedale pediatrico Meyer con un campionamento proporzionale stratificato per sesso ed età. È stato applicato il test immunoenzimatico ELISA per la rilevazione qualitativa degli anticorpi anti-morbillo. Sono stati consultati i registri di malattie infettive e di anagrafe vaccinale. Sono state effettuate un’analisi statistica inferenziale applicando il test esatto di Fisher o il test del Chi-quadrato e una regressione logistica considerando lo stato sierologico dei soggetti vaccinati come variabile dipendente ed età, numero di dosi di vaccino ricevute e tempo trascorso dall’ultima dose come variabili indipendenti. La sieropositività complessiva è stata dell’88,5% (146/165), senza differenze significative in relazione al sesso e alla nazionalità. La più alta percentuale di positivi agli anticorpi anti-morbillo è stata misurata nei soggetti di 5-9 anni (97,9%). Non è stato notificato nessun caso di morbillo negli arruolati e tra i 152 vaccinati, il 92,1% è risultato positivo. Nei soggetti vaccinati, il tempo trascorso dall’ultima dose di vaccino risulta essere associato con lo stato sierologico (OR 1,28; 95% CI: 1,08–1,55; p<0,01). Dal confronto con i precedenti studi condotti nella stessa area geografica, è emerso che la suscettibilità al morbillo è diminuita nel tempo, raggiungendo un valore inferiore nell’attuale rilevazione (8,5%) rispetto al 2003 (30,8%) e al 2005-2006 (25,5%). Lo studio ha evidenziato come la percentuale dei soggetti suscettibili di età 1-4 anni (12,5%) e 5-9 anni (2,1%) è al di sotto della soglia stabilita per la Regione Europea per raggiungere la sfida di eliminazione del morbillo, fissata rispettivamente al 15% al 10%. Lo studio ha confermato il successo della campagna vaccinale contro il morbillo, che ha consentito l’aumento della CV e dei livelli di immunità verso il morbillo nella popolazione pediatrica e adolescenziale fiorentina a seguito dell’attuazione del PNEMoRc e delle raccomandazioni del PNPV 2017-2019.
AUMENTO DELLA SIEROPREVALENZA DEL MORBILLO NELLA POPOLAZIONE PEDIATRICA E ADOLESCENTE DELLA TOSCANA: IL SUCCESSO DELLA CAMPAGNA DI VACCINAZIONE NELLA SFIDA PER L’ELIMINAZIONE DEL MORBILLO
Zanella B.Primo
;
2021
Abstract
Uno dei principali goal del Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale (PNPV) 2017-2019 è perseguire gli obiettivi del Piano Nazionale di Eliminazione del Morbillo e della Rosolia congenita (PNEMoRc). Tuttavia, nel 2017 in Italia si è verificata un’epidemia di morbillo, a causa di una copertura vaccinale (CV) subottimale per molti anni. Obiettivo del presente studio è stato valutare l’immunità e la suscettibilità verso il morbillo in un campione di sieri rappresentativo della popolazione pediatrica e adolescente (1-18 anni) della provincia di Firenze (Toscana) e di confrontare i risultati ottenuti con due precedenti indagini sieroepidemiologiche (2003 e 2005-2006). L’arruolamento dei partecipanti è avvenuto presso l’ospedale pediatrico Meyer con un campionamento proporzionale stratificato per sesso ed età. È stato applicato il test immunoenzimatico ELISA per la rilevazione qualitativa degli anticorpi anti-morbillo. Sono stati consultati i registri di malattie infettive e di anagrafe vaccinale. Sono state effettuate un’analisi statistica inferenziale applicando il test esatto di Fisher o il test del Chi-quadrato e una regressione logistica considerando lo stato sierologico dei soggetti vaccinati come variabile dipendente ed età, numero di dosi di vaccino ricevute e tempo trascorso dall’ultima dose come variabili indipendenti. La sieropositività complessiva è stata dell’88,5% (146/165), senza differenze significative in relazione al sesso e alla nazionalità. La più alta percentuale di positivi agli anticorpi anti-morbillo è stata misurata nei soggetti di 5-9 anni (97,9%). Non è stato notificato nessun caso di morbillo negli arruolati e tra i 152 vaccinati, il 92,1% è risultato positivo. Nei soggetti vaccinati, il tempo trascorso dall’ultima dose di vaccino risulta essere associato con lo stato sierologico (OR 1,28; 95% CI: 1,08–1,55; p<0,01). Dal confronto con i precedenti studi condotti nella stessa area geografica, è emerso che la suscettibilità al morbillo è diminuita nel tempo, raggiungendo un valore inferiore nell’attuale rilevazione (8,5%) rispetto al 2003 (30,8%) e al 2005-2006 (25,5%). Lo studio ha evidenziato come la percentuale dei soggetti suscettibili di età 1-4 anni (12,5%) e 5-9 anni (2,1%) è al di sotto della soglia stabilita per la Regione Europea per raggiungere la sfida di eliminazione del morbillo, fissata rispettivamente al 15% al 10%. Lo studio ha confermato il successo della campagna vaccinale contro il morbillo, che ha consentito l’aumento della CV e dei livelli di immunità verso il morbillo nella popolazione pediatrica e adolescenziale fiorentina a seguito dell’attuazione del PNEMoRc e delle raccomandazioni del PNPV 2017-2019.File | Dimensione | Formato | |
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25.4_2021_Aumento sieroprevalenza morbillo_Atti del 54° SItI 3-6Nov2021.pdf
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